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Giovedì, 09 Marzo 2017 11:58

Allievi Pinerolo – Il Pancalieri Castagnole vuole il titolo. Diego Melchionda: “Per raggiungere il nostro sogno dobbiamo affrontare ogni partita al 100%”

Scritto da Francesco Casalis

L'INTERVISTA - Il tecnico della squadra capolista nel girone dei classe 2000 di Pinerolo racconta la corsa verso la vittoria del girone, che per ora rimane un sogno. La loro corsa sembra inarrestabile, ad oggi le statistiche sono dalla loro parte

 

Diego Melchionda, tecnico del Pancalieri 2000 a partire da quest’anno, ci racconta il suo modus operandi e si gode la scalata alla vetta.

Buongiorno mister, paliamo della classifica, bello stare in alto?

“Sicuramente stare in alto fa molto piacere, soprattutto per il lavoro che stanno facendo i ragazzi è il giusto risultato dell’impegno che loro ci stanno mettendo. Questo non deve di certo distogliere me e i miei fratelli che mi danno una grande mano da quello che deve essere il nostro obiettivo principale ovvero quello di far crescere singolarmente questi ragazzi e cercare di dare loro un’idea di squadra”.

Ho visto che prima giocava con il tridente, poi il trequartista; qual’ è quello che preferisce?

“Abbiamo cominciato con il tridente poi siamo passati al trequartista perché secondo me si adatta di più alle caratteristiche del gruppo che alleno, in linea generale dipende chiaramente dai giocatori, però preferisco il tridente perché garantisce una maggiore ampiezza al gioco e a mio parere una maggiore fluidità,  poi soprattutto in fase difensiva il tridente ti da la possibilità di coprire il campo in maniera più semplice rispetto al trequartista mentre quest’ultimo richiede un lavoro molto più probante per le mezzali”.

La squadra è molto solida, tutto studiato negli allenamenti? Miglior difesa del campionato non sarà un caso.

“Il dato della solidità difensiva, è un elemento che ci fa piacere perché dedichiamo davvero tanto tempo alla cura di questo reparto sia a livello individuale a partire dall’uno contro uno fino ad arrivare alla difesa in linea a 4 anche perché io sono un’amante della difesa integrale quindi mi piace oltre che far imparare i ragazzi come gestire le situazioni di uno contro due contro due e via dicendo o inferiorità numerica, mi piace anche appunto andare abbastanza nei dettagli della difesa a zona integrale. Devo dire che i ragazzi poi hanno delle qualità importanti che poi indipendentemente dal lavoro che uno esegue, fa si che la fase difensiva fino ad ora sia stata molto solida, questo sicuramente è frutto anche del fatto che richiedo a tutti i componenti di fare la fase difensiva a partire dalla prima punta, ormai in qualsiasi categoria questo è fondamentale”.

La vittoria più bella di questo campionato?

Spero debba ancora venire, se proprio poi devo andarne a citarne una direi quella contro il Giavenocoazze perché la squadra ha dimostrato particolare umiltà, voglia di mettersi a lavorare in maniera seria, cosa che in queste categorie non è sempre facile vedere. Mi ha fatto piacere perché incontravamo quella che ,definita da tutti ,era la squadra favorita per la vittoria del campionato e non è detto che lo sia tuttora”.

Testa alla prossima, a Pinasca per continuare a vincere?

“Sì ora si pensa alla prossima ben detto; a Pinasca cercheremo di raccogliere tutti i punti disponibili e i ragazzi lo sanno se vogliamo coronare il nostro sogno dobbiamo affrontare ogni partita al 100%”.

Questo gruppo ha dei limiti?

“È normale che ci siano dei limiti, ognuno di noi ne ha, l’importante è esserne consapevoli e cercare di lavorarci sopra, il limite principale di questa squadra era sicuramente quello comportamentale adesso per fortuna da questo punto di vista siamo migliorati molto però ci sono ancora tante partite, dobbiamo cercare di curare quelli che sono appunto i nostri difetti cercando di non ripresentarli più sul campo”.

A fine stagione dove vede la squadra?

“Non saprei ora, cercheremo di far di tutto per rimanere il più in alto possibile, ciò che spero e mi sembra di vedere in questa squadra è una crescita a livello morale dal punto di vista sportivo, perché credo che il gruppo stia imparando a capire cosa significa allenarsi  e giocare seriamente, per divertirsi ma anche per migliorare questo credo sia uno degli obiettivi primari da raggiungere e che spero di poter confermare a fine stagione insieme naturalmente al miglioramento dei singoli giocatori sperando di portarli a breve a giocare nelle prime squadre nelle più alte categorie per loro possibili in base alle loro potenzialità”.

Cosa le piacerebbe che i suoi giocatori ricordassero di lei?

Dal punto di vista personale spero si ricordino di me come una persona che ci ha messo tanta passione, voglia, grinta, molto impegno nel ruolo importante che devo svolgere e spero che loro rimanga quello che è il messaggio che io dico sempre alle squadre quando le incontro per la prima volta, ovvero quello che per raggiungerei gli obiettivi serve ampio lavoro, sacrificio e passione ma sia nel calcio che nella loro vita quotidiana che vivranno”.

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