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Mercoledì, 23 Novembre 2016 13:44

Il dilemma: giochini sì o giochini no?

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Torino 23 novembre 2016,

 

Giochini si-giochini no. Questo è il dilemma. Perchè un bambino del 2008 non può fare una partita normale con due porte come i suoi compagni più grandi? Perchè ad un certo punto l'ultimo anno dei Pulcini si ritrova a fare il Sei bravo a...? E ai bambini, questi esercizi piacciono? Non tutti sembrano essere molto convinti...

 

'Tutte le società con cui parliamo – ci scrive Alex Vetri - i dirigenti, i mister, i presidenti, gli stessi bimbi, non condividono queste procedure...A che pro farle? I bimbi si devono divertire si dice....ma anche gli stessi bimbi si divertono nel campetto normale con due porte. Il calcio è questo ed è sempre stato questo. Un bimbo di una squadra innocentemente mi ha chiesto: ma perché facciamo questi giochini se i calciatori veri nelle partite non li fanno? Il calcio lo si impara con gli allenamenti e le partite normali....i.giochini semmai si fanno appunto negli allenamenti...'

 

La Federazione ha preso questa direzione anche per togliere ai bambini l'ansia da competizione, perchè il risultato non pesasse troppo sulla loro crescita sportiva. La direzione presa negli ultimi anni è stata sempre di più quella di tutela della prima infanzia di fronte ad un mondo – quello calcistico – molto competitivo sin dai primi anni. Se questa soluzione intermedia sia però quella giusta non è ancora dato capirlo. Intanto giustamente su questo tema, tra adulti e bambini, ognuno ha il suo punto di vista.

 

 

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