Sabato, 23 Novembre 2024
Venerdì, 15 Aprile 2016 11:47

Chisola Cup for a Sustainability of Sport - Luca Atzori: “Questa volta il Liverpool, l’anno prossimo il Chelsea, io sogno Barcellona e Real Madrid”

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INTERVISTA - Il presidente del Chisola presenta il torneo: “Subito una grande manifestazione, per un’annata che interessa molto anche alle professioniste, ma cresceremo ancora. Concetti fondamentali che stanno alla base di questo evento, oltre ai valori sportivi, sono la sostenibilità dello sport e la beneficenza”.

Da sabato 23 a lunedì 25 aprile: si sta avvicinando a grandi passi il torneo internazionale “Chisola Cup for a Sustainability of Sport”, che già alla sua prima edizione ha tutte le carte in regola per essere un grande evento sportivo e non solo. Gli inglesi del Liverpool, i finlandesi dell’Inter Turku e i belgi dello Shape; poi Juventus, Torino, Chievo Verona, Empoli, Genoa, Cagliari, Novara, Pro Vercelli, Alessandria, più le dilettanti Suno, Aldini Bariviera, Chisola e Caselle: basta l’elenco delle partecipanti per far venire i brividi.

“Nella scelta delle squadre - spiega il presidente del Chisola Luca Atzori - abbiamo seguito un unico criterio: la qualità. Tra le dilettanti abbiamo chiamato il Suno e l’Aldini, squadre che arrivano da lontano, quindi con poco pubblico al seguito, ma rappresentano il meglio che c’è tra i dilettanti piemontesi e lombardi. Se avessimo voluto solo fare cassa, avremmo chiamato altre squadre, invece le uniche società locali presenti si sono conquistate il posto sul campo. Tutte le squadre sono state invitate per il loro valore tecnico, perché vogliamo costruire un grande torneo, che nel giro di qualche anno deve diventare un riferimento per la categoria Giovanissimi fascia B”.

Presidente, hai parlato delle dilettanti, ma il quadro delle professioniste è davvero impressionante.
“Vero, e ne siamo molto orgogliosi. Ci sono tutte le professioniste piemontesi, società con cui abbiamo ottimi rapporti. Poi Settori giovanili importanti come Chievo Verona, Empoli e Genoa, senza dimenticare il Cagliari, lì c’è un pezzo del mio cuore…”

Non solo dilettanti e professioniste italiane: c’è una squadra belga, una finlandese e c’è la ciliegina sulla torta… il Liverpool.
“La presenza del Liverpool è fondamentale, ovviamente a livello sportivo, perché è la prima volta che vengono in Italia con una squadra giovanile e, da quanto mi dicono, sono davvero forti. Ma non solo, stiamo lavorando con Juventus per coinvolgerli in un’iniziativa di memoria e di amicizia, con una visita al Museo e allo Stadio della Juventus: il calcio può essere il veicolo di valori importanti”.

Difficile fare di meglio, dopo aver avuto il Liverpool.
“Ti racconto un aneddoto: ci ha chiamato anche il Chelsea, ma per quest’anno eravamo già organizzati e non li abbiamo potuti ospitare, ma ci siamo dati appuntamento per l’anno prossimo. Ma sai qual è il mio sogno? Barcellona e Real Madrid, prima o poi le porterò qui al Chisola”.

Presidente, perché proprio la categoria Giovanissimi fascia B?
“È un’annata fondamentale anche per le professioniste, perché prepara la categoria piena. Forse è l’ultimo anno in cui le società professionistiche possono trovare ancora qualcosa di interessante nei dilettanti, per questo ci saranno tanti osservatori e tanti operatori di mercato. In questo senso, anche il periodo è quello giusto. Non ultimo, in Piemonte non ci sono tornei importanti per Giovanissimi fascia B, vogliamo che il nostro diventi il punto di riferimento regionale e non solo”.

Luca, spiegaci il nome del torneo, Chisola Cup for a Sustainability of Sport.
“Sostenibilità e beneficenza sono due concetti fondamentali, per me e per la società che rappresento, e sono anche l’elemento fondante di questo torneo, che è nato proprio per dare spazio e visibilità a questi valori. Dare una mano a quelli meno fortunati di noi, tutti dovremmo farlo e voglio che il Chisola sia una società in grado di veicolare questo concetto. In pratica, raccogliamo fondi e li dominano al progetto Insuperabili della Reset Academy, un’associazione che si occupa di disabilità attraverso il gioco del calcio, con cui collaboriamo da tempo”.

Ci siamo quasi, presidente. Siete pronti?
“Prontissimi. Sarà la prima edizione, e sarà già una grande edizione, ma negli anni vogliamo crescere e diventare sempre più grandi. E dalla prossima stagione avremmo una struttura sportiva ancora più importante dove ospitarlo: a giugno inizieranno i lavori a Vinovo, faremo il campo a 11 in erba sintetica, così tutte le nostre squadre giocheranno in casa e non dovranno più andare in strutture di altre società. E faremo 8 spogliatoi nuovi e tante altre cose, vedrete…”

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