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Venerdì, 27 Settembre 2019 17:34

Atletico Mirafiori Under 15, una squadra tutta nuova. Mister Valenti: “Miglioriamo giorno dopo giorno”

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INTERVISTA - Parla l’allenatore dell’unica squadra di Settore giovanile della società del presidente Luciano Ferramosca: “Piedi per terra, ma non scendiamo mai in campo per fare i comprimari. La società ci mette a disposizione tutto quello di cui abbiamo bisogno”


Una squadra tutta nuova in una società altrettanto nuova, ma che sta rinascendo sulle ceneri di una grande tradizione: è l’Under 15 dell’Atletico Mirafiori (quella che una volta era la Gabetto, erede di uno dei marchi più importanti del calcio torinese), la prima e per ora unica squadra di Settore giovanile iscritta dalla neonata società del presidente Luciano Ferramosca, nell’impianto sportivo di strada delle Cacce intitolato agli indimenticati Ale&Ricky.

Ne abbiamo parlato con l’allenatore, Paolo Valenti. Com’è iniziata questa avventura?
“Abbiamo perso la prima partita contro il Vianney, ma speriamo di rifarci già domenica sul campo del Kl Pertusa. I risultati sono importanti ma nelle giovanili non sono tutto: noi abbiamo impostato un percorso di crescita e lo stiamo portando avanti in un modo, finora, ottimale”.

Come sei arrivato all’Atletico Mirafiori?
“Io nella mia carriera di allenatore ho sempre allenato Prime squadre o Juniores, tra Don Bosco Nichelino, Nichelino Hesperia, Garino e La Loggia. L’anno scorso ero fermo e a dicembre mi ha chiamato il Borgaretto per prendere i 2005: mi sembravano piccoli per l’esperienza che avevo fatto fino a quel punto, ma ho accettato ed è stata una bellissima sorpresa. Alla fine siamo arrivati quarti, ma nel ritorno abbiamo fatto dieci partite di fila senza perdere. A fine stagione sono andato via per incomprensioni con la società, ma i genitori hanno voluto seguirmi… ed eccoci qui”.

Quindi il gruppo è lo stesso di Borgaretto?
“Al 90 per cento si, ovviamente con qualche defezione e qualche nuovo arrivo. Siamo in 16 compresi due portieri, ci servirebbe ancora qualcosa”.

Richieste alla società per il mercato invernale?
“Uno per ruolo, diciamo così. Anche per creare un po’ di concorrenza interna, che non fa mai male e anzi stimola i ragazzi a dare sempre il meglio”.

Quindi ti sei appassionato ad allenare nelle giovanili.
“Mi trovo bene, sì. Si insegna calcio più che gestire un gruppo. Vedi i miglioramenti, vedi il frutto del tuo lavoro, magari a piccoli passi ma concreti”.

Tornando all’Atletico Mirafiori: obiettivi di questa stagione?
“Io non scendo mai in campo per fare il comprimario. Dobbiamo stare sempre con i piedi per terra, anche perché il girone è tosto, ma non ci poniamo limiti. La squadra è un ingranaggio che va oliato, infatti partiamo con un 4-4-2, che è più facile da insegnare e copre bene il campo, poi vedremo come evolverci, ma sempre e comunque con la mentalità di imporre il nostro gioco. Viviamo alla giornata, senza pressione, ma guardiamo lontano”.

Chiudiamo con una domanda sulla società, che è anche lei tutta nuova: come si sta comportando?
“Niente da dire, davvero. Ovviamente è tutto nuovo per tutti, ma ci alleniamo un una struttura importante e abbiamo a disposizione tutto quello di cui abbiamo bisogno: attrezzature, preparatore atletico, preparatore dei portieri… L’inizio è molto incoraggiante, non possiamo che migliorare tutti insieme”.

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