INTERVISTA - Il responsabile del settore giovanile: “Abbiamo confermato il team degli allenatori, con l’unico inserimento di Andrea Mandes, e migliorato tutte le squadre. Vogliamo ripagare il grande sforzo fatto dalla società dal punto di vista organizzativo e strutturale”

Lorenzo, con quali propositi inizierà la prossima stagione del Volpiano Pianese?
“Come sempre la nostra volontà è quella di crescere e migliorarci, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche da quello organizzativo e strutturale”.

Quali sono queste migliorie?
“A giorni verranno avviati i lavori per il rifacimento del manto sintetico di un campo a 5, inoltre si aggiungerà un ulteriore spazio per gli allenamenti, sempre in erba sintetica, equivalente a un campo a 7. Sono stati aggiunti nuovi spogliatoi e ristrutturati quelli già esistenti. Finalmente disporremo di una palestra attrezzata, di un locale per le riunioni e la visione delle gare registrate, oltre un nuovo ufficio direzionale. Senza dimenticare la conferma del nostro servizio di navette”.

Dal punto di vista sportivo invece?
“La scorsa stagione abbiamo cambiato molto, quattro allenatori su quattro. Quest’anno invece il team degli allenatori è lo stesso, a parte Roberto Uranio, rientrato in corsa nella passata stagione, che ha deciso quest’anno di fare un’esperienza con i più grandi. L’unico nuovo innesto è Andrea Mandes dal Chisola, che porta in dote il suo bagaglio di esperienza. Senatore, Baseggio e Mirasola non hanno bisogno di presentazioni, li ho visti sul campo quest’anno e posso assicurare che la qualità del lavoro a Volpiano è di un livello altissimo. Per questo abbiamo pensato di alzare l’asticella integrando, in ogni gruppo, uno staff di mister in seconda, preparatore atletico e fisioterapista, senza dimenticare i portieri, che sono in ottime mani con l’innesto di Luca Dazzini”.

Le squadre?
“Le squadre penso che siano le migliori di sempre. Quest’anno non abbiamo avuto colpi di scena, i nostri giocatori più forti hanno deciso di rimanere, a dimostrazione della bontà del nostro lavoro. Credo che ogni categoria sia più forte dell’anno appena trascorso e la nuova Under 14 arrivata dalla scuola calcio sia pronta a disputare un campionato di vertice”.

A questo proposito, diventando Juventus Academy avete fatto un bel salto di qualità.
“Concordo, è stato uno slancio fondamentale. Ringrazio la Juventus che crede così fortemente nel territorio, da parte nostra è importante recepire gli input e applicarli nel modo migliore, per questo è fondamentale la selezione degli istruttori e dirigenti. Oggi, anche grazie al lavoro del responsabile dell’attività di base Nicola Di Biase, abbiamo delle squadre competitive nella prima categoria del settore giovanile, cosa impensabile poco tempo fa”.

Quindi viene ancora voglia di investire nel settore giovanile, nonostante la riforma e l’abolizione del vincolo sportivo?
“Un bel tema questo da affrontare e da far comprendere soprattutto ai genitori. Fondamentalmente credo sia corretto che un ragazzo possa decidere di giocare dove voglia. Ma è altrettanto importante che una società sia messa nelle condizioni di poter fare investimenti, per garantire un lavoro di qualità ai suoi atleti. E chi paga? A scanso di equivoci, un titolo regionale o nazionale non porta introiti ma solo costi. Quindi è necessario trovare un equilibrio, che questa legge in prima battuta non ha dato”.

Torniamo al campo. Obiettivi per la prossima stagione?
“Lo ripeto, migliorare, migliorare, migliorare in tutto, sperando che i risultati ripaghino l’investimento della società in risorse umane e nella struttura. Poi ci tengo a dire che oltre il 50% della rosa della prima squadra è formata da calciatori provenienti dalla nostra cantera, e molti altri li abbiamo mandati in categorie superiori. Il sogno è quello di poter alzare l’asticella sempre, con i nostri ragazzi e per il futuro dei nostri ragazzi”.

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