Mercoledì, 25 Dicembre 2024
Venerdì, 26 Luglio 2024 15:31

Il nuovo Villastellone Carignano riparte da Massimiliano Albicenti direttore generale e Marco Cossu direttore sportivo

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SOCIETA’ - Oltre alla prima squadra maschile e femminile, l'Under 19 e una quarantina di bambini della scuola calcio sono la base da cui ripartire dopo anni di chiusura delle giovanili. Marco Cossu: “Abbiamo un impianto sportivo splendido, stiamo lavorando sul territorio per riportare qui i ragazzi della zona”


Il Villastellone Carignano riparte, dopo un lungo periodo (iniziato con la pandemia) in cui sono stati chiusi i battenti di settore giovanile e scuola calcio. Una società che aveva la filiera completa di tutte le annate e centinaia di tesserati, ora si ritrova con una manciata di bambini, ma un impianto sportivo bellissimo e tanta voglia di fare. In cabina di regia c’è il nuovo presidente, Davide Fazzolari, che ha preso le redini della società dallo scorso 10 gennaio. Gli “operativi” cui è stata affidata la difficile opera di ricostruzione, con un’ottica di almeno due anni, sono il direttore generale Massimiliano Albicenti, che nelle ultime stagioni si è dedicato con successo all’Autovip San Mauro, e il direttore sportivo Marco Cossu, che vanta esperienze con Vanchiglia, San Giacomo Chieri, Chieri e, nella scorsa annata, Pecetto.

Per ora c’è una prima squadra in prima categoria, con Claudio Rizzo in panchina, e una prima squadra femminile tutta nuova, che sta richiamando l’attenzione anche di molte ragazze giovani. Ancora da completare, ma non manca molto, la rosa dell’Under 19, che giocherà il campionato provinciale sotto la guida di Giuseppe Fratello, ex Vanchiglia e Nichelino Hesperia. E ci sono una quarantina di bambini della scuola calcio, numeri destinati a crescere.

“Ripartiamo da loro, ripartiamo dalla base, una casa solida si costruisce dalle fondamenta” spiega Marco Cossu, che poi scende nello specifico: “Crediamo che a settembre arriveranno altri ragazzi, ma almeno le squadre miste di Esordienti e Pulcini le iscriveremo. E poi vedremo, stiamo già lavorando sul territorio per far conoscere - o meglio, riscoprire - la nostra realtà. Abbiamo il privilegio di avere un campo in sintetico di ultima generazione, oltre al campo principale in erba naturale, gli spazi non ci mancano. Siamo molto fiduciosi, anche se consapevoli che il lavoro sarà lungo e difficile”.

Ultima modifica il Venerdì, 26 Luglio 2024 15:41

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