INTERVISTA - Festeggia il successo dei suoi ragazzi il Mister Alessandro Iaccarino che con il suo talentuoso Pinerolo si aggiudica la vittoria del Torneo Turin Football Winter Cup contro il Lascaris. Partita decisa ai rigori dopo un pareggio concretizzatosi nei minuti regolamentari dove alla rete bianconera di Spina al 23' risponde subito il Pinerolo con Calizia. A deciderla sul finale dal dischetto Gaiotto che para il primo rigore del Lascaris e infine Buraci segna quello decisivo.
Complimenti per il trionfo al Torneo Turin Football Winter Cup, che sapore ha questa vittoria?
“Ha un sapore importante, tre anni fa quando siamo partiti eravamo lontanissimi da queste squadre, è stato un lavoro lungo, la ciliegina sulla torta di quello che abbiamo fatto in questi tre anni. Una partita la puoi vincere o perdere dipende molto dai dettagli e dagli episodi però il fatto che siamo arrivati a giocarci questo tipo di partite è gratificante. Una volta ti presentavi e sapevi che poteva essere una carneficina, adesso siamo arrivati vicino a queste squadre. Il Lascaris è secondo me una delle più forti per l’annata 2009, sono forti fisicamente, bravi tecnicamente, hanno una Società importante alle spalle, il Mister è molto bravo li fa sempre provare a creare mai a improvvisare. Perciò noi abbiamo fatto una prestazione con la P maiuscola, non era così banale arrivare alla fine in parità dopo essere andati in svantaggio, loro hanno spinto forte e li poteva esserci quello shock e invece a differenza di altre situazioni come contro il Chisola dove ci siamo spenti, qui ci siamo ripresi a abbiamo trovato il pari. Devo dire che il secondo tempo è stata una partita davvero bella, vissuta da entrambi le parti, forse era giusto arrivare ai rigori per giocarsela. Qualcuno da dischetto deve vincere, ci vuole bravura e anche un po' di fortuna, abbiamo battuto bene i rigori con freddezza e il portiere Gaiotto è stato bravissimo a parare subito il primo rigore.
Tutti e trenta i ragazzi che hanno partecipato sia dei nostri che dei loro ci hanno regalato un gran bello spettacolo, di alto agonismo, senza polemiche, senza nervosismi particolari, alla fine loro si sono complimentati con i nostri ragazzi, un gesto che non sempre capita e fatto da società come il Lascaris da ancora più valore a ciò che abbiamo fatto. Sono contentissimo per loro perché se lo meritavano. Una bella vittoria, in casa della Juve con i vari responsabili a guardare. Il fatto che anche loro conoscessero anche molti dei nostri ragazzi per nome è un segno anche di valore di quello che stanno facendo.”
Ad oggi la realtà Pinerolo è competitiva?
“È cresciuta, stà ritornando ad essere il Pinerolo che è sempre stato ed è giusto che sia. I 2009 per ora sono quelli che stanno risaltando di più anche perché c’è il fattore continuità dalla loro parte. Il fatto di aver fatto il salto con lo stesso istruttore con cui hanno lavorato negli anni precedenti li ha aiutati. È stato forse più semplice per loro questo passaggio, però come in tutte le cose non c’è nulla di scontato, quindi merito ai ragazzi. Sono contento perché stanno raccogliendo tutto il lavoro fatto in questi anni, diciotto ragazzi sono scuola Pinerolo, arrivano tutti dagli esordienti, quest’anno dall’esterno ne sono arrivati tre, tra cui Esposito, che si è integrato subito nel gruppo grazie ai ragazzi che mi dimostrano di essere un gruppo partendo dallo spogliatoio.”
Da dove e come si riparte per la seconda parte della stagione?
“La parte più bella deve ancora arrivare. Alla fine conta arrivare alle fasi finali di fine stagione e provare a dare fastidio a quelle che sono accreditate. Noi da buoni outsider vogliamo andare avanti e dare fastidio a tutti, se saremo bravi ci toglieremo qualche soddisfazione se lo saranno gli altri gli stringeremo la mano per poi tornare a lavorare tanto. Credo che ad oggi abbiamo sbaragliato un po’ le carte.”
Il Chisola ad oggi è battibile?
“È una squadra molto forte, lo hanno dimostrato anche contro di noi. All’andata è stata una partita in equilibrio fino ad un quarto d’ora dalla fine e poi loro l’hanno totalmente smontata dalla loro parte e questo fa capire la loro forza, in quel caso merito loro ma anche demerito nostro. Questo è anche un nostro limite, se si spegne la testa nel calcio le partite si complicano. Il fatto che noi abbiamo spento quella lampadina sul finale ha fatto si che poi loro l’hanno stravinta. Quella partita li è finita in malo modo quello che invece non è successo contro il Lascaris al Torneo, anche se siamo andati sotto siamo stati bravi a riaccenderla, questo è il passaggio che sta arrivando. Per me il Chisola è comunque la squadra da battere le ha vinte tutte, noi dobbiamo essere bravi a stare li e cercare di fare di più, aspettare anche che loro sbaglino, se succede e poi vedere cosa accadrà nella partita di ritorno. É sempre il signore verde che parla, decide sempre lui. Nel girone di ritorno dobbiamo essere bravi stare li cosa che non è affatto semplice e banale, in alto fa freddo.”
Quali sono gli elementi della tua rosa che fanno la differenza?
“Faccio fatica a dirti uno in particolare, secondo me come rosa siamo un gruppo competitivo. Davanti abbiamo Penno, Calonico, Calizia, Pucci, Sabau che sono giocatori che in ogni momento possono fare la giocata, lavorano per la squadra e fanno si che il gruppo si evolva e passi in vantaggio. Sono quelli che finalizzano, ma tutto nasce da quelli che lavorano alle spalle, nella fase di non possesso. È importantissimo il lavoro che stanno facendo i portieri Gaiotto e Favano che sono molto bravi, i difensori centrali Valè, Esposito, Buraci. Dirtene uno in particolare per me è difficile perché tutto il gruppo sta lavorando benissimo.”
Un parere su Davide Calizia?
“Davide la porta la vede, quando ha l’occasione è bravo non solo a finalizzare quando viene aiutato dai compagni, ma a volte i gol se li inventa, come quello di domenica. Tanto di cappello, quando hanno delle qualità a volte il duello dell’uno contro uno li premia. Lui finalizza, sta facendo un' ottimo lavoro e secondo me è la cosa più importante per lui dopo quello che è successo questa estate, perché uscire dal Toro per tornare nel dilettantismo non è facile. Lui non si è demoralizzato, anziché spegnersi lui l’ha vista come una rivincita ed oggi sta dimostrando di essere in quel ruolo di punta, punta esterna, seconda punta, perchè con le sue particolari caratteristiche lui può fare diverse cose, il migliore di tutta l’annata. Tanto di cappello a lui per il lavoro che sta facendo e anche ai suoi compagni che lo mettono in quelle condizioni. Ha fatto 17 gol in tredici giornate e altri quattro nel Torneo quindi vuol dire che la sua parte l’ha fatta più che bene, merito a lui perché non si è spento nonostante le cose non andassero come avrebbe voluto e ha continuato a lavorare per arrivare, lui lo sta facendo e anche molto bene.”
Cosa dobbiamo aspettarci da questo Pinerolo nelle prossime giornate?
“Lo dicevo ai ragazzi in allenamento, non abbiamo fatto nulla, il più bello deve ancora arrivare. Dalla prima giornata di ritorno sarà ancora più difficile e stimolante per le altre squadre, quindi il nostro compito sarà quello di fare ancora di più e sarà più difficile ripetere quello che è stato fatto all'andata. Si parte bene i ragazzi hanno dimostrato domenica che hanno capito, e stanno facendo tutto bene. Domenica sono entrato in spogliatoio e mi sono tolto simbolicamente il cappello con tanto di complimenti, quello che hanno fatto se lo sono meritati. Vincere aiuta a vincere, quella dopo è ancora più bella, vedremo come sarà, noi stiamo lavorando, i ragazzi sono tutti presenti, l'impegno è massimo e questo è lo spirito giusto ed è ciò che ti porta avanti negli anni per chi avrà la fortuna di poter continuare, mai sentirsi arrivati e aver sempre fame sportiva.”