Lunedì, 01 Luglio 2024
Venerdì, 28 Giugno 2024 14:30

Tony Marchio: “Il modello Sisport funziona: il titolo regionale Under 14 è il coronamento di un lavoro di quattro anni”

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INTERVISTA - Il coordinatore tecnico e sportivo: “Siamo partiti da zero e ora siamo al livello delle migliori società dilettantistiche. Formare giocatori e avere squadre competitive sono due aspetti che vanno di pari passo. Proseguiamo con tutti i nostri allenatori, la strada è tracciata”


Se c’è un volto che identifica il progetto della Sisport, capace di vincere un titolo regionale al quarto anno di attività nel settore giovanile, è sicuramente quello di Tony Marchio. Proprio al “direttore” abbiamo chiesto segreti e sensazioni di questo percorso straordinario, coronato dalla vittoria dell’Under 14 di Giovanni Gallo (qui il racconto della finalissima vinta con il Lascaris).

Direttore, stai ancora festeggiando?
“No, no, serve sempre sobrietà per guardare le cose con la giusta lucidità: quando vinci non ti devi entusiasmare troppo, e quando perdi non ti devi deprimere. Nel calcio conta sempre quanto si farà domani”.

Molto sabaudo.
“Sì (ride, ndr), molto sabaudo. È vero che sono nato a Catanzaro, ma sono qui a Torino da 62 anni. Ne ho 68, sono qui da sempre”.

Pochi festeggiamenti, va bene, ma l’obiettivo del titolo regionale è davvero importante.
“Sono contento, soprattutto per i ragazzi. Vincere non è mai facile, ma sinceramente mi sarei stupito del contrario: ho seguito questa squadra da quando si è formata e ne conosco il valore, anche il mister li conosce bene. Tecnicamente sono molto forti, e avere il preparatore atletico in tutti gli allenamenti serve. Perché, se non corri, non puoi mettere a frutto la tecnica. Il lavoro paga”.

Allargando lo sguardo al settore giovanile della Sisport, ti aspettavi un percorso di crescita così veloce?
“Ripeto, il lavoro paga. Siamo partiti con i 2006, loro hanno fatto da apripista e portato tutti i gruppi successivi nei campionati regionali, senza mai avere la possibilità di giocarli in prima persona, visto che il regolamento funzionava così. È il mio cruccio, avrebbero meritato molto di più. Comunque, abbiamo vinto tutti i campionati provinciali, e adesso stiamo vincendo o comunque siamo ai vertici di tutti i gironi regionali, il titolo regionale Under 14 è il coronamento di un lavoro ampio. La Sisport è una società ben strutturata, siamo dilettanti ma lavoriamo come dei professionisti, anche grazie all’appoggio della Juventus, che non è mai mancato. Insomma, ripeto, raccogliamo i frutti di quanto abbiamo seminato”.

Tornando ai 2010, non bisogna dimenticare Matteo Filippo Pioli, Gabriel Ionut Brostic, Parfait Assom ed Edoardo Castagneri, cresciuti alla Sisport e oggi alla Juventus.
“A questi quattro bisognerebbe aggiungerne altri due ragazzi cresciuti da noi, Freguglia e Molino, che la finale l’hanno giocata con la maglia del Lascaris. Diciamo che, con tutti i ragazzi cresciuti da noi, sarebbe una squadra in grado di giocare tranquillamente in un campionato nazionale”.

Questo è l’obiettivo principale del progetto Sisport, preparare giocatori utili alla Juventus.
“Vero. Non dimentichiamo che in Under 17 ci sono i “nostri” Francesco Leone e Riccardo Adrian Radu. E tanti ragazzi nella scuola calcio”.

I prossimi?
“Alla Juventus andranno due ragazzi del 2012, l’esterno Lavorato e il portiere Mikitean. Leonardo Di Cintio, attaccante del 2009, andrà alla Pro Vercelli. Afouen Ayachi, difensore del 2008, andrà in ritiro con il Genoa. E poi vedremo…”

Come si fa, a questo punto, ad alzare ancora l’asticella?
“Intanto, l’anno prossimo avremo l’Under 17, una categoria che quest’anno mancava, e così completiamo la filiera del settore giovanile. Confermiamo, come già annunciato, tutti gli allenatori: Filippo Bisecco in Under 17, Nicola Ragagnin in Under 16, Giovanni Gallo in Under 15 e Giovanni Augimeri in Under 14. I nostri 2011 sono molto bravi, pronti per il salto nell’attività agonistica. Anche l’attività di base sta lavorando molto bene, con la guida di Davide Perri. Per migliorare c’è sempre tempo…”

Si può dire, in conclusione, che il modello Sisport funziona?
“Non ci crogioliamo nei risultati, ma sì, possiamo dirlo: il modello Sisport funziona. Siamo partiti da zero e, in quattro anni, siamo arrivati al livello delle migliori società. Non dobbiamo mai perdere di vista il nostro focus, per cui i risultati delle squadre devono andare di pari passo con la crescita dei giocatori. La strada è tracciata”.

Ultima modifica il Venerdì, 28 Giugno 2024 15:34

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