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Giovedì, 23 Febbraio 2023 15:16

Simone Loria: “Raggiungere i risultati sul campo attraverso il gioco e la crescita dei giocatori: questa la mia idea di calcio”

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INTERVISTA - Parla l’allenatore del Chieri, dominatore del campionato Under 19 nazionale: “Con Stefano Sorrentino ho un rapporto di stima e amicizia da tanti anni, lui porta con sé un vissuto nel mondo del calcio che non si può esprimere a parole. Il mio obiettivo per il futuro? Voglio fare l’allenatore”


C’è un protagonista assoluto nel campionato Under 19 nazionale, è il Chieri di Simone Loria: 50 punti in 18 partite, solo 2 pareggi in una striscia di 16 vittorie, +5 sulla seconda in classifica (che però ha giocato ben 2 gare in più), miglior attacco con 57 gol fatti (equamente distribuiti nel tridente composto da Diego Castagna, Lorenzo Patruno e Piergiorio Re) e miglior difesa con 18 subiti. Uno percorso eccezionale con un condottiero altrettanto eccezionale, protagonista di una carriera fatta di 423 presenze e 43 reti (mica male per un difensore) con le maglie di Torino, Roma, Cagliari, Atalanta, Siena e Bologna.

Simone, partiamo dalla partita di sabato scorso vinta contro la seconda forza del girone, il Ligorna. Una rimonta da 3-1 a 3-4, un’impresa da squadra vera.

“Sicuramente non meritavamo di perdere, abbiamo subito 4 tiri e 3 gol, la squadra ha giocato con grinta e qualità, sarebbe stato un peccato uscire con una sconfitta. La rimonta, invece, dà il segnale che il gruppo forte, che ha valori, ha voglia di fare, di raggiungere il suo obiettivo”.

Quale obiettivo? A questo punto il campionato è quasi vinto…

“No, il campionato non è finito qui, dobbiamo consolidare la prima posizione partita dopo partita. Ora siamo gli avversari da battere, giocare e fare risultato contro di noi sarà uno stimolo per tutti. Ma noi dobbiamo avere più stimoli di loro, dobbiamo dimostrare che siamo primi perché lo meritiamo”.

Lo Scudetto è un obiettivo possibile?

“Le possibilità di fare bene sicuramente ci sono, ma andiamo avanti senza proclami, un obiettivo per volta, sempre alzando l’asticella, sempre senza accontentarsi. Io non mi accontento mai, in questo il gruppo mi assomiglia. Ma, ripeto, un passo per volta, adesso è troppo presto per parlare di quello che succederà a giugno”.

Possiamo dire fin da subito però che, se i risultati sono un obiettivo importante, la formazione dei giocatori lo è altrettanto. Basta guardare chi ha già esordito in serie D: Fabio Biondo, Piergiorio Re, Alessandro Capra, Matteo Bonelli, Federico Ciociola, Daniele Maniscalco, Sajmir Dumani, Alberto Ciquera, Antonio Gallone e Diego Sussetto, senza dimenticare altri in età Juniores che sono nella rosa della prima squadra da inizio stagione.

“Tutto vero, ma non mi piace parlare dei singoli. Il mio gruppo è composto per la maggior parte da 2005, con qualche 2004: la crescita dei ragazzi c’è, è evidente, ma questo è il calcio. Mi spiego. Ci sono due percorsi possibili, che si parli di giovani o di prime squadre: pensare ai risultati e basta. Oppure raggiungere i risultati facendo crescere il gruppo-squadra. Noi proponiamo un progetto tecnico, vogliamo giocare a calcio, abbiamo obiettivi più a lungo temine. Magari serve più tempo, ma preferisco questa seconda strada”.

Tanti dei tuoi giocatori salgono in serie D, ma quando c’è bisogno vengono in aiuto i ragazzi dell’Under 17. Significa che la società funziona…

“I giocatori non sono dell’allenatore, sono della società. Il bene della società viene prima di tutto: questa è la mentalità giusta, che i direttori Antonio Montanaro e Omar Cerutti sono bravi ad applicare, e tutti noi allenatori dobbiamo seguirla”.

Questo è il tuo secondo anno a Chieri (con il titolo regionale Under 17 sfumato solo ai tempi supplementari), sei tra i pochi “sopravvissuti” della precedente gestione. Ti chiederei la tua opinione sulla nuova società e sulla presidenza di Stefano Sorrentino?

“Gandini ha fatto un grandissimo lavoro, con una persona che ha fatto calcio come Stefano la società non può che migliorare. Con Stefano ho un rapporto di stima e amicizia da tanti anni, lui porta con sé un vissuto nel mondo del calcio che non si può esprimere a parole. Detto questo, per le società sportive vale lo stesso discorso che ho fatto prima per le squadre: c’è chi vuole ottenere tutto e subito e chi, giustamente, ha obiettivi a lungo termine. Come sempre quando ci sono dei cambiamenti, serve del tempo perché tutti capiscano le idee del nuovo presidente. Per essere il primo anno, direi che si è spiegato bene...”

Eppure, con Sorrentino, non avete giocato insieme.

“Da adulti sempre avversari, abbiamo giocato insieme nelle giovanili della Juventus. Lo conosco da sempre, sono legato affettivamente a lui e alla sua famiglia, posso solo parlarne bene”.

Chiudiamo con una domanda personale, i tuoi obiettivi per il futuro

“Voglio crescere, il mio obiettivo è fare l’allenatore. Il campionato nazionale di quest’anno è una tappa importante nel mio percorso, vedremo quello che sarà in futuro”.

OMAR CERUTTI: LA JUNIORES E' IL SIMBOLO DELL'ARMONIA CHE OGGI REGNA IN SOCIETA'

Per analizzare a 360 gradi la stagione dell’Under 19 nazionale, serve anche il parere di Omar Cerutti, responsabile del Settore giovanile: “Stagione eccezionale, in società siamo più che soddisfatti di come sta andando. L’Under 19 è l’anello di congiunzione tra prima squadra e giovanili, nella sua gestione non c’è solo il lavoro di Stefano Loria e del suo splendido staff, davvero dei professionisti, ma c’è anche il ruolo fondamentale di Antonio Montanaro, c’è lo sguardo sempre partecipe del presidente, c’è la collaborazione degli allenatori Roberto Sorrentino da una parte e Massimo Ricardo dall’altra, è un simbolo dell’armonia che oggi regna a Chieri. L’aspetto che ci fa più piacere è che stiamo integrando i risultati del campo con l’obiettivo più a lungo termine della crescita dei giocatori, se ben 11 ragazzi hanno esordito in serie D, qualcosa vorrà pur dire. Insomma, andiamo avanti così”

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