Mercoledì, 25 Dicembre 2024
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 798

Martedì, 30 Dicembre 2014 19:46

Simone Bertino: "Spero di crescere ancora di 10 cm, poi al resto ci penso io"

Scritto da

INTERVISTA - Il portiere classe 2000 del Borgaro chiede alla natura qualche centimetro in più per inseguire il suo sogno di fare il calciatore. Se non dovesse realizzarsi? Fare il preparatore andrebbe benissimo 

Nome, cognome, data di nascita e squadra in cui giochi
“Simone Bertino, nato il 16 marzo 2000 e gioco nei Giovanissimi regionali del Borgaro”.

Ruolo?
"Portiere”.

Hai sempre voluto fare questo ruolo?
“In realtà no. Al primo anno di pulcini giocavo come esterno sinistro, poi ho avuto l’occasione di andare in porta e ho capito subito che questo sarebbe stato il mio ruolo”.

Squadra del cuore?
“Fc Internazionale”.

Giocatore a cui ti ispiri?
“Samir Handanovic”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo di calcio?
“Agilità e reattività su tutte”. 

DATTI UN VOTO (metti un punteggio da 1 a 10 per ognuna delle seguenti caratteristiche, non fare il modesto dicci come ti valuti rispetto agli altri giocatori della tua categoria):

AUTORITA’ IN AREA: 7
COMUNICAZIONE : 8
ECCENTRICITA’: 8
PALLE ALTE: 8
RIFLESSI: 10
PRESA: 8
RIGORI: 7.5
RINVII: 8
UNO CONTRO UNO: 8
USCITE: 10
CONCENTRAZIONE:10

Qual è stata la tua miglior partita in carriera?
“La scorsa primavera a Biella, nel campionato regionale contro la Junior Biellese. Giocavo con l’Ardor San Francesco e, nonostante la sconfitta per 2-0, ho evitato almeno altri 5 o 6 gol e - anche in occasione dei gol - ho comunque intercettato il pallone ma i tiri erano molto precisi e si sono insaccati a fil di palo. A fine partita ho ricevuto i complimenti da parte degli avversari e mi ha fatto molto piacere. In quell’occasione erano presenti gli osservatori dell’Alessandria per seguire i giocatori di casa e successivamente mi hanno chiamato per un paio di provini e per il Torneo Internazionale di Carcare, al quale sono andato in prestito. L’interessamento dei “grigi” mi ha fatto molto piacere, ma devo dire che la destinazione sarebbe stata in ogni caso improponibile”.

In che senso, non ti sarebbe piaciuto giocare per una squadra professionistica?
“Sì, moltissimo. Il problema era la distanza. La scorsa primavera ho fatto un provino con il Torino al quale era presente il mio preparatore Arattano. Secondo il suo parere è andato bene tecnicamente, purtroppo però per una squadra professionistica mi manca qualche centimetro di altezza”.

Qual è stata invece la tua peggior partita?
“Sempre lo scorso anno in campionato a Venaria. Non ero molto in forma - anche a causa dei postumi di una recente lussazione alla spalla destra patita in allenamento - ed ho subito tre reti, su due delle quali potevo fare decisamente meglio.

L’allenatore a cui sei più legato? 
“Ricordo con stima e affetto tutti i miei preparatori e colgo l'occasione per ringraziarli tutti. A partire da Caresio, mio primo preparatore all’Ardor San Francesco, poi Randazzo dell'Accademia Inter Torino. E ancora Arattano che mi ha allenato quando sono tornato all'Ardor SF per arrivare fino ai preparatori della Scuola Portieri Fontana e Accorsi che ho avuto al BarcanovaSalus due anni fa e che mi seguono tutt'ora al Borgaro”.

Cosa ti hanno insegnato?
Oltre a farmi migliorare sotto l'aspetto tecnico, mi hanno aiutato a far emergere la mia personalità visto che inizialmente ero un po' timido”.

Il compagno di squadra con cui ti trovi meglio?
“Samuele Airola che attualmente è un mio compagno al Borgaro”.

Il giocatore più forte con o contro cui tu abbia giocato?
A parte le squadre professioniste che ho incontrato, direi che quello che mi ha creato più problemi è Bonaiti della Junior Biellese”.

Quali obiettivi hai nel mondo del calcio”
“Mi rendo conto che non sia così facile arrivare lontano in questo sport poiché la concorrenza è infinita, ma mi accontenterei di diventare professionista in una serie minore. Spero che la natura mi aiuti con almeno altri 10 cm di altezza”.

Se vincessi la finale regionale a chi la dedicheresti?
“A mamma e papà che mi accompagnano assiduamente ad allenamenti e partite”.

Che passioni hai oltre il calcio?
“Adoro i videogiochi, specialmente online, e poi mi piacciono le automobili e il ping pong”.

Cosa vorresti fare da grande?
“Se non riuscirò a sfondare come portiere mi piacerebbe rimanere nel mondo dello sport, magari come preparatore”.

SEI UN GIOCATORE E VUOI LA TUA INTERVISTA? CLICCA QUI

Registrati o fai l'accesso e commenta