Mercoledì, 27 Novembre 2024
Lunedì, 30 Maggio 2022 14:44

Turin Future Cup, Bellanova: “La finale rispecchia la salute del calcio piemontese. Lavoriamo alla seconda edizione”

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Christian Bellanova (a sinistra) e Antonio Seminerio Christian Bellanova (a sinistra) e Antonio Seminerio

INTERVISTA - Una bella esperienza, per il responsabile Christian Bellanova e il suo Alpignano, questa prima edizione della Turin Future Cup. Tanto lavoro e una corposa cornice di pubblico a fare da sfondo a gare combattute fino al triplice fischio e oltre. Non sono mancate sorprese e nomi da tener d’occhio. L’obiettivo è quello di ripetersi, come ci ha tenuto a precisare lo stesso Bellanova, nelle dichiarazioni che ha gentilmente rilasciato a 11 Giovani


Una domenica divertente e molto competitiva quella vissuta ad Alpignano nel campo di via Migliarone in occasione delle fasi conclusive della prima edizione della Turin Future Cup. Un successo che porta i nomi non solo delle squadre che hanno dato battaglia sui rettangoli di gioco e dei loro notevoli interpreti, ma soprattutto di chi in questa kermesse di calcio giovanile ci ha creduto e speso energie per far sì che tutto si svolgesse al meglio: il responsabile Christian Bellanova, che al termine di una piacevole giornata di passione e lavoro ci ha tenuto a rilasciare alcune dichiarazioni per mettere il punto a un’edizione che si propone a essere tutt’altro che un singolo episodio. Il bilancio di Bellanova è più che positivo “Mi sono divertito a realizzare e ad assistere a questo torneo. La formula degli scontri diretti ha decisamente aiutato e ha riscontrato molto successo in chi ha partecipato. Poi ho visto una settimana di belle partite quindi non posso che ritenermi molto soddisfatto”.

E con lui anche l’Alpignano: una bella vetrina per la realtà organizzatrice. “Essendo la prima edizione ovviamente c’era molta curiosità rispetto ai feedback che avremmo ricevuto dalle altre società. Come Alpignano questo torneo ha riflettuto un’immagine positiva, anche per via della cornice. Quando ci sono tante persone a vedere le partite, tutte diventano vive e alimentano l’impegno di chi scende in campo. Tutto questo ci lascia buone sensazioni che ci faranno lavorare per doverle ripetere”.

Ovviamente c’è già qualcosa in cantiere: “In questi giorni abbiamo già pensato alla seconda edizione. Speriamo che il prossimo anno ci sia un’annata di calcio regolare, in modo che si possa anche strutturarlo con più facilità – aggiunge – una delle difficoltà è stata anche l’accavallamento delle fasi finali regionali con questo torneo. Quando abbiamo deciso di organizzarlo a novembre, non si pensava minimamente di doversi bloccare per il Covid. Spero che il prossimo anno si possa strutturare in maniera più tranquilla”.

Prima però un passo indietro, dando uno sguardo ai valori tecnici espressi in questa prima edizione. Da una parte i risultati hanno tenuto fede alle aspettative, dall’altra… “Mi ha sorpreso vedere in finale due squadre non professionistiche, ma alla fine sono comunque formazioni che sono arrivate in fondo ai campionati regionali: ciò vuol dire che stiamo parlando di ottimi gruppi. Ho visto tante belle cose e sono contento perché questa finale (Chisola-Pinerolo) è lo specchio di come il calcio piemontese stia facendo davvero bene – continua -  le partite sono state tutte serrate e lo dimostra il fatto che alcune siano finite ai rigori”. E sui singoli? “A dire la verità è stato un torneo in cui ad emergere è stata più la solidità dei gruppi che un particolare interprete, ma se dovessi scegliere uno che secondo me ha spiccato un po’ più degli altri (tra le squadre non professionistiche) è il capitano del Chisola Andrea Gironda che ha fatto molto bene sia nella fase regionale che nel torneo”.

E tra le squadre partecipanti c’è una sorpresa? “Direi il Quincitava, che nelle fasi finali ha sostituito noi dell’Alpignano che, in quanto impegnati nelle fasi finali regionali, non potevamo essere presenti. Schierare i 2007 non mi sembrava la scelta più saggia e dunque li abbiamo voluti premiare”.

 

Letto 2598 volte Ultima modifica il Lunedì, 30 Maggio 2022 16:26

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