Entro questa settimana, o al massimo all’inizio della prossima, si capirà il futuro della Pro Settimo Eureka, o meglio verrà sciolto il dubbio tra la serie D, conquistata e onorata sul campo, e l’Eccellenza, frutto di un doloroso ridimensionamento. In entrambi i