NOVITA’ - Il vicepresidente Mauro Melluso: “Partiamo con un progetto sperimentale, 70 ore di lezione in aula e in campo per cercare di essere noi adulti all’altezza dei bambini, e non viceversa”. Verranno coinvolti anche gli istruttori del Sant’Ignazio Sport nell’ottica della Lascaris Academy, ulteriore novità che sarà gestita da Lorenzo Verduci: "Creiamo un modello estendibile anche ad altre società"
Lascaris School, Lascaris Academy: ci sono tante novità in casa bianconera, tutte molto concrete. È Mauro Melluso (fresco della nomina a vicepresidente, ma già in società da anni come coordinatore dell’area psicologica e responsabile alla tutela dei minori) a spiegare: “Da quest’anno partiamo con un progetto ambizioso, cui teniamo molto, ovvero la Lascaris School. Si tratta di un percorso formativo specifico per gli istruttori della scuola calcio, gestito da me insieme a Denis Sanseverino, Matteo Agnino, Lorenzo Verduci e alcuni professionisti che tratteranno materie specifiche, 70 ore di lezione in aula e in campo per costruire un modello tecnico, certamente, ma anche organizzativo, motivazionale e comunicativo, improntato alla tutela dei minori. Vogliamo allargare questo percorso anche alle società che entrano o entreranno nella Lascaris Academy, per questo primo anno il Sant’Ignazio Sport. Anche i loro istruttori parteciperanno alle lezioni e ci sarà anche un momento di “restituzione”, nel senso che noi andremo a seguire i loro allenamenti e le loro partite per monitorare i miglioramenti e individuare le problematiche da affrontare”.
Il percorso formativo è strutturato in modo complesso, per affrontare a 360° le dinamiche che un istruttore di scuola calcio può trovarsi ad affrontare: “Partiremo - continua Melluso - condividendo la storia, i valori e gli obiettivi della nostra società. Grande spazio avrà la metodologia di allenamento del Lascaris, basata sul concetto di “giocatore scegliente”, proprio della filosofia calcistica di Denis Sanseverino. Parleremo della tutela dei minori, in teoria e in pratica, perché la nostra sia una società il più sicura possibile. Approfondiremo gli aspetti psicologici, come la promozione della leadership nelle dinamiche di gruppo, le differenze di approccio per aiutare sia i bambini precoci che quelli più indietro, parleremo con una psicoterapeuta delle fragilità, dei deficit dell’apprendimento, dell’ansia e delle strategie quantomeno per non fare danni. Chiederemo continue condivisioni agli istruttori e faremo tanto campo”.
È un progetto di grande prospettiva: “Per ora partiamo con la scuola calcio - conclude Melluso - in un’ottica biennale, queste 70 ore di lezione sono solo la prima parte. Questo è l’anno zero, vogliamo costruire un modello replicabile nel tempo e in altri contesti. Dobbiamo lavorare per cercare di essere noi adulti all’altezza dei bambini, e non viceversa come spesso si pensa”.
Il passaggio dalla Lascaris School, rivolta in primis agli istruttori bianconeri, alla Lascaris Academy, ovvero alla condivisione di questa metodologia formativa con altre società, è frutto dell’accordo stipulato con il Sant’Ignazio Sport, che nasce - come spiega il presidente Vincenzo Gaeta - “dall’amicizia e dalla stima che condivido con Alfonso Cucco e Matteo Lupo. Diventano nostra Academy ma non è un accordo commerciale, non vestiranno le nostre maglie ma manterranno la loro identità. Semplicemente loro lavorano bene nella scuola calcio e vogliono crescere ancora, noi vogliamo sviluppare il progetto innovativo della Lascaris School anche al di fuori della nostra società, quindi le reciproche esigenze si sono incontrate. A seguire questa collaborazione, insieme al vicepresidente Mauro Melluso, sarà Lorenzo Verduci, che oltre a un ruolo dirigenziale al Lascaris avrà anche questa responsabilità, che ritengo strategica per il nostro futuro”.
"Questo è un progetto - interviene Verduci - che nasce dalla sinergia tra tante professionalità ed esperienze, come quella di Denis Sanseverino sul campo e di Mauro Melluso nella tutela dei minori e in tutti gli aspetti educativi ad essa connessi. Io porterò il mio contributo sotto l'aspetto organizzativo e gestionale, sviluppato in tanti anni nelle società e in Federazione, dove ho ricoperto il ruolo di segretario regionale dell'SGS. Alfonso Cucco e Matteo Lupo sono amici, collaboriamo da sempre, sono contento di coinvogere loro e il Sant'Ignazio in questo progetto che sarà utile alla loro crescita e, per noi del Lascaris, servirà a costruire un modello replicabile anche in altre società".