Nome e cognome, data di nascita e squadra in cui giochi
“Christian Pallara, nato il 23 aprile 2001 e gioco nel campionato regionale Giovanissimi fascia B con il Pedona”.
Ruolo?
“Trequartista”.
Reti segnate in questa stagione?
“8 gol in sei partite”.
Squadra del cuore?
“Milan”.
Giocatore a cui ti ispiri?
“Claudio Marchisio e Eden Hazard, non riesco a sceglierne uno solo”.
Qual è il tuo punto di forza sul campo da gioco?
“Velocità, tiro e dribbling”.
Datti un voto
TIRO:
PASSAGGIO: 10
COLPO DI TESTA: 8
CONTRASTO: 8
TACKLE: 8
SENSO DEL GOL: 10
VELOCITA': 10
FORZA: 7
ACROBAZIA: 7
Qual è stata la tua miglior partita in carriera? Perché?
“Giocavo nella categoria esordienti, al torneo di Brossasco con il Pedona. Perdevamo 3 a 0 contro il Novara e siamo riusciti a ribaltare il risultato: io ho segnato tre gol su punizione e mi sono portato il pallone a casa! Risultato finale: 4 a 3 per noi. E’ stata una bella soddisfazione per me, a fine torneo ho anche ricevuto il premio come "miglior giocatore di squadre dilettantistiche".
Qual è stata la peggior partita della tua carriera? Cosa è successo?
“Quest'anno, contro il Chieri, non mi riusciva niente di buono. Partita deludente”.
L’allenatore a cui devi di più/a cui sei più legato?
“Tutti gli allenatori che ho avuto partendo dai pulcini mi hanno dato qualcosa e per questo li ringrazierò sempre. Ora sto lavorando bene con Mister Zappatore. A lui devo davvero molto”.
Cosa ti ha insegnato?
“Zappatore mi sta insegnando molto, dalla posizione in campo a tirar fuori la giusta grinta agonistica, dal tiro a come si passa la palla fino al rispetto per gli avversari e per i compagni”.
Il compagno di squadra con cui ti trovi o ti sei trovato meglio?
“Devo dire che la nostra è una squadra molto unita, è davvero un bel gruppo. Non ho quindi preferenze, siamo un tutt'uno”.
Il giocatore più forte con/contro cui hai giocato?
“Nella partita contro l'Atalanta nel torneo "Borgo e le sue valli" nel maggio scorso il numero 10 era davvero molto bravo, purtroppo non ricordo il nome”.
Quali obiettivi hai nel mondo del calcio?
“Il mio sogno è quello di giocare in una squadra professionistica, ma vivo molto con i piedi per terra. Cerco di lavorare al meglio, ci metto molto impegno e poi si vedrà. Il calcio è la mia passione”.
Sei già stato in contatto con squadre professionistiche?
“Ho fatto una decina di allenamenti a Vinovo con la Juventus quando ero un esordiente; sono andato anche una volta al Toro e una volta a Genova. Adesso che facciamo i regionali spero di avere più possibilità di farmi notare, in questo campionato la visibilità è sicuramente maggiore. Io ce l’ha metto sempre tutta e in più mi sto divertendo molto. È bello confrontarsi con squadre di qualità”.
Quindi per una chiamata importante lasceresti il Pedona?
“Sono arrivato in questa società al primo anno di pulcini e qui sto crescendo calcisticamente. Lascerei il cuore e tanti ricordi e tante soddisfazioni, ma se la chiamata dovesse essere importante…”.
A cosa rinunceresti pur di vincere un titolo regionale?
“Per me vincere un titolo regionale significherebbe tanto, sarei disposto a rinunciare al tempo libero per dedicarmi di più agli allenamenti ovviamente senza tralasciare la scuola. Non vorrei vincerlo solo per me, ma per tutta la squadra. Chissà quest'anno come andrà a finire, noi ce la metteremo tutta”.
E se segnassi nella finale regionale a chi dedicheresti il gol?
“Lo dedicherei al Pedona che in questi anni mi ha sempre supportato e stimato. Scontato dire anche ai miei genitori che hanno sempre fatto molti sacrifici per me”.
Che passioni hai oltre il calcio?
“Mi piace ascoltare musica, seguire tutti gli sport e frequentare i miei amici”.
Cosa vorresti fare da grande?
“Il fisioterapista é il mio obbiettivo... Chissà”.