La certificazione ISO 2012 per la "gestione ed organizzazione di eventi sportivi calcistici" - che attesta la loro sostenibilità economica, sociale, educativa, ambientale e tecnica - verrà consegnata domenica mattina alla società del direttore generale Piercesare Uras (che su questo argomento discuterà la tesi del corso di "Management del calcio”, organizzato FIGC e SDA Bocconi)
Il calcio pane e salame, quello dei presidenti spendaccioni e delle gestioni familiari, non esiste più, o almeno esiste sempre di meno ed è destinato a scomparire. Le società che funzionano al giorno d’oggi sono quelle gestite come aziende: bilanci che tornano, tutto (o quasi) in chiaro, anche perché l’Agenzia delle Entrate controlla, le amministrazioni hanno stretto i cordoni della borsa, sponsor ce ne sono sempre meno. Ma, di contro, l’offerta sportiva, sia dal punto di vista organizzativo che da quello tecnico, deve puntare al modello del professionismo, perché fruitori e pubblico sono sempre più esigenti.
Gestire una società di calcio oggi, senza giri di parole, è un bel casino. Lo sa bene Piercesare Uras, direttore generale del Gassinosanraffaele, tra i promotori del nuovo modo di gestione “stile azienda”. Aiutato dalla sua esperienza professionale, Uras ha fatto un ulteriore passo avanti e domenica mattina (appuntamento alle 12.30 all’impianto sportivo Bertolini) alla sua società verrà consegnata la Certificazione ISO 20121 per la “gestione ed organizzazione di eventi sportivi calcistici”.
Ma che cos’è la Certificazione ISO 20121? È una norma internazionale che definisce i requisiti di un sistema di gestione della sostenibilità degli eventi, la cui prima applicazione è avvenuta in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012. Certificarsi secondo la ISO 20121 permette di dimostrare che tutti gli aspetti finanziari, economici, sociali e ambientali sono stati tenuti in considerazione durante l’organizzazione di un determinato evento. Nel caso specifico, l’ente gestore è la società del Gassinosanraffaele e gli eventi sono identificati nelle stagioni sportive delle singole squadre: un ente terzo (TUV Italia) ne ha certificato la sostenibilità - appunto - economica, sociale, educativa, ambientale e - tassello in più - anche tecnica.
Da dove nasce il percorso che ha portato il Gassinosanraffaele ad essere la prima società piemontese certificata ISO 20121? “L’applicazione e la certificazione della ISO 20121 a una società di calcio” è il tema della tesi che Piercesare Uras discuterà a Coverciano il prossimo 21 ottobre, a conclusione del percorso didattico “Management del calcio”, organizzato dal Settore Tecnico della FIGC in partnership con SDA Bocconi School of Management. Abbiamo letto la tesi in anteprima. Si parte dall’analisi del contesto, ovvero la società del Gassinosanraffaele con tutte le sue componenti strutturali e sportive, si passa al piano strategico dei risultati (non solo di campo, ovviamente) e si arriva alla declinazione degli obiettivi rispetto all’evento.
Per capirci, per quanto riguarda la Prima squadra, gli obiettivi sono salire di categoria ma anche creare un modello per i giovani, visto che la rosa ha il 64% dei giocatori provenienti dal vivaio (impatto tecnico); bisogna rispettare il budget, definito fin nei piccoli dettagli (impatto economico); c’è uno studio delle trasferte per ridurre l’impatto ambientale, così come saranno bandite le bottigliette di plastica e verranno utilizzate borracce di alluminio personalizzate (impatto ambientale); le categorie a rischio del territorio saranno coinvolte gratuitamente negli eventi sportivi (impatto sociale) e gli atleti più esperti parteciperanno agli allenamenti della Scuola calcio (impatto educativo). Nel giro di tre anni, lo stesso modello sarà applicato a tutte le squadre delle giovanili e dell’attività di base.
Servirà tempo, serviranno risorse, non sarà facile far capire a tutti l’importanza di questo progetto; d’altro canto, servirà a migliorare l’organizzazione e fissare obiettivi e processi operativi misurati e controllabili, oltre a radicare la società sul territorio e renderla più appetibile agli sponsor.
Per saperne di più, l’appuntamento è domenica a Gassino all’ora di pranzo. Potrebbe essere un modello di sviluppo interessante per tutte le società e per l’intero movimento calcistico regionale.