INTERVISTA - a parlarci è il Mister Daniele Pilone reduce da un grande trionfo ottenuto in campo con la sua Pro Eureka. I ragazzi di Settimo si sono distinti durante tutta la stagione accumulando tante vittorie che li hanno condotti ad una finale difficile contro una forte avversaria come il Chisola. In finale la loro tenacia li ha premiati nominandoli Campioni della categoria Under 14.
Prima stagione nel campionato Regionale per i suoi 2009 e si aggiudicano il titolo battendo il competitivo Chisola, come ci siete riusciti?
"Ci siamo riusciti grazie al fatto che siamo una squadra vera, un gruppo di amici prima di tutto. Questo fa la differenza nei momenti in cui c’è da tirare fuori quel quid in più che ti permette di vincere la gara o di soffrire senza riuscire a perderla. Questa sicuramente è stata la base su cui abbiamo fondato tutto il percorso e ci ha premiato portando i ragazzi fino alla conquista del titolo".
Gol all’8’minuto del primo tempo di gioco, Segretario eroe di giornata?
"Gli eroi veri sono i ragazzi che hanno avuto meno possibilità di giocare durante l’anno ma che hanno sostenuto i compagni in campo sempre, senza mai lamentarsi, allenandosi sempre costantemente al 100% e facendosi trovare pronti quando chiamati in causa. Queste sono le situazioni che permettono al gruppo di poter lavorare serenamente durante l’anno senza avere tensioni e quindi di poter puntare al miglior risultato possibile, come poi è stato".
Che percorso è stato per tutti voi?
"È stato un incredibile percorso di crescita sotto tanti punti di vista ma soprattutto dal punto di vista della maturità. Durante la pausa invernale abbiamo capito tutti insieme che avremmo potuto ambire a qualcosa di importante e da quel momento in poi ci siamo allenati in funzione sia di migliorare noi stessi, che di performare al meglio possibile nel week-end. Questo ci ha portato a fare 12 vittorie consecutive nel girone di ritorno con prestazioni più che convincenti e sempre in crescita".
Qual è il bilancio a fine stagione?
"Ovviamente il più positivo possibile, adesso ci renderemo conto piano piano, senza troppa fretta, di ciò che i ragazzi hanno fatto, ci stiamo godendo il momento. Finiremo la stagione in tranquillità ma non vediamo l’ora di cominciare la prossima".
Il segreto di questo gruppo vincente?
"Esistono diversi segreti che hanno contribuito al successo. Innanzitutto, come ho menzionato in precedenza, il nostro gruppo è più di una squadra: siamo una famiglia. Questo legame speciale ci dà un grande vantaggio. Inoltre, abbiamo la fortuna di allenarci e giocare senza alcuna pressione da parte della società, il che ci permette di lavorare in un'atmosfera di assoluta serenità. Questo risultato è possibile grazie all'input prezioso del presidente Pollastrini e dei direttori sportivi Marco Miele, Raffaele Dragone e Vincenzo Gaudio Pucci, che hanno creato un contesto sia altamente competitivo che familiare allo stesso tempo".
Quale è stato il momento, durante l’arco della stagione, in cui ha creduto che avreste potuto vincere il titolo?
"Il momento in cui ho realizzato che si sarebbe potuto compiere qualcosa di importante è stato il 28 Marzo, purtroppo è venuto a mancare il papà di Mister Gagliano, mio stretto collaboratore con Stefano Pioli, Francesco Maldera e Simone Crisafi, e tutto il gruppo squadra ha deciso che il giorno del rosario avremmo interrotto l’allenamento un’ora prima per presenziare. È stato un momento toccante in cui tutti e i 22 ragazzi hanno partecipato in maniera sentita, educata e rispettosa; in quel momento ho capito che questi ragazzi hanno qualcosa di speciale".
Cosa vorrebbe dire ora ai suoi ragazzi?
"Ai ragazzi ho detto che la parte più difficile dopo la vittoria è mantenere il livello dell’asticella tanto alto visto lo status acquisito. È difficilissimo perché ne vince sempre solo una ma sicuramente da settembre saremo in prima fila per provare nuovamente l’impresa"