LA FINALE - Partita tiratissima, non spettacolare ma molto combattuta. Lo 0-0 dei tempi regolamentari rimanda il verdetto alla lotteria dei rigori: decisivo l’errore di Naso.
POZZOMAINA-LASCARIS 4-5 dcr (0-0 dtr)
POZZOMAINA: Valente, Pozzobon (st 35’ Arcadi), Paliuc, Mingarelli (st 7’ Milan), Burruano (st 35’ Ponzano), Gueli, Nirta, Naso, Simonetti (st 25’ Lista), Odello, Sanna (st 1’ Bernardinis). A disp. Ariello, Bernardinis, De Luca. All. Andrea Mirasola
LASCARIS: Allegretti, Adamo, Scarlatelli, Iovino, Mammolenti, Nabih, Bisi, La Sana (st 2’ Malavasi), Peinetti (st 23’ Sconfienza), Favilla, Obase (st 37’ Friso). A disp. Lavina, Luongo, Caputo, Lastella, Rubini. All. Luca Meschieri.
NOTE: ammoniti La Sana, Malavasi (L), Naso, Odello (P)
Il rigore parato da Allegretti a Naso (autore di un’ottima partita, dagli undici metri è sempre una lotteria) ha regalato al Lascaris la vittoria del Superoscar ai danni del Pozzomaina, al termine di una finale non bellissima ma molto combattuta.
Il primo tempo è molto fisico, nessuno tira indietro la gamba e nascono molti contrasti duri, ma mai cattivi. Meglio il Pozzo in avvio, con Odello difficilmente contenibile quando parte palla al piede, come al 10’ quando conclude la sua percussione centrale con un destro alto. Poi di occasioni pulite non se ne vedono fino al 20’, quando Simonetti calcia una punizione mancina da posizione molto defilata che chiama Allegretti alla parata con tuffo plastico sul primo palo. Il Lascaris, schierato con il 4-4-2 a rombo, non riesce ad esprimere il suo potenziale offensivo, Obase non ha mai la palla giusta per scatenare la sua potenza nello spazio.
Copione inverso nel secondo tempo, che inizia con una bella azione del Lascaris: accelerazione di Favilla e traversone Peinetti, ma Nirta anticipa Obase pronto a calciare a botta sicura. I bianconeri attaccano ancora sulla destra, Adamo crossa per la testa di Peinetti, ma il colpo di testa del centravanti è troppo molle per impensierire Valente. La partita si spegne con il passare dei minuti, nonostante le tante sostituzioni il ritmo si abbassa e cresce l’attesa dei calci di rigore. Dal dischetto, come detto, Allegretti diventa l’eroe bianconero e il Lascaris alza la prima coppa della stagione.
