Mercoledì, 27 Novembre 2024
Venerdì, 03 Febbraio 2017 11:30

Tutto quello che si sa già (e gli aspetti ancora da chiarire) sui futuri campionati regionali

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APPROFONDIMENTO - La riforma delle giovanili, incentrata sul meccanismo di promozioni e retrocessioni tra i regionali e i provinciali, entrerà in vigore dalla stagione 2018/2019, secondo i dettami del Comunicato ufficiale numero 14 del Settore Giovanile e Scolastico. L’anno prossimo sarà di transizione, con dei quadrangolari (tutti da definire) utili a formare l’organico regionale di partenza. Cerchiamo di capire le certezze e i punti ancora da chiarire

Alzi la mano chi ha capito come funzioneranno i campionati regionali del Settore giovanile. Tutti composti al loro posto con le braccia conserte, semplicemente perché i criteri che riguarderanno le squadre del Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta non sono ancora stati definiti nel dettaglio.
Vediamo allora di approfondire, carte alla mano, quello che si sa. La prima certezza è che cambierà tutto rispetto all’organizzazione attuale: non più una prima fase provinciale e una seconda regionale, bensì una netta divisione tra i due campionati con un meccanismo di promozioni e retrocessioni.
Gironi da 14 squadre con partite di andata e ritorno, per avere campionati veri, sia nei regionali che nei provinciali, che così ritroverebbero una loro dignità e avrebbero l’obiettivo concreto di conquistare un posto nei regionali della stagione successiva. A loro volta, i regionali sarebbero pressoché “garantiti” per le società di prima fascia, in modo da salvaguardare gli sforzi di chi ha già investito - o vuole investire - nelle giovanili.

Nessuno inventa l’acqua calda: il “testo sacro” cui tutti i Comitati regionali devono attenersi, salvo deroghe, è il Comunicato ufficiale numero 14 del Settore Giovanile e Scolastico del 06/10/2016, contenente i “Criteri di ammissione ai Campionati Regionali 2017/2018”. Eccolo.
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Il primo problema da affrontare, per il Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta, è che questo comunicato si riferisce a chi è già organizzato così, con promozioni e retrocessioni, mentre noi nelle ultime stagioni abbiamo applicato il sistema differente che tutti conosciamo, con i suoi pro e i suoi contro.
Servirà quindi una stagione di transizione, anch’essa ancora da definire (e anzi sarà uno dei punti più spinosi) per costruire un “organico regionale” e un “organico provinciale”. Affronteremo questo punto alla fine, per ora leggiamo insieme il Comunicato ufficiale numero 14.

COMUNICATO UFFICIALE N° 14 S.G.S. del 06/10/2016
CRITERI DI AMMISSIONE AI CAMPIONATI REGIONALI 2017/2018

Questa la premessa: “I Comitati Regionali dovranno pubblicare sui Comunicati Ufficiali la composizione degli organici (numero dei gironi e numero squadre ammesse) ed i meccanismi di “entrata/uscita” dai Campionati Regionali di calcio a 11.
Si fa presente che i criteri determinati dalla FIGC - Settore Giovanile e Scolastico non potranno essere modificati, né sarà possibile variare i punteggi attribuiti nelle tabelle A, B, C, D ed E.
I Comitati Regionali potranno eventualmente agire attraverso l’individuazione di ulteriori criteri regionali come specificato di seguito”.

AMMESSE DI DIRITTO

Punto primo, le squadre ammesse di diritto a partecipare ai campionati regionali.
“Diritto a partecipare ai Campionati Regionali. Sono ammesse di diritto, per la stagione sportiva 2017/2018, se fanno richiesta di partecipazione (in classifica):
1. le squadre di società professionistiche non iscritte ai Campionati Nazionali Under 17 e Under 15 che ne fanno richiesta per la prima volta;
2. le squadre di società professionistiche che al termine della stagione sportiva 2016/2017 saranno retrocesse nel Campionato Nazionale di Serie D;
3. le squadre campioni provinciali e locali della categoria Allievi e Giovanissimi;
4. le squadre non retrocesse di ciascun girone”.

