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Martedì, 13 Dicembre 2016 12:38

Giuseppe Bove spiega le sue ragioni sull’esonero

Scritto da redazione

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - L’ex allenatore della Juniores del Bacigalupo scrive una lettera: “Non accetto quello di cui sono stato incolpato, da quando esercito la funzione di allenatore, ad oggi sono circa 17 anni, il mio “credo” è sempre stato quello di insegnare un calcio onesto e corretto”. 

Buongiorno a tutti, in questi ultimi giorni ho avuto modo di leggere alcuni articoli che mi riguardano personalmente senza essere mai contattato per avere diritto di replica (…).
Lunedì 28/11 mi sono recato al campo per effettuare il consueto allenamento. Prima di poter recarmi negli spogliatoi, sono stato chiamato in direzione dal direttore sportivo Ghirardi Fabrizio (mio fiero scudiero in panchina fino al sabato precedente), dopo un breve colloquio mi viene dato il ben servito comunicandomi ufficialmente di non continuare più a lavorare con i ragazzi della Juniores e quindi sostanzialmente di andare via.
Le frasi pronunciate che più mi hanno colpito sono state: “la situazione con i ragazzi è diventata insostenibile“, “più della metà della squadra non ti sopporta più”, “ti sei giocato i due jolly per poterti qualificare ai regionali”.
Tutto ciò mi ha notevolmente sorpreso e lasciato molto contrariato, ho cercato di spiegare che non era esattamente così ed ho chiesto un confronto con la squadra ma mi è stato inspiegabilmente negato. Non accetto quello di cui sono stato incolpato, da quando esercito la funzione di allenatore, ad oggi sono circa 17 anni, il mio “credo” è sempre stato quello di insegnare un calcio onesto e corretto, basato con un rapporto umano e leale nei confronti dei ragazzi e, forse, addirittura fin troppo amichevole .
Nella categoria Juniores bisogna preparare i ragazzi per andare in prima squadra, penso che per avere dei buoni risultati bisogna sempre cercare di formare un gruppo di ragazzi che si rispettino e che a loro volta rispettino il mister ed in generale la società per cui giocano, solo dopo attraverso queste regole e principi si passa poi all’aspetto tecnico-tattico dove cerco di far giocare la squadra in modo piacevole da vedere senza la ricerca ossessiva del risultato. Tutte queste mie convinzioni sono state ben accettate e condivise dal presidente Scordo Alampina ad inizio stagione, l’obiettivo di comune accordo era quello di far crescere i ragazzi per poterli poi avviare alla carriera in una eventuale prima squadra.
Tengo comunque a precisare, a riguardo dei “pessimi risultati”, pur non essendo l’obiettivo primario della società, che ho dovuto lasciare una squadra Juniores composta da due ragazzi ‘98 più diciotto ’99 che militano nel campionato provinciale dove possono militare quattro fuori quota 96/97 più le classi ‘98 e ’99 che si trovava al quinto posto in classifica con 16 punti in 9 partite giocando un bel calcio e con buone prospettive per il proseguo del campionato.
Ritengo che le dichiarazioni rilasciate dal ds Ghirardi Fabrizio non hanno alcun fondamento, ledono la mia immagine e screditano, senza alcun motivo, il mio modo di lavorare. A tal proposito mi confortano i numerosi messaggi ricevuti dai ragazzi dove esprimono la loro incredulità sull’accaduto, alcuni di loro, hanno addirittura espresso l’intenzione di smettere di allenarsi e di non giocare più per questa stagione. Ho saputo che sabato 3/12 alcuni ragazzi non si sono presentati alla partita e la cosa mi dispiace parecchio. Ho ricevuto anche numerosi messaggi dai genitori dove esprimono la loro solidarietà nei miei confronti e mi ringraziano per il lavoro che stavo portando avanti (…).
Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo, ma ci tenevo a chiarire la mia posizione.
Fiducioso di un vostro riscontro colgo l’occasione per porgere cordiali saluti a tutti.
Allenatore F.I.G.C UEFA B - Giuseppe Bove

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