Domenica, 24 Novembre 2024
Martedì, 21 Marzo 2017 10:45

Sgomento al Carrara: “Anche noi vittime, siamo esterrefatti. Ma qui da noi non è successo niente”

Scritto da

INTERVISTA - Il vicepresidente Angelo Tocchini: “Gianfranco Dugo è un ottimo allenatore, non avevamo idea dei suoi precedenti e non ha mai dato adito a sospetti. Comunque noi abbiamo delle regole molto rigide, non c’è mai nessuno che rimane da solo con i ragazzi, da nessuna parte e in nessuna categoria. Negli spogliatoi non vanno gli allenatori ma i dirigenti, che sono sempre almeno due e sono sempre dei genitori”

L’aria è pesante al Carrara, nell’impianto sportivo di corso Appio Claudio. Si respira un misto di rabbia, paura, tristezza e sgomento. “Siamo arrabbiati, arrabbiatissimi”, scuote la testa Angelo Tocchini, vicepresidente e anima della società. A lui si rivolgono tutti, per chiedere un pallone, un orario, uno spogliatoio. E lui ha sempre una risposta gentile, anche se il suo sguardo ha un velo di tristezza: “Siamo rimasti tutti esterrefatti…”

Angelo Tocchini, ci racconti la vostra versione dei fatti?
“Mi ha chiamato giovedì scorso il fratello di Gianfranco Dugo, anzi ha chiamato in segreteria, per comunicare che per qualche periodo Gianfranco non poteva venire ad allenare. Mi sono fatto dare il suo numero di telefono, ho provato a chiamare, ma niente, era sempre staccato. E allora ti fai tutte le ipotesi, cos’è successo? Comunque abbiamo provveduto a sostituirlo, prima con il direttore sportivo e il direttore tecnico, poi abbiamo trovato un nuovo allenatore che potesse seguire la squadra”.

Quindi non avevate idea di quello che era successo e dell’indagine della polizia.
“Assolutamente no. La notizia mi è arrivata stamattina, come un fulmine a ciel sereno. Mi ha telefonato il direttore tecnico Diego La Mattina e mi ha riferito quello che stava emergendo sui giornali, mi ha detto che lo avevano arrestato per filmati di pedofilia…”

Che persona è Gianfranco Dugo?
“Come allenatore era uno dei migliori che abbiamo, ne abbiamo tanti bravi ma niente da dire riguardo al suo lavoro sul campo. Arrivava un’ora prima dell’allenamento, preparava il campo anche con materiale di sua proprietà. I ragazzi andavano a cambiarsi, lui non è mai intervenuto nello spogliatoio: di quello se ne occupano tre dirigenti, il padre e la madre di un ragazzo e un altro genitore che è con noi da anni, persone di assoluta fiducia. Dugo faceva la sua seduta di allenamento e poi se ne andava via. Il suo comportamento non ha mai dato adito a sospetti, anche il modo con cui si rivolgeva ai calciatori era sempre gentile e rispettoso”.

Era arrivato da voi quest’anno.
“Sì. Avevamo chiesto informazioni, come sempre quando prendiamo un allenatore nuovo. Sono nel calco da 50 anni, ho chiamato persone di mia conoscenza e ho chiesto che allenatore era e tutti mi hanno detto che è molto bravo. Naturalmente ho chiesto informazioni tecniche, come puoi pensare di doverti informare sui suoi precedenti di altro genere?”

Dei suoi precedenti per reati legati alla pornografia minorile non sapevate nulla, quindi. Eppure i giornali avevano dato grande risalto a quei fatti iniziati nel 2005 (dopo la prima assoluzione dei 2007, era arrivata la condanna in appello, confermata dalla Cassazione, ndr).
“Dei precedenti non ne sapevo nulla. Ho letto adesso, ma non ne avevo idea. Ripeto, avevo chiesto informazioni tecniche e avevo avuto ottime referenze, nessuno mi ha detto nulla di quelle vecchie storie…”

E adesso?
“Questa è una brutta botta per la nostra società, anche noi siamo vittime. Ma sono completamente sicuro che qui al nostro interno non c’è mai stata la possibilità di un contatto o roba del genere. Noi abbiamo delle regole molto rigide, non c’è mai nessuno che rimane da solo con i ragazzi, da nessuna parte e in nessuna categoria. Negli spogliatoi non vanno gli allenatori ma i dirigenti, che sono sempre almeno due e sono sempre dei genitori. Mai nessuno rimane da solo con i ragazzi, mai nessuno accompagna a casa i ragazzi. Per esempio io sabato ho portato dei ragazzi piccoli a giocare, ma con me c’era una mamma”.

Avete già parlato con i genitori e i ragazzi?
“Faremo delle riunioni e spiegheremo tutto questo, sottolineando che qui da noi non può essere successo niente di spiacevole”.

Registrati o fai l'accesso e commenta