Interessanti i punti 3 e 4. Per “squadre campioni provinciali e locali della categoria Allievi e Giovanissimi”, si intende una squadra per comitato provinciale, quindi 11 squadre in Piemonte? Vuol dire, per esempio, che la squadra vincente il singolo girone dei Giovanissimi di Vercelli va dritta ai regionali, mentre dai 5 gironi del comitato di Torino ne passa sempre solo una? Oppure, che passano tutte le vincenti dei gironi, ovvero 19 squadre per rimanere nell’esempio dei Giovanissimi provinciali di quest’anno? Urge una specifica, e che sia equilibrata.

Una specifica merita anche la frase “le squadre non retrocesse di ciascun girone”. Qui è tutto da capire: quante squadre ci saranno in ciascun girone regionale (l’idea è 14), quante si salvano e quante retrocedono? Realisticamente ne scenderanno almeno tre, se non quattro per girone.
Attenzione però, c’è un problema. Il sistema funziona a categorie, non a squadre. Vuol dire - per esempio - che una squadra che vince il campionato provinciale Giovanissimi conquista un posto nei regionali non per sé stessa, ma per l’annata successiva, un po’ come funzionava prima della riforma attualmente vigente. Insomma, si ragiona e si vince per la società, non per la singola squadra.

PRECLUSIONI / 1

“Preclusioni. Non possono essere ammesse a partecipare ai Campionati Regionali le squadre di società che, in ambito di attività di Settore Giovanile e nel corso della stagione sportiva 2016/2017, incorrono in una sola delle seguenti preclusioni e di quelle riportate nei paragrafi 2.1 e 2.2 del Comunicato Ufficiale n° 1:
Preclusione alla partecipazione ai Campionati Regionali in entrambe le categorie
1. mancata partecipazione, nella precedente stagione sportiva (2016/2017) a campionati o tornei organizzati dalla F.I.G.C. nelle categorie giovanili Allievi, Giovanissimi, Esordienti e/o Pulcini fatte salve le specifiche esigenze regionali esclusivamente per le categorie Esordienti e Pulcini;
2. provvedimenti di cui all'art. 19 del Codice di Giustizia Sportiva che determinano, per il singolo soggetto, una sanzione tra squalifica ed inibizione di durata complessivamente pari o superiore a 12 mesi, inflitti al Presidente o a qualsiasi altro Dirigente e Collaboratore tesserato per la Società;
3. condanna della Società per illecito sportivo”.

Il punto 2 è chiaro (è quanto successo, per esempio, all’LG Trino negli Allievi di quest’anno), così come il punto 3. Piuttosto, fermiamoci un attimo sul punto 1, ovvero il famoso discorso della “filiera”, la necessità di avere tutte le squadre del Settore giovanile e della Scuola calcio come conditio sine qua non per accedere ai regionali, in modo da salvaguardare le società che investono sui giovani. In pratica, chi non ha la filiera non può fare i regionali con nessuna squadra.
Ma, a livello nazionale, le categorie coprono un biennio, infatti gli Allievi e Giovanissimi sono campionati che hanno una fase nazionale per le vincenti il titolo regionale, mentre i “fascia B” sono semplici tornei. Quindi serve la categoria piena per avere la filiera, o basta una squadra nel biennio, come sembra stando alla lettera del Comunicato, visto che c’è scritto “mancata partecipazione a campionati o tornei”?
Non è un cavillo perché molte società di prima fascia scelgono di non fare gli Allievi, vedi Suno, Sparta Novara, Città di Baveno. Società che sono abituate a vincere i gironi e a giocarsi il titolo regionale sarebbero escluse dai regionali se si fermano, per scelta, agli Allievi fascia B? Speriamo di no. Senza speranza invece, per fare un altro esempio, una società come la Sisport, che se dovesse dare continuità al progetto di quest’ano si fermerebbe comunque ai Giovanissimi.

PRECLUSIONI / 2

Continuiamo a leggere il Comunicato, qui è tutto chiaro.
“Esclusione dal Campionato solo per la categoria dove è occorsa la preclusione.
1. Esclusione della squadra per quanto disposto dalla sezione 8.5 “Classifica disciplina” del Comunicato Ufficiale n. 1 del S.G.S. e con l’eccezione della condanna della società per illecito sportivo che comporta la preclusione per entrambe le categorie;
2. superamento dei 100 punti nella classifica disciplina (…)
5. ritiro di una squadra in classifica; fanno eccezione a tale regola le squadre iscritte ai Tornei Fascia B”.

ORGANICI

“Organico dei Campionati Regionali Allievi e Giovanissimi - Eventuali posti a disposizione.
Gli eventuali posti disponibili saranno assegnati mediante una graduatoria redatta secondo i punteggi di seguito indicati tra le Società che hanno presentato richiesta di partecipazione ai Campionati Regionali:
A. Meriti tecnici e disciplinari relativi a risultati conseguiti nella stagione sportiva 2016/2017 (…)
B. Partecipazione ai Campionati Giovanili nella stagione sportiva 2016/2017 (…)
C. Organizzazione della società nell’ambito dell’Attività di Base nella stagione sportiva 2016/2017 (…)”

Per la tabella completa basta consultare il Comunicato. Importa sottolineare come hanno un grande peso la vittoria dei campionati provinciali a prescindere dalla categoria in cui si fa richiesta; la posizione in classifica nella Coppa disciplina; il numero di squadre iscritte ai campionati regionali, provinciali, di Scuola calcio e anche femminili; l’attività di base, infatti il punteggio più alto in assoluto (30 punti) se lo aggiudicano le Scuole calcio di élite, che quest’anno sono solo 16 in tutto il Piemonte. Insomma, conta lo stato di salute della società.

GIRONI E SQUADRE

"Aspetti organizzativi generali a cura del Comitato Regionale
L’organico dei Campionati Regionali, per la stagione sportiva 2017/2018, sarà così costituito:
Allievi: ___ gironi da ___ squadre ciascuno (totale squadre ___)
Giovanissimi: ___ gironi da ___ squadre ciascuno (totale squadre ___)
Le Società che, al termine della stagione sportiva 2016/2017, si classificheranno agli ultimi ___ posti nei rispettivi gironi retrocederanno ai Campionati Provinciali, comprese le Società Professionistiche in classifica.
Ricordiamo che le preclusioni hanno priorità rispetto al diritto di ammissione”.

Così si conclude il Comunicato ufficiale numero 14, con la parte da compilare dai singoli Comitati in base al numero di squadre iscritte. Per quanto riguarda il Piemonte e Valle d’Aosta vanno ancora “fatti i conti” nel dettaglio, ma l’intenzione è fare gironi da 14 squadre e mantenere - più o meno - l’organico di regionali attuale. Quindi potrebbero essere quattro gironi, per un totale di 56 squadre (con tre gironi sarebbero 42 squadre, difficile arrivare a 5 gironi e 70 squadre).
Quante retrocessioni? Come detto, dovrebbero essere tre o quattro per girone.

L’ANNO DI TRANSIZIONE

Torniamo alla domanda di partenza. Il meccanismo di retrocessioni e promozioni funziona una volta formati gli organici, quindi dalla stagione 2018/2019. L’anno prossimo (2017/2018) si creeranno i gironi regionali: ma come?
Ci sarà una prima fase eliminatoria, fatta a quadrangolari. Quadrangolari sorteggiati integralmente, oppure con criteri geografici (ma in alcune zone sarebbe un massacro), oppure stabiliti secondo fasce di merito societario?
In questa prima scelta c’è una grossa buccia di banana, la nuova governance del calcio piemontese dovrà stare attenta a non scivolare già sulla linea di partenza.

Ultima modifica il Sabato, 04 Febbraio 2017 10:25

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