Sabato, 23 Novembre 2024
Lunedì, 12 Settembre 2016 14:03

SuperOscar - Marina Truccero: “Il Lascaris è una famiglia, questa vittoria è di tutti”

Scritto da

CLASSIFICA GENERALE / INTERVISTE - C’è emozione nella voce della vicepresidente: “Questa vittoria ha un sapore particolare, perché abbiamo dovuto riprogrammare tutto in corsa”. Carlo Pesce: “Il modo migliore per salutare il Settore giovanile”

Lascaris, Chisola, Chieri (migliore nelle giovanili), Vanchiglia, Alpignano, Pro Settimo Eureka, Lucento, Borgaro, Venaria, Cbs, Volpiano, Atletico Torino, Bacigalupo, SanMauro, Settimo, Orizzonti United. È questa la classifica finale della 36° edizione del SuperOscar. Per il Lascaris, si tratta della terza vittoria consecutiva, un risultato incredibile che acquisisce ulteriore valore se si guardano le due società che seguono, Chisola e Chieri, accreditate da tutti come le favorite assolute di questa stagione. Merita un elogio l’Alpignano, che si sta confermando come realtà emergente grazie al lavoro della squadra di Omar Cerutti, e soprattutto dal Vanchiglia, che Salvatore Cuccarese sta rilanciando alla grande.


MARINA TRUCCERO
“Tra i tre SuperOscar questo è quello che sento più mio”, esordisce Marina Truccero, vicepresidente del Lascaris, commossa ed emozionata nel raccontare l’ennesimo trionfo della sua avventura in bianconero. “È stato un anno difficile, l’addio di Sanseverino ha portato un attimo di sbandamento, abbiamo dovuto riprogrammare tutto da capo, in corsa. Ma devo dire che il connubio con Giorgio Manavella si è rivelato fortunatissimo, con lui si lavora bene anche perché Giorgio cura anche l’aspetto comunicativo: è un uomo di campo, ma soprattutto un uomo che ha come principio l’etica sul campo”.

Ancora una volta è stata la Scuola calcio il motore trainante di questa vittoria.
“È vero, si sono concretizzati da subito risultati persino insperati. Per esempio siamo arrivati terzi con i Pulcini 2007, con due soli ragazzini dello scorso anno e otto nuovi, con una sola settimana di allenamenti alle spalle. Vuol dire che proponiamo un lavoro di qualità”

Le vittorie hanno sempre tanti padri. Chi sono i “veri” padri di questa vittoria?
“Il presidente in primis, ci ha dato sempre dato fiducia anche quando la vox populi non era positiva verso la Scuola calcio del Lascaris, ha sempre creduto sempre in noi e ci ha dato carta bianca, questa vittoria è prima di tutto sua”.

Di Manavella hai già detto, ma siete andati bene anche con le giovanili.
“L’ingresso di Andrea Gallelli nel Settore giovanile ha subito dato una marcia in più, anche nella gestione dei 2004, ma va detto che ha ereditato le squadre costruite da Carlo Pesce. Galelli ha sei anni di esperienza come allenatore nel professionismo, ci può far fare salto di qualità. E non dimentichiamo tutti gli allenatori, che a luglio erano tutti in campo con Manavella, e tutti ma proprio tutti gli atleti del Lascaris. Al Lascaris ci sentiamo una società unica, non una serie di orticelli, ma una sola squadra, una grande famiglia”.

Marina, una domanda un po’ più cattiva. Partite sempre in quinta, vincendo il SuperOscar, e poi?
“Poi ci perdiamo per strada. Ma questo è vero solo in parte, perché i risultati della Scuola calcio che si vedono al SuperOscar si mantengono per tutta la stagione. Per quanto riguarda le giovanili, sono convinta che quest’anno ci toglieremo qualche soddisfazione in più, ma non si dice gatto se non ce l’hai nel sacco…”

CARLO PESCE
“Non c’era modo migliore per lasciare il Settore giovanile, dopo 37 anni di panchina e 7 da direttore sportivo. Vincere il SuperOscar per la terza volta consecutiva… non ha prezzo!”
Carlo Pesce è il solito vulcano di parole e di emozioni: “Sono soddisfatto, in 5 anni al Lascaris abbiamo vinto 3 SuperOscar di società, 2 o 3 di categoria che mi ricordi, come quello del 2001 dell’anno scorso che sento particolarmente mio. Quest’anno 7 squadre su 8 hanno superato i gironi eliminatori, ben 5 sono arrivate in semifinale, insomma la qualità è alta in generale, qui al Lascaris”.

Per te è una vittoria che coincide con l’addio al Settore giovanile, visto che hai passato il testimone ad Andrea Gallelli e ti occuperai di Prima squadra e Juniores, come direttore sportivo.
“Lascio a malincuore il mio mondo, quello delle giovanili, ma è giusto fare il salto. Poi nella vita tutto può succedere, ma era ora di cambiare. Lasciare con la vittoria del SuperOscar è una soddisfazione personale, ma non bisogna dimenticare che dietro c’è sempre un lavoro di equipe, dall’ultimo dei magazzinieri al primo degli allenatori, passando per il ruolo fondamentale che svolgono i dirigenti”.

Lasci in buone mani.

“Andrea Gallelli ha idee ed esperienza nel professionismo, i miei allenatori - li considero ancora miei - lo seguono, penso e spero che riesca a concretizzare le sue idee. E lasciami dire che sono contentissimo per Giorgio Manavella, l’ho portato io al Lascaris qualche anno fa, ha risolto alla grande il dopo Sanseverino, servivano tempo e spessore per raccogliere un’eredità così pesante, lui ci è riuscito alla grande”.

Adesso con i “grandi”. Prossimo obiettivo?

“Raggiungere l’Eccellenza, o almeno i playoff. E fare il meglio possibile con la Juniores regionale, so che il presidente ci tiene tanto”.

Letto 3224 volte

Registrati o fai l'accesso e commenta