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Lunedì, 05 Gennaio 2015 18:55

Riccardo Lazzarato: "Abbiamo i mezzi per tornare a Chianciano"

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L'INTERVISTA - Il super portiere del Lucento Allievi ci confessa che dopo il titolo regionale Giovanissimi fu vicino all'Alessandria. "Gli allenatori a cui sono più legato? Tunno, Sciacca e Callà".

Nome, cognome, anno di nascita e squadra in cui giochi.
“Sono Riccardo Lazzarato, classe ’98, gioco nel Lucento”.

Ruolo?
“Portiere”.

Squadra del cuore?
“Inter”

Giocatori a cui ti ispiri?
“Julio Cesar e Manuel Neuer”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo di calcio?
“La grinta”.

Datti un voto.
Autorità in area: 8
Comunicazione:9
Eccentricità:8
Palle alte:8
Riflessi:8
Presa:8
Rigori:8
Rinvii:7
Uno contro uno:7
Uscite:8
Concentrazione:9

Qual è stata la miglior partita della tua carriera? Cosa è successo?
“La miglior partita che abbia mai giocato fu a Chianciano durante le fasi finali contro il Tor Tre Teste. In quella partita parai davvero di tutto”.

E invece quale fu la peggiore?
“La peggior partita la giocai a Mirafiori contro il Gabetto durante il torneo di Pasqua. Avrò avuto 9/10 anni”.

L’allenatore a cui sei più legato? Perché?
“I preparatori dei portieri Gianni Tunno e Sciacca e invece come allenatore Callà. Tunno mi ha insegnato tutto ciò che so dell'essere portiere, Sciacca mi diede tanta cattiveria e fece uscire la personalità, Callà invece mi ha insegnato a far parte di un gruppo”.

Tre aggettivi per descrivere il tuo allenatore Raffaele Senatore.  
“Introverso, Professionale, Istintivo”.

Il compagno di squadra con cui ti trovi/ti sei trovato meglio?
“Il compagno con cui mi sono trovato meglio è Michele Molfese”.

Il giocatore più forte con/contro cui hai giocato?
“Non riesco a trovare un giocatore più forte di tutti ma credo che Baracco, Pili, Fadda e De Mitri siano tra i migliori”.

Quali obiettivi hai nel mondo del calcio?
“Non ho grossi obbiettivi nel mondo del calcio, mi piacerebbe giocare in Lega Pro. Poi ci fosse l'opportunità per fare di più ben venga”.

Se vincessi la finale regionale a chi la dedicheresti?
“Dedicherei la vittoria a Tunno e alla mia famiglia (mamma papà sorella e cane) che vengono sempre a vedermi”.

Dopo la finale nazionale persa due anni fa, credi che la squadra abbia i mezzi per tornare a Chianciano?
“Si abbiamo i mezzi ma questo non é una certezza per arrivare fino a lì, visto che, quando ci siamo arrivati non li avevamo i mezzi”.

E’ vero che dopo il titolo regionale sei stato vicino ad una squadra professionista?
“Dopo il titolo ero parecchio vicino all' Alessandria”.

Escluso te, chi sono i migliori portieri del campionato regionale?
“Zamariola e Neirotti”.

Che passioni hai oltre il calcio?
“Oltre al calcio ho la passione per la musica e per i viaggi”.

Cosa vorresti fare da grande?
“Da grande vorrei fare troppe cose che quasi sicuramente non si avvereranno. Ad esempio mi piacerebbe lavorare nel campo medico precisamente qualcosa come neurochirurgo o psicologo. Mi piacerebbe anche fare il fotografo naturalistico così da poter viaggiare tanto”.

 

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