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Martedì, 28 Giugno 2016 09:13

Barcanova - Doppio impegno per Michele Camposeo: Prima squadra e Allievi fascia B

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PANCHINE - La novità è Miles Renzi, nuovo allenatore degli Allievi. Confermati, oltre a Camposeo, Matteo Curcio ai 2002 ed Edoardo Zaccarelli ai 2003. Piergiorgio Trombini: “Torniamo Barcanova per rispetto della nostra tradizione e per unificare la società in unico impianto”

Tante novità nell’organigramma tecnico del Settore giovanile del Barcanova, la principale è il doppio impegno di Michele Camposeo, che oltre a mantenere i suoi 2001 nella categoria Allievi fascia B (l’ultima vittoria è al torneo del Lucento) siederà anche sulla panchina dell’ambiziosa Prima squadra: “È un bell’impegno - spiega il direttore generale Piergiorgio Trombini - ma i 2001 giocano di sabato, la Promozione alla domenica, si può fare. Avevamo la soluzione giusta in casa, Camposeo ha esperienza e capacità, con lui andiamo sul sicuro”.
Poi due volti nuovi. Miles Renzi, ex giocatore di Ardor San Francesco, Cirié e Mathi Lanzese, alla sua prima esperienza da allenatore “titolare” - l’anno scorso era il secondo di Salvatore Fontana alla Juniores regionale del Borgaro - parte subito dalla categoria regina delle giovanili, gli Allievi 2000. Alla Juniores arriva Alessio Biglia, che al Barca è già stato da giocatore e, come tecnico, vanta esperienze a Volpiano e Gassino.
Confermati alla guida del gruppo già allenato quest’anno gli altri tecnici: oltre a Camposeo ai 2001, Matteo Curcio ai Giovanissimi 2002 ed Edoardo Zaccarelli (figlio d’arte e giocatore della Prima squadra) ai Giovanissimi fascia B 2003. Continuità anche nelle cariche societarie: Raffele Curcio rimane direttore sportivo, direttore tecnico Franco Delle Donne con la collaborazione di Michele Camposeo.

CIAO BARCASALUS: TORNA IL BARCANOVA
Ma la novità più importante e gravida di futuro, per l’intera società, è il ritorno allo storico Barcanova, un nome che per tanti anni ha dettato legge sui campi di Torino e non solo. Finisce così la fusione con il Salus, che sta rinascendo nell’impianto sportivo del Gottardo. “Il problema di fondo - spiega Trombini - era proprio questo, avere due impianti sportivi differenti. Difficile seguire tutte le squadre, difficile sentirsi una società unica, si rimane sempre divisi tra ‘quelli di qua’ e ‘quelli di là’. Abbiamo preferito tornare al passato, essere tutti in un unico impianto per seguire tutti in egual misura: un preparatore atletico o dei portieri, per esempio, può passare da un campo all’altro, non farsi i chilometri tra i due impianti sportivi. Già siamo in un periodo in cui si perde il senso di appartenenza alla società, il valore del colore della maglia, se non tieni la società unita è ancora peggio. L’aggregazione oggi è fondamentale, forse anche più degli aspetti prettamente tecnici, sentirsi parte di un insieme, sia per gli allenatori che per i giocatori, è importantissimo. E poi - conclude il direttore generale, uno che è in società dagli anni ‘60 - ci conoscono come Barcanova, in quel nome c’è la nostra storia e la nostra tradizione, ormai aveva poco senso continuare a mantenere Salus nel nome”.

Ultima modifica il Martedì, 28 Giugno 2016 10:16

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