SEMIFINALE – Bianconeri sotto di due reti dopo i primi dieci minuti. Nel secondo tempo, in superiorità numerica, i destri vincenti dalla distanza di Chibozo e Turicchia per il pari. Nella lotteria dei tiri dal dischetto è decisivo l’errore di Soulè
La Juventus conclude in semifinale il suo percorso da record in Youth League. Lo fa a testa altissima, dopo aver rimontato il doppio svantaggio del primo tempo con i gol di Chibozo e Turicchia. Sfortunati i ragazzi di Bonatti nella lotteria dei calci di rigore. Soulè sbaglia e spedisce il Benfica all’atto conclusivo. La Juventus per l’appuntamento con la storia schiera Senko in porta, la difesa a quattro con Savona a destra e Turicchia a sinistra e al centro Muharemovic e De Winter. Miretti e Bonetti mediani, Iling e Mulazzi sulle fasce. Davanti il tandem Soulè-Chibozo. I bianconeri non snaturano l’atteggiamento che li ha condotti fino a questo punto nella competizione continentale. Costruiscono dal basso, nonostante la pressione alta e rognosa del Benfica. La scelta espone i ragazzi di Bonatti al rischio e dopo appena tre giri di lancette pagano un errore in uscita di Bonetti. Il capitano juventino si incespica in un dribbling di troppo, i lusitani recuperano e servono il pallone sul destro di Martin Neto: tiro piazzato, Senko sfiora ma non può evitare che si depositi in rete. Juve in confusione, frenetica nella gestione del possesso. Non si può dire lo stesso degli avversari, disinvolti nei ripetuti scambi nello stretto. Mulazzi tenta un tacco lezioso sulla fascia destra e fortuitamente innesca l’offensiva del Benfica. Scarico al centro, dove c’è Semedo. Il nove lusitano scocca un bolide di destro che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Senko battuto per la seconda volta, quando siamo al 10’ di gioco. Due colpi da k.o. per la Juventus che tenta di riaccendersi, trovando i suoi interpreti più qualitativi tra le linee. Lo strapotere fisico dei portoghesi è però evidente. Gli strappi da centometristi delle fasce mettono più volte in allerta la difesa bianconera. Dall’altra parte, non sono concesse distrazioni. Miretti al 27’ sventaglia per Soulè, l’argentino stoppa con naturalezza di esterno mancino. Entra in area e punta l’uomo. Rientra verso il campo e premia il movimento centrale di Chibozo. Il 17 bianconero calcia di destro di prima intenzione: a strozzargli in gola l’esultanza è soltanto la traversa. La Juventus comincia a crederci. Si anima nelle transizioni a centrocampo, come quella che al 33’ conduce a una bella azione personale di Chibozo. Il beninese conduce sulla fascia mancina. Entra dentro il campo portandosela sul destro. Va in area, finta per poi spostarsela sul sinistro. Tira anticipando il portiere in uscita, ma colpisce soltanto l’esterno della rete. La svolta vera per la Juventus capita un paio di minuti più tardi. Lancio lungo in profondità sull’out destro a cercare Mulazzi. Il bianconero rincorre e nel frattempo Samuel Soares, il portiere del Benfica, viene preso da un raptus di follia. Entra a gamba altissima e colpisce l’esterno bianconero. Per l’arbitro non c’è dubbio: è rosso diretto. Esce l’autore del secondo gol, Semedo, per il portiere di riserva Andre Gomes. All’intervallo Bonatti aumenta il peso offensivo dei suoi con Savona che lascia il campo a Turco. Pallino del gioco alla squadra italiana, il Benfica è tutto schiacciato dietro la linea del pallone. I bianconeri esercitano il pressing alto e da una transizione offensiva al 51’ si materializza la rete del meno uno. Turicchia intercetta un campanile a centrocampo. Appoggia per Soulè, che di prima serve a sua volta Chibozo. Il 17 controlla col petto, un rimbalzo, poi scocca un destro che sbatte prima sulla traversa e va a infilarsi in rete. Inerzia della partita nelle mani della Juventus. Quella di Bonatti è una squadra più sicura, che ci prova in tutti i modi a ribaltare il risultato. De Winter tenta il destro dalla distanza al 57’. La traiettoria è diretta sotto la traversa, ma Gomes è concentrato e smanaccia in corner. Bonatti alza la qualità offensiva dei suoi sostituendo Muharemovic per Hasa. E’ assedio nell’area lusitana, tra imbucate e cross alla ricerca dei terminali offensivi. Da un traversone la Juventus sigla al 73’ la rete del 2-2. Turco riesce a tenere in campo un pallone diretto in fallo laterale. Mette al centro. Un difensore del Benfica allontana fuori area, dove è posizionato Turicchia. Il 3 stoppa di petto. Si coordina e esplode il destro che va a infilarsi all’incrocio dei pali. Festa bianconera per una rimonta che prima dell’espulsione di Soares appariva utopica. Nel finale Bonetti lascia il posto a Cerri e Turicchia esce per Rouhi. Il gol del sorpasso non arriva e dopo quattro minuti di recupero l’arbitro fischia tre volte. Si va ai rigori. Inizia il Benfica con Araujo che spiazza Senko. La Juve risponde col tiro centrale di Iling. Non sbagliano neanche Antonio Silva e Miretti, mentre al terzo giro arrivano gli errori del portoghese Madeira e di Nicolò Turco. Si resta sul 2-2. Tocca a Neto e infila in rete, così come Hasa. Si giunge ai tiri decisivi. Felix segna il 3-4, non farà lo stesso Matias Soulè. La Juventus è eliminata dalla final four di Youth League.
JUVENTUS-BENFICA 5-6 (d.c.r.)
RETI: pt 3’ Neto (B), pt 10’ Semedo (B), st 6’ Chibozo (J), st 28’ Turicchia (J)
JUVENTUS: Senko; Savona (st 1’ Turco), De Winter, Muharemovic (st 21’ Hasa), Turicchia (st 42’ Rouhi); Mulazzi, Bonetti (st 40’ Cerri), Miretti, Iling; Chibozo, Soulè. A disp. Scaglia, Nzouango, Sekularac. All. Bonatti
BENFICA: Soares; Rodrigues, Silva, Araujo, Tomè; Neto, Jevsenak (st 39’ Marques), N’Dour (st 44’ Felix); Moreira (st 44’ Resende), Semedo (pt 37’ Gomes), Santos (st 39’ Nuno Fèlix). A disp. Ferreira, Dju. All. Castro