SOCIETA’ - Il direttore generale gassinese sta stilando il progetto di una fusione, che porterebbe alla nascita del Gassino Pianese. “Non due anime distinte, ma una sola società che unisca budget, competenze, impiantistica e obiettivi tecnici, sportivi, organizzativi ed educativi”
Gassinosanraffaele e Pianese sono al lavoro per un futuro in comune: “È vero, stiamo lavorando in questa direzione, ma non è una passeggiata: vedremo se e come si può fare” conferma il grande tessitore di questa trattativa, il direttore generale gassinese Piercesare Uras.
Ma andiamo per ordine. Da una parte c’è il Gassinosanraffaele, una delle società meglio organizzate del panorama dilettantistico, la prima e unica certificata ISO 20121 (clicca qui), che fa della scuola calcio e del settore giovanile i suoi punti di forza. Dall’altra c’è La Pianese, la società di Libero Tubino e Gepy Rosso, tutta concentrata sulla Prima squadra in Eccellenza. Sembrano due pezzi di un puzzle che si incastrano perfettamente, ma far combaciare le parti non è facile come sembra, anzi.
“Meglio unire le forze che dividere i territori - continua Uras - ma per passare dalle parole ai fatti bisogna capire come si può fare. Non ha senso che una parte gestisca la prima squadra e l’altra le giovanili, bisogna creare una società unica. Sto lavorando a un progetto che unisca i budget e le competenze, che tenga conto degli aspetti tecnici, sportivi, organizzativi ed educativi, che gestisca due impianti sportivi e tutti i lavori che ci sono da fare. Se gli attuali direttivi delle due società approveranno questo progetto, allora si potrà davvero ragionare a un futuro comune”.
La nuova società - che potrebbe chiamarsi Gassino Pianese - dovrebbe avere un presidente super partes, Luciano Bongiorni e Libero Tubino come vicepresidenti, Piercesare Uras saldo nel ruolo di direttore generale, Gepy Rosso direttore sportivo del settore dilettanti (con un’Under 21 in Terza categoria per gestire i giovani che non ancora pronti per l’Eccellenza), i vari Gianluigi Demartino, Luca Filograno e Andrea Gallelli nello staff delle giovanili. La strada è tracciata, ora bisognerà capire se sarà possibile percorrerla fino in fondo.