Sabato, 11 Ottobre 2025
Venerdì, 10 Ottobre 2025 15:14

Massimo Ricardo: “Sono rimasto senza panchina perché sono una persona vera. Ora guardo partite e giocatori per la Juve” In evidenza

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INTERVISTA - L’ex allenatore della Pro Vercelli: “Avevo una proposta, ho avvertito subito il mio responsabile e amico Massimo Gardano, alla fine sono rimasto a piedi. Fa parte del gioco, nessun rancore. Anzi, ringrazio la Juve per averti inserito nello scouting, esperienza bellissima”. Le scommesse sui titoli regionali: “Lascaris U17, Chisola U16, Centallo o Lucento U15, Cbs U14”. Il futuro? “Voglio allenare ancora, nelle giovanili”


Fa strano, vedere un allenatore come Massimo Ricardo senza panchina. Era destinato a rimanere alla Pro Vercelli per la terza stagione consecutiva, con la squadra Under 15, dopo una carriera lunga e vincente (tre titoli regionali) tra Atletico Gabetto, Orbassano, Collegno Paradiso, Lucento, J Stars, Chieri, Chisola, Pinerolo, Vanchiglia e Lascaris, prima dello sbarco nel professionismo.

La prima domanda è d’obbligo. Cosa è successo questa estate?
“Ero confermato alla Pro Vercelli, quando è arrivato l’abboccamento con un’altra professionista di categoria superiore, che però non si è concretizzato. Io, da persona corretta quelle sono, ho informato subito Massimo Gardano, mio responsabile alla Pro Vercelli e mio amico, che giustamente mi ha dato un tempo e poi ha fatto le sue scelte. Mi dispiace per come è andata a finire, ma fa parte del gioco. Rifarei tutto, perché bisogna essere persone vere, sempre e comunque”.

Niente nomi?
“No, non è il caso, non porto rancore quindi non ha senso andare oltre”.

Va bene. E adesso cosa combini?
“Sto andando a vedere partite e giocatori per la Juventus, sono entrato nello staff dello scouting del Piemonte e ne sono contentissimo, anzi ne approfitto per ringraziare la società per l’opportunità che mi ha concesso. A me piace andare sui campi, ora lo faccio per il miglior club d’Italia e serve un’ottica diversa. Ho a che fare con persone competenti, è una nuova esperienza che affronto con entusiasmo”.

Quali categorie segui?
“Settore giovanile, dall’Under 14 all’Under 17”.

Sono già grandi, difficile trovare profili giusti per una società come la Juve.
“Mai trascurare nulla, questo è il loro dogma. E comunque ci sono tanti giocatori interessanti: quando si dice che i giocatori piemontesi sono scarsi, si dice una fesseria. Ci sono tanti profili che meritano il professionismo, non solo nelle società di prima fascia. Io li segnalo, poi a scegliere sono altri”.

L’ultima partita che hai visto?
“Chisola-Centallo di Under 15. Devo dire che il Centallo è un’ottima società e il gruppo 2011 è molto forte, con un allenatore giovane e preparato come Stefano Bonelli: hanno tutto per continuare a fare bene”.

A questo punto facciamo un gioco. Dicci oggi chi vincerà i titoli regionali, categoria per categoria. Poi a fine stagione ne parliamo.
“Difficilissimo. Comunque, in Under 17 e Under 16 è la solita lotta a due: diciamo che con i 2009 è favorito il Lascaris, ma con i 2010 potrebbe prevalere il Chisola. Non conosco benissimo l’Under 15: il Centallo ha le carte in regola per ripetersi, poi ci sono le solite, ma potrebbe essere l’anno del Lucento. Di Under 14 invece ho visto tante partite, ci sono 7/8 squadre che possono ambire, io dico la Cbs”.

Parlavi delle “solite”, vuol dire che Lascaris e Chisola rimangono un passo avanti a tutti.
“Non se ne esce. Hanno i migliori dirigenti, i migliori tecnici, i migliori giocatori, devono solo arrivare fino a maggio e poi vedere come va. Sono gli altri che devono farsi delle domande”.

Chi vedi in crescita?
“Volpiano Pianese e Vanchiglia potrebbero arrivare a quel livello, forse la Biellese da fuori Torino, poco altro”.

E come vedi le professioniste piemontesi, sempre parlando di settore giovanile?
“A parte Juve e Toro, la Pro Vercelli è passo in avanti, grazie al lavoro di Massimo Gardano. Portare 4/5 giocatori in prima squadra in pianta stabile è davvero tanta roba, vedi Burruano o fratelli Sow, che fino agli Allievi giocavano nei provinciali. Le squadre sono competitive anche quest’anno, daranno altre soddisfazioni in futuro. Novara conosco meno, di sicuro hanno lavorato bene perché le squadre sono migliorate. Il Bra, all’esordio nel professionismo, è un’incognita, Gianfranco Perla ha fatto il massimo per quello che poteva: la loro squadra migliore mi sembra l’Under 16, lì possono fare bene”.

Torniamo a te, in chiusura. Cosa vedi nel tuo futuro?
“Sicuramente ho ancora voglia di allenare”.

Cosa cerchi?
“Cerco una proposta seria, sempre nel settore giovanile, non necessariamente nel professionismo”.

In questa intervista sei stato più buono del solito…
“Ovvio, non ho panchina (risata, ndr). Scherzi a parte, gli anni portano esperienza e maturità, da tutti i punti di vista”.

Ultima modifica il Venerdì, 10 Ottobre 2025 15:27

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