INTERVISTA - Riccardo Fumi, classe 2008 ex San Giacomo Chieri, ha da poco iniziato la sua nuova avventura tra i professionisti con il Bra. Dopo una stagione complicata a livello realizzativo, Riccardo ha colto al volo l'opportunità presentatagli dal consulente di mercato Vincenzo Catera ed è pronto a giocarsi le sue chance in Primavera 4: "Il livello è molto alto, ma con il tempo penso che mi metterò in pari, il salto di qualità si vede in intensità e atteggiamento"
Come è stata la tua carriera fino ad oggi e come è nato questo trasferimento al Bra?
"Ho iniziato a giocare da piccolo al San Giuseppe Riva, che oggi non esiste più perché è confluito nell'attuale Psg, poi sono passato prima dalla Buttigliarese e poi proprio dal Psg. Dopo queste esperienze sono stato preso al Chieri per un anno, dopo i problemi societari siamo stati svincolati in molti e così sono andato al San Giacomo Chieri dove ho giocato gli ultimi due anni. Il trasferimento al Bra è iniziato un anno fa dopo un derby di Chieri, sono stato notato da Vincenzo Catera che era in tribuna, così ho deciso di farmi seguire da lui come consulente di mercato per le società professionistiche: è stato lui a propormi questa possibilità di trasferirmi al Bra e ho accettato per vivere un'esperienza nuova, a livello superiore, per la mia carriera. Vedremo come andrà, ma ci tengo molto".
Si sente la differenza con il dilettantismo?
"Sì, ammetto di non essere mai stato in un contesto con un livello così alto, tecnicamente ma soprattutto atleticamente e a livello di intensità, l'ho notato subito. Però credo che con il tempo sarò in grado di prendere il ritmo della squadra e di migliorarmi, che è la cosa che mi importa più di tutte. Il mister Dighera richiede un tipo di atteggiamento completamente diverso, dall'allenamento alle partite in cui a volte incontriamo squadre di un livello un po' più basso del nostro, ma vuole sempre la stessa motivazione e mentalità da professionisti per evitare che si possano sottovalutare alcuni avversari".
E a livello tattico come ti stai trovando?
"Tatticamente mi trovo bene, io sono un attaccante di movimento, e noi attualmente giochiamo con l'attacco a due, quindi posso fare la seconda punta, ma gioco tranquillamente anche più indietro o come esterno come succedeva spesso al San Giacomo".
Com'è dover giocare spesso con squadre di altre regioni?
"Strano ma molto stimolante, io non ho mai giocato con squadre di altre regioni e quindi è una bella novità. Non è una cosa che mi pesa a livello personale, giocare a calcio è quello che mi piace fare e poi la società ci viene incontro anche in ambito scolastico, inoltre sono abituato agli spostamenti e li sfrutterò per studiare".
Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione?
"L'obiettivo principale per la stagione è migliorare me stesso in ogni aspetto: fisico, tecnico, mentale. Poi mi piacerebbe essere stabilmente nel gruppo convocati, ma le due cose andranno di pari passo, anche senza essere da subito titolare, meglio pensare sempre uno step alla volta. E inoltre nella scorsa stagione non ho fatto tantissimi goal, quindi spero di rifarmi presto".