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Giovedì, 21 Maggio 2015 12:56

All Star Game Allievi fascia B - La migliore formazione ad Est

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GIRONI 1 e 2 - Scopriamo chi sono i 18 giocatori che più hanno brillato durante la stagione. Quanti si sono confermati rispetto all'All Star Game del girone d’andata?

 

 

EST (GIRONI 1 e 2)

Cavallari (Junior Biellese), 
Caricchia (Venaria), Pirro (Cenisia), Signetto (Pro Settimo Eureka)
Susbenso (Volpiano), Verzotti (Sparta Novara), Samarotto (Junior Biellese), Platinetti (Verbania)
Ferrandino (Pro Settimo Eureka)
Gullone (Aygreville), Artiglia (Junior Biellese)

A disp. Alongi (Lucento), La Targia (Lascaris), Edalili (Lucento), La Manno (No.Ve.), Cannone (Pro Settimo Eureka), Chirone (Lascaris)

 

Un 3-4-1-2 nostalgico per i tifosi milanisti che nel ’99 (anno scelto non a caso) vinsero uno Scudetto sotto la gestione Zaccheroni. Molti di voi ragazzi non erano neanche nati ma magari avrete visto dei filmati o sentito racconti dei vostri parenti. Quell’anno il Milan fu protagonista di una rimonta impossibile ai danni di Fiorentina e soprattutto Lazio anche grazie al passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2. In porta Nazareno Cavallari veste i panni di un Abbiati decisivo in quell’annata dopo essere subentrato in corsa a Sebastiano Rossi. L’estremo difensore della Junior Biellese ha giocato stabilmente titolare per via dell’infortunio di Capussotto ed è stato protagonista di una stagione memorabile conclusa con la conquista del titolo regionale.

La difesa a tre è composta da veri pezzi da novanta: Caricchia del Venaria è stato impeccabile fino a quando è stato in campo e il suo infortunio è stato una della cause del calo del Venaria. Su Pirro c’è ben poco da aggiungere rispetto a quanto già si è detto. Neanche quel rigore sbagliato con la Junior Biellese macchia l’ennesima stagione monumentale del centrale viola, recentemente nominato miglior difensore al torneo del Volpiano Rolle-Gariglio-Fantini. Oltre a Sala e Costacurta, a completare la linea a tre troviamo Paolo Maldini Signetto. In una Pro Settimo Eureka costretta a giocare l’intera stagione con gli uomini contati, il giocatore di Isaia non ha sbagliato un colpo guadagnandosi pure la convocazione in Rappresentativa.

Nel centrocampo a quattro del nostro All Star Game non abbiamo esterni alla Helveg o Guly, ma diversi centrali di enorme qualità. A partire da Susbenso, faro imprescindibile della metà campo del Volpiano di Scanavino. Caratteristiche simili le ha Stefano Verzotti, tornato allo Sparta Novara dopo la parentesi alla Pro Vercelli e in grado anche di giocare da difensore centrale, ruolo ricoperto diverse volte in questa stagione. C’ è poi Diego Platinetti, centrocampista/bomber/cecchino/dinamite del Verbania, squadra rivelazione della stagione. Letale sui calci piazzati, Platinetti è andato a segno 12 volte in campionato diventando un punto fermo della Rappresentativa di Stefano Bonelli. Sarà interessante capire quale sarà la sua prossima squadra, visti i tanti provini che sta facendo in giro per l’Italia. A completare la linea a quattro di centrocampo ecco uno che ormai si è abituato a giocare in attacco. Samarotto, fresco campione regionale con la Junior Biellese, è stato protagonista di un’ottima stagione anche se singhiozzante per via di qualche infortunio di troppo (finalissima saltata per uno stiramento di secondo grado). Sei gol in stagione regolare, più due nelle fasi finali, un bottino discreto per un cacciabombardiere che potrà definitivamente esplodere nella categoria Allievi se il fisico lo supporterà. 

Undici gol in undici partite sono un eccellente biglietto da visita. Se poi ci aggiungi i due centri nelle fasi finali, è facile capire che razza di impatto abbia avuto Ferrandino nella Pro Settimo. Aggregatosi a gennaio dopo i primi mesi nell’Alpignano, “Ferra” trascina la squadra di Isaia verso i quadrangolari finali, conclusi da imbattuti dietro il Cuneo. Una stagione molto utile per il ragazzo visto che sembra ormai deciso che la prossima stagione tornerà a vestire la maglia del Torino.

Davanti a “Zvonimir” Ferrandino, ecco due punte che insieme si completerebbero a meraviglia: Gullone e Artiglia. Oliver Bierhoff Gullone si conferma sui livelli dell’anno scorso mettendo a segno 18 gol totali e confermandosi trascinatore di un Aygreville sorprendente. Il George Weah biellese è stato uno dei dominatori della stagione e nel duello finale contro il collega Massucco è uscito nettamente trionfatore. Una finalissima contro il Cuneo giocata in modo poetico che dimostra che oltre alle qualità tecniche Artiglia è dotato di grande carisma perché in grado di lasciare il segno nei momenti chiave. In panchina due giocatori del Lucento “remontador” come Alongi e Edalili, La Targia e “Segna semper Lù” Chirone del Lascaris e due insuperabili dighe di centrocampo: Cannone della Pro Settimo e La Manno del No.Ve.

 

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