Dopo la tribulata gara di andata, anche il pareggio del 14° turno tra Gozzano e Venaria (girone A Allievi) ha dato di che lavorare al Giudice sportivo, il quale ha dovuto prendere diversi provvedimenti. Partiamo dalla multa di 100 euro inflitta ad entrambe le società con la medesima motivazione apparsa sul comunica ufficiale numero 62 del 7 aprile: “Per comportamento gravemente offensivo, per tutta la gara, da parte dei propri sostenitori nei confronti dell'arbitro. Inoltre per comportamento rissoso, al termine della gara ma ancora sul terreno di gioco, da parte dei propri tesserati, solo in parte identificati, nei confronti dei tesserati avversari”.
Inoltre i padroni di casa hanno dovuto fare i conti con la squalifica comminata al dirigente Vitantonio Pirchio (out fino al 26 aprile perché “A fine gara spingeva un dirigente avversario e lo offendeva gravemente”) ma soprattutto all’allenatore Mirko Albi. Il tecnico del Gozzano dovrà rimanere ai box fino al 6 maggio, in pratica non siederà più in panchina fino a fine campionato. Il motivo viene riportato anch’esso sul comunicato regionale numero 62: “Allontanato dal campo per aver proferito platealmente ad alta voce una forte espressione blasfema”.
Le squalifiche non finiscono qui, anzi, sono numerosissime quelle che riguardano i calciatori non espulsi dal campo durante la gara tra Gozzano e i Cervotti: a prendersi due giornate sono Calabrese e Niang del Gozzano e Chirone, Fernandes, Larosa e Russo del Venaria. Ciascuno di questi ragazzi è stato punito in quanto “Identificato dall'arbitro come attivo partecipante, a fine gara, ai tafferugli con spinte ed offese ad avversari”.
Queste le parole di Mirko Albi, allenatore del Gozzano: "La squalifica mia è giusta, ho sbagliato e pagherò anche se me l'aspettavo meno pesante. Credo però che la giustizia sportiva non abbia fatto il suo dovere perché anche l'allenatore del Venaria andava espulso. Il metro di giudizio mi fa pensare, non lo trovo equo".
Così invece Marco Scognamiglio, allenatore del Venaria: "L’arbitro si è inventato le squalifiche. Posso assicurare al 1000 per 1000 che Chirone e Larosa non hanno fatto nulla per meritarsi le due giornate. Se l’arbitro non mi ha buttato fuori ci sarà un motivo. Io e Sottil siamo stati gli unici a cercare di placare gli animi a fine partita, tentando di trattenere sia i nostri giocatori che quelli del Gozzano. Siamo riusciti a limitare i danni ma dovrebbero farsi un esame di coscienza perché non c’era nessuno del Gozzano a tranquillizzare i loro giocatori. Dopo il nostro rigore sbagliato e un paio di errori sotto porta hanno cominciato a provocarci, anche dalla tribuna i genitori hanno contribuito a scaldare gli animi. Preferisco però parlare di calcio. Per me questo è un capitolo chiuso e vorrei parlare degli aspetti positivi. Ad esempio la vittoria di mercoledì contro la Pro Settimo Eureka con sette 2000 in campo”.
Anche Raffaele Balluardo, ds del Venaria, entra nel merito dei due giocatori ingiustamente squalificati: “Quando capitano queste risse a fine partita, l’arbitro non ha la lucidità per capire con precisione ciò che sta succedendo. Vorrei spendere due parole a favore dei nostri due giocatori che non c’entrano nulla con quanto accaduto dopo la gara. Purtroppo non possiamo farci nulla perché fa fede quello che scrive il direttore di gara sul referto”.
Ma la squalifica più pesante del weekend del 2 e 3 aprile è di ben 10 giornate e riguarda un giocatore del Pecetto. Si tratta di Giovanni Grossi, espulso dal campo durante la partita casalinga persa 2-0 contro il Pedona e reo, secondo quanto riportato sul comunicato, di “comportamento gravemente discriminatorio nei confronti di un giocatore avversario di colore, verso il quale in particolare simulava il verso di una scimmia al fine di schernirlo”.