Lunedì, 06 Ottobre 2025

Cirié Future Cup / Le interviste - Fabbrini: “Tre giorni molto positivi, stiamo crescendo”. Levra Levron: “Abbiamo qualità, dobbiamo crescere”

Scritto da Andrea Trovato

UNDER 13 - Il nuovo direttore tecnico: “Utile per i nostri ragazzi confrontarsi con realtà professionistiche come Bra e Torino, che ringrazio per la partecipazione”. L’allenatore: “L’obiettivo è migliorare le strutture, la proposta tecnica e il modo di farci riconoscere sul territorio”


Tre giorni di calcio, divertimento e tanta voglia di mettersi in gioco. La prima edizione della Ciriè Future Cup si è chiusa con la vittoria del Bra sul Torino, ma il successo più grande è stato quello dell’ambiente nerazzurro, che ha saputo organizzare una manifestazione di alto livello e gettare le basi per una nuova fase di rilancio societario.

A fare il punto è Andrea Fabbrini, neo direttore tecnico del Ciriè, con un passato tra Torino, Pro Vercelli e Novara: “Sono stati tre giorni molto positivi per rilanciare un po’ la nostra società e per permettere ai nostri ragazzi di confrontarsi con realtà professionistiche come Bra e Torino, che ringrazio per la partecipazione. Il livello è stato buono: alcune squadre più attrezzate, altre meno, ma è giusto così, perché tornei come questo servono soprattutto a crescere”. Fabbrini, al suo primo mese pieno di lavoro in via Biaune, traccia anche un primo bilancio: “Mi trovo bene, c’è tanto da fare ma ho trovato persone con grande voglia di costruire. Insieme al presidente Luciano Franco stiamo lavorando un passo alla volta, un mattoncino alla volta, per far crescere la società e magari portare a Ciriè nuove iniziative grazie anche ad un impianto che ha un enorme potenziale. L’obiettivo non è soltanto quello dei risultati sportivi, ma soprattutto quello educativo: vogliamo contribuire alla crescita dei ragazzi, che resta la cosa più importante”.

Sulla stessa linea d’onda anche Jacopo Levra Levron, allenatore degli Esordienti 2013 e responsabile della Scuola Calcio nerazzurra: “È stata una bella esperienza, un buon banco di prova contro scuole di calcio di livello. Certo, dobbiamo ancora crescere, soprattutto a livello mentale: i ragazzi hanno qualità, ma devono imparare a crederci di più. Il risultato, però, viene sempre dopo: la priorità è la crescita”.

Levra Levron guarda al futuro con entusiasmo ma anche con concretezza: “Stiamo cercando di rimettere le basi per tornare a essere il Ciriè di un tempo, quello dove sono cresciuto anch’io. È un onore e una grande responsabilità avere questo ruolo. Non è facile, perché ci portiamo dietro le scorie del passato, ma stiamo ricostruendo passo dopo passo, senza voler strafare. L’obiettivo è migliorare le strutture, la proposta tecnica e il modo di farci riconoscere sul territorio. Vogliamo diventare un punto di riferimento vero, per i ragazzi e per le famiglie”.

Una chiusura che riassume lo spirito di questa Future Cup: non solo competizione, ma anche confronto, amicizia e crescita. Il Ciriè riparte da qui: dai suoi ragazzi, dai suoi tecnici e dalla voglia di tornare a far parlare di sé.

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