La Nascita
Il Gruppo Sportivo Lascaris nasce a Pianezza nel 1954 da un gruppo di ragazzi, grandi appassionati del calcio, che frequentavano l’oratorio S.Luigi della parrocchia di Pianezza, e che sentirono la necessità di fondare il loro gruppo sportivo.
Il neonato G.S Lascaris venne iscritto al Centro Sportivo Italiano, al fine di poter avere la possibilità di partecipare e poter organizzare tornei di calcio a carattere giovanile e dilettantistico, ed il primo presidente fu il sig. Mauro Ramello.
Relativamente agli indumenti i ragazzi provvedevano di tasca loro a procurarseli, mentre per le attrezzature da gioco un grosso aiuto fu dato dal parroco di allora Don Cossai ed in seguito dal secondo presidente Aldo Perino. Gli spostamenti per le trasferte, visto che nessuno era munito di auto, si affrontavano pedalando e trasportando magari un compagno sul tubo della bicicletta.
Nel 1955, a causa dell’abbattimento del vecchio oratorio, e nell’attesa della costruzione del nuovo edificio, la sede legale, il deposito per l’attrezzatura sportiva e i locali idonei ai ritrovi furono concentrati ed ospitati c/o l’abitazione di Ernesto Gianotti.
Il nome
Il nome LASCARIS lo presero a prestito da una villa, appunto Villa Lascaris, che sorge ancora oggi a ridosso della parrocchia, e che fu fatta costruire all’inizio del 1800 dai Marchesi Lascaris di Ventimiglia sulle rovine del vecchio castello di Pianezza. Su quale sia la corretta pronuncia del nome vi è qualche dubbio, normalmente si nomina il Lascaris con l’accento sulla seconda “a”, ma sembrerebbe che il nome dei marchesi portasse l’accento sulla prima vocale.
Noi non ci preoccupiamo dell’accento, l’importante è che se ne parli sempre e bene.
I colori sociali
La scelta dei colori sociali della squadra fu casuale e non dettata da un preciso significato o riferimento a colori che ricordassero qualcosa di particolare. La scelta cadde su un azzurro, una via di mezzo tra il colore della divisa del Napoli e quello della Nazionale. In alternativa veniva utilizzata una divisa azzurra con fasce bianche orizzontali. Nel periodo della presidenza di Lelio Bettini, forse per le simpatie di alcuni dirigenti nei confronti della Vecchia Signora, forse per i buoni rapporti di collaborazione intercorrenti con la Juventus, si passò ai colori sociali bianconeri.
Il campo
I primi allenamenti venivano svolti nel piccolo cortile dell’oratorio di Pianezza, mentre per svolgere gli incontri con le altre squadre, non essendoci a quei tempi a Pianezza un terreno di gioco, grazie all’interessamento del teologo Don Boano, si entrò in contatto con i “Missionari della Consolata”, i quali concessero il loro campo da gioco, anche se non regolamentare come misure e dimensioni, situato all’interno del Castello di Alpignano.
In seguito e dopo accordi presi con le società calcistiche di Alpignano e di Pianezza, anche il G.S. Lascaris ottenne il nullaosta per usufruire del campo da gioco di Alpignano, che allora era l’unico regolamentare della zona.
Nel 1958, quando si rese disponibile il campo di Pianezza in via S. Bernardo, le cose migliorarono, in quanto, da quel momento, sia pure in coabitazione con il Pianezza ci era consentito di giocare in casa.
Dal 1984, con la disponibilità ufficiale del campo comunale di via Claviere, possiamo dire che è iniziata la vita autonoma del G.S. Lascaris.
Fonte www.lascaris.it