PRESENTAZIONE - Il preparatore dei portieri della Nazionali italiana Under 16 gestisce, ormai da 10 anni, la scuola di perfezionamento calcistico per numeri 1 (e anche per giocatori di movimento): allenamenti individuali tutti i giorni al Cus di Grugliasco, il sabato mattina al Poligru e Caselle, più la collaborazione con ben 11 società. Il metodo: “Due ore di seduta, allenamenti cognitivi e personalizzati per formare a livello tecnico, atletico, coordinativo e motorio, nonché mentale”
Nella mattinata di sabato 4 febbraio l’impianto sportivo del Caselle ospiterà un open day della Keeplay Professional Soccer School, la scuola di perfezionamento calcistico (per portieri ma non solo) fondata ormai 10 anni fa da Fabrizio Capodici, che è stato portiere professionista e oggi è l’allenatore dei portieri della Nazionali italiana Under 16. È la nuova tappa di un percorso di crescita esponenziale, dovuto alla qualità del lavoro proposto, giorno dopo giorno, sul campo: “Il nome e le amicizie possono aprire una porta, ma non rimani tanti anni in una società se il tuo lavoro non è all’altezza della situazione. Evidentemente la proposta formativa che propongo con il mio staff di professionisti piace” spiega Capodici.
I numeri parlano chiaro. Oggi la KPSS ha la “base” a Grugliasco, nell’impianto sportivo del CUS in via Milano dove propone allenamenti individuali dal lunedì al venerdì; al Poligru dove si sposta il sabato mattina; e da febbraio a Caselle, sempre al sabato mattina. Sono circa 70 i portieri che seguono le lezioni individuali: “Il più piccolo è del 2015, il più grande è un ’87, che gioca a calcio a 8 e vuole rimanere in forma. Ma la maggior parte sono ragazzi del Settore giovanile e della Scuola calcio”. Poi ci sono le società che collaborano con la Keeplay Professional Soccer School per i loro allenamenti settimanali: “In questa stagione - continua Capodici - parliamo di 11 società, non tutte in Piemonte. Mando i miei preparatori agli allenamenti settimanali e soprattutto propongo il metodo di allenamento che ho perfezionato nel corso degli anni, che i ragazzi con cui collaboro sono capaci di portare in campo”.
Lo staff è composto da una decina di allenatori portieri, due allenatori di movimento e due preparatori atletici. “Con me ci sono, per i giocatori di movimento, Michele Vegliato, ex calciatore professionista, una vita alla Sisport e oggi allenatore dell’Under 15 nazionale dell’Alessandria, e Federico Locci, che allena al Collegno Paradiso, fa il vice in Prima squadra. I preparatori dei portieri sono tanti: c’è Alfonso Malune, che gioca all’Alicese, anzi ne approfitto per fargli gli auguri di pronta guarigione, visto che si è rotto il polso. Enrico Sgarro lavora con me da una vita, è stato allenatore dei portieri nelle società J Stars, Cuneo, Sisport e nel centro federale della nazionale cinese. Poi ci sono Giuseppe Abbenante, mio fratello Simone, che è del ’99, e altri ragazzi, un mix giusto giovani ed esperti. Alcuni li ho allenati io, per questo conoscono perfettamente il mio metodo di lavoro”.
La metodologia di allenamento, che è la vera peculiarità della Keeplay Professional Soccer School, come racconta ancora Fabrizio Capodici: “Facciamo lezioni di due ore: mezz'ora di parte coordinativa con il preparatore atletico, mezz'ora di podalica, che il ruolo ormai richiede, e un'ora specifica sul portiere. Allenamenti in mini-gruppi divisi per età e capacità oppure individuali, ognuno con il suo programma specifico. Il lavoro è sempre personalizzato, costruito su misura, in base al livello di preparazione e agli obiettivi che intende raggiungere”. Più nel dettaglio “proponiamo allenamenti cognitivi, il portiere deve essere capace di risolvere le situazioni nel minor tempo possibile. C’è una fase iniziale di analitica, certo, ma il cuore dell’allenamento si sviluppa in situazioni vicine alla gara, con sagome, scudi, palloni in movimento. Situazioni che ritrovi in partita, che conosci già e che diventano più facili da risolvere”. L’obiettivo è chiaro: “Vogliamo preparare i giovani calciatori - conclude Capodici - a livello tecnico, atletico, coordinativo e motorio, nonché a livello mentale, per poter affrontare con competenza, determinazione e sicurezza gli impegni sportivi. In prospettiva vogliamo aiutarli a inserirsi tra i top club dilettantistici e ambire, per chi ne ha il talento, alle squadre professionistiche”.
Capodici è, ormai da tre stagioni, nello staff delle nazionali giovanili, dove ha ritrovato anche due portieri allenati in passato: “Ho fatto individuali con Renato D'Autilia, 2008 del Bologna, e Leonardo Consiglio, 2006 del Genoa. Ma non sono mie categorie, io in questa stagione lavoro con l’Under 16: non faccio nomi, ma abbiamo dei portieri davvero bravi, in una squadra forte, molto competitiva”.
CONTATTI
Tutti i dettagli sul sito www.keeplayprofessionalsoccerschool.it e sulla pagina Facebook “Keeplay Lezioni Calcio Individuali”.
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