Giovedì, 28 Novembre 2024
Venerdì, 07 Ottobre 2016 11:25

Alberto Sala: “Ormai il grigio è nel mio DNA!”

Scritto da Alessandro Trisoglio

INTERVISTA - Chiuso il rapporto che lo ho legato negli ultimi tre anni all’Alessandria Calcio, il dirigente dal passato granata ha sposato il progetto “CentoGrigio”: sempre un po’ di calcio, sempre un po’ di grigio.

Quando verso fine maggio Alberto Sala ha posto fine al suo rapporto con l’Alessandria Calcio in pochi hanno creduto alla sua volontà di uscire definitivamente dall’ambiente calcistico. Chi lo conosce bene non aveva dubbi: “Passato il primo momento di riposo e di riflessione si ritufferà in quello che ormai è il suo mondo.”
Un paio di mesi per disintossicarsi e poi la decisione: chiuso col calcio? Ma come potrei! Chiuso col Grigio? Ma come potrei!
E allora eccolo dedicarsi anima e cuore a un nuovo progetto che profuma ancora di calcio e che profuma ancora di grigio. Direttore Generale di CentoGrigio Sport Village, il mega polo sportivo che Gilberto e Alessandro Preda hanno rivoltato come un guanto trasformandolo in un vero e proprio gioiello, cuore pulsante di innumerevoli attività sportive di Alessandria.

Alberto, alla fine non sei riuscito a stare senza calcio e senza grigio?
Troppo forte il legame! E troppo interessante la proposta che mi è arrivata dalla famiglia Preda. Mi sono immediatamente sentito al centro di un progetto dalle grandi prospettive. Un buon modo per…ripartire.

Tante volte hai saputo ripartire…
Ho sempre voluto considerare un capitolo che si chiude come l’opportunità per aprirne immediatamente un altro. E’ stato così col calcio giocato: calciatore senza squilli e quando qualcuno dalla tribuna mi ha invitato a darmi all’ippica…gli ho dato retta e ho comprato un cavallo, che tenevo al paese, a Vignale. Per dieci anni non ho pensato al calcio ma solo ad allevare cavalli. Poi, un figlio che voleva giocare a calcio mi ha portato alla Fortitudo di Occimiano: prima dirigente, poi a lavorare per organizzare un settore giovanile. Una buona esperienza che mi ha permesso di arrivare, grazie a Gianni Bianchi, Mirko Ferretti e Vincenzo “Rolly” Rolando ai… primi due anni e mezzo di grigio, chiusi col crack Veltroni. Chiusa una porta, Comi mi ha aperto quella del Toro, dove ho svolto compiti di collaborazione alla logistica dei provini, per poi diventare responsabile degli osservatori: 82 persone in giro per l’Italia, oltre 500 provini all’anno, un bell’impegno!

Poi Alessandria ha bussato di nuovo.
Con l’arrivo di Di Masi mi è stato proposto un progetto per il settore giovanile. Sono stati tre anni di voglia, entusiasmo, passione, gioia e tanto lavoro. Lavoro che ha portato a ottimi risultati. Siamo diventati veramente un riferimento a livello provinciale, una scuola calcio d’élite. Abbiamo dato vita all’Accademia Grigia, con una decina di società già affiliate. Abbiamo raggiunto importanti qualificazioni e vittorie di campionati di categoria. Abbiamo portato in Serie A Luca Checchin, una quindicina di nostri giocatori militano stabilmente in Serie D, quest’anno 6 o 7 nostri ragazzi sono stati aggregati al ritiro della prima squadra. Segnali importanti!

Anche questo capitolo però si è chiuso.
Sì, come tutte le belle storie. E devo confessare che ero veramente un po’ stanco di calcio. Questi anni mi avevano…spremuto. Ho avuto alcune proposte, alcuni contatti, sia extracalcio che dal mondo del calcio. Ho subito pensato che non avrei potuto passare a un’altra società: troppo bello il “ricordo” della maglia grigia!

Restavano le proposte extra-calcio…
Esatto. E quella di CentoGrigio, come ti dicevo, mi ha subito conquistato. L’entusiasmo di Gilberto, Alessandro e del loro staff, la possibilità di lavorare in un ambiente che già conoscevo alla perfezione, la gioia di ritrovarmi appiccicato addosso quel profumo di grigio…

Quindi nessun anno sabbatico e nessun riposo?
Nulla! Anzi, sotto col lavoro senza soste. 42 mila metri quadrati di struttura, tre campi a 8 e due campi a 11 in sintetico, un campo da beach, due campi da padel (nuovo e divertentissimo!) e poi lo spettacolo della “CentoGrigio Arena”, struttura polifunzionale per il basket, il volley, il calcio a 5 e a 8 sia maschile che femminile: l’impegno non manca!

Sicuramente una scommessa importante.
Certo. Sia dal punto di vista economico che per gli obiettivi che si vogliono raggiungere. CentoGrigio vuole essere un luogo da dove le persone escano contente, felici, soddisfatte, con tanta voglia di ritornare. Un luogo aperto a tutti ma, a modo suo, d’élite, dove lo sport non debba solo essere visto, da semplice spettatore, ma soprattutto vissuto. Intanto sono già operativi accordi con l’Alessandria Calcio, che fa allenare e giocare qui le squadre del settore giovanile, l’Alessandria Volley e XFive per i tornei di futsal.

Il futuro dello sport alessandrino passa da qui?
Direi proprio di sì. Anche perché non è ancora finita. Stiamo procedendo con lavori di ampliamento delle strutture degli spogliatoi; per Natale è prevista l’apertura del “CentoGrigio Point”, un locale per convegni dotato delle più moderne attrezzature; è praticamente già operativo il nuovo ristorante-bar-pizzeria da 120 coperti, dove potranno essere ospitate squadre per i pranzi pre-partita o per le classiche cene societarie. Ma mica ci fermiamo…

Ancora una volta Alberto Sala è ripartito. Fedele al calcio, allo sport, al Grigio!

Ultima modifica il Venerdì, 07 Ottobre 2016 11:46

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