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Giovedì, 05 Marzo 2015 13:30

Marco Pianotti: "Ringrazio tutti, punterò a una posizione direttiva per il 2016".

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INTERVISTA ESCLUSIVA - Il ruolo di coordinatore regionale per l'attività giovanile e scolastica viene assunto come reggente dal presidente Lnd Bacchetta. Pianotti saluta e ringrazia - "sono un privilegiato ad essere stato il più giovane dirigente federale del Settore giovanile e scolastico in Italia" - ma tiene aperte tutte le porte per il futuro: "Non ho intenzione di vanificare l'esperienza di questi 7 anni in Federazione".

La notizia, già nell'aria, è stata ufficializzata dall'ultimo comunicato ufficiale della Figc: Marco Pianotti non è più il coordinatore regionale per l'attività giovanile e scolastica, carica assunta in prima persona dal presidente Lnd Ermelindo Bacchetta. Un terremoto nella politica sportiva regionale che potrebbe portare conseguenze impreviste, vista l'ultima frase del comunicato stampa diffuso dallo stesso Pianotti: “Punterò a una posizione direttiva per il 2016, con nuove idee e col solito entusiasmo, per ringiovanire l'apparato dirigenziale che gestisce l’ambiente calcistico piemontese e valdostano”.

Marco, ti candiderai alla presidenza della Lega Nazionale Dilettanti di Piemonte e Valle d'Aosta?
“Calma, non corriamo. Come direbbe Trapattoni, non dire gatto se non ce l'hai nel sacco. Ora mi riposo, osservo e ascolto. Di sicuro non ho intenzione di vanificare l'esperienza di questi 7 anni in Federazione, penso di avere ancora qualcosa da dare a questo mondo”.

Molto diplomatico... Comunque sia, a Bacchetta staranno fischiando le orecchie.
“Ripeto quanto ho scritto, prima di tutto lo ringrazio per l'appoggio che mi ha dato in tutti questi anni, come ringrazio la Federazione nazionale per la possibilità che mi ha dato, sono un privilegiato ad essere stato il più giovane dirigente federale del Settore giovanile e scolastico in Italia. Per il resto, ho solo fatto delle valutazioni oggettive, di anagrafe. Io ho 35 anni, ho giocato a calcio, tra l'altro 12 anni al Toro vincendo un Viareggio e una Coppa Italia, e fatto il dirigente in tuta, è normale che prima o poi mi decida a passare dal campo alla scrivania, anche se la cravatta non la metto e non la metterò, non la porta più neanche Marchionne... Fare il percorso inverso, dalla scrivania al campo, con qualche primavera in più sulle spalle è più complicato”.

Senti, una valutazione a caldo. Al di là dell'attività ordinaria, la Rete di sviluppo del calcio femminile è stato l'elemento caratterizzante della tua gestione. Sopravviverà?
“Spero di sì, anzi ne sono convinto. Ormai in alcune società, come ad esempio il Cit Turin, Piscinese Riva e GiavenoCoazze, ci sono delle realtà radicate, pensate per diventare indipendenti dopo due anni di appoggio da parte della Federazione. Magari qualche difficoltà in più ce l'avranno le realtà nate da poco, ma sono altrettanto convinto che non mancherà l'appoggio da parte della nuova gestione del Settore giovanile e scolastico. Sviluppare il calcio femminile è una direttiva nazionale, non avrebbe senso non rispettarla”.

Marco, ultima domanda, poi ti lasciamo al meritato – e annunciato – riposo. Quando ti rivedremo in giro?
“Purtroppo non vado in vacanza ai Caraibi, quindi in giro per i campi continuerò ad andare, fortunatamente qualche amico ce l'ho. Poi, ripeto, non rientra nel mio stile parlare di cose di cui non ho certezza, sono abituato a fare prima di chiacchierare. Il mio impegno nel calcio non è finito qui, ma come proseguirà è ancora tutto da definire”.

IL COMUNICATO STAMPA DI MARCO PIANOTTI
Nel lontano 2008, raccogliendo l'eredità di Giorgio Bergesio, diventai il più giovane Dirigente federale del Settore Giovanile e Scolastico in Italia e, considerate le peculiarità dell’ambiente, non avrei mai pensato di poter portare avanti un’esperienza così lunga. Caratteristici del mio mandato sono stati, oltre alla giovane età, l'entusiasmo e l’attivismo sia in ambito di attività formative che di progettualità realizzate. 
Sono soddisfatto per i numeri dimostrati in questi sette anni di gestione, numeri che hanno tenuto il Settore Giovanile e Scolastico del Piemonte e Valle d’Aosta nelle primissime posizioni a livello nazionale in quanto ad attività svolta. Con soddisfazione ho potuto ideare e sviluppare due progetti pilota che hanno trainato le altre Regioni: l’attività negli Istituti penitenziari minorili e quella dei Centri di Sviluppo Calcio Femminile. Proprio quest’ultima progettualità, unica ancora ad oggi in Italia per numeri ed evoluzione, ed invidiata da molti, è stata il fiore all’occhiello dell’ultimo periodo del mio mandato. Ad oggi sono attivi in Regione 7 centri, due test per nuove attivazioni nella prossima stagione sportiva, un gruppo costituito da cinquanta volontari, un girone pulcini ed uno esordienti esclusivamente femminili e alcuni tornei di respiro nazionale e internazionale che si svolgeranno a breve nel mese di aprile. Praticamente oltre duecento tesserate coinvolte in queste attività, con la dimostrazione davanti agli occhi di tutti che se si vuole si può fare, che soddisfazione! 
Ringrazio di cuore tutti i miei collaboratori e tutto il mondo calcistico per la disponibilità ricevuta in questi anni, che ritengo essere stati molto impegnativi sul piano personale, ma estremamente importanti nella mia crescita professionale. Condivido e accetto con estrema serenità il meccanismo del turn over delle cariche istituzionali, poiché nello sport come nella società civile, è l’unico in grado di portare aria nuova e ulteriori energie. 
Un ringraziamento di cuore al Presidente del Comitato Regionale, sig. Ermelindo Bacchetta, per l'aiuto, la collaborazione e la sincerità dimostratemi in questi sette anni. Ringraziamento ancor più sentito poiché mi ritengo onorato che un Presidente come quello piemontese, di esperienza quarantennale, abbia deciso di mettere nel proprio palmarès anche il ruolo che ho tenuto e che, sono certo, saprà ricoprire con entusiasmo, togliendo il cravattino che l'ha sempre contraddistinto in quanto uomo delle poltrone e scrivanie, e mettendo la tuta della FIGC, trasformandosi così in un uomo di campo. 
Ora mi concederò un brevissimo periodo di riposo e poi, perché no, punterò a una posizione direttiva per il 2016, con nuove idee e col solito entusiasmo, per ringiovanire l'apparato dirigenziale che gestisce l’ambiente calcistico piemontese e valdostano. 
Buon lavoro e un arrivederci a presto
Marco Pianotti

Ultima modifica il Giovedì, 05 Marzo 2015 13:38

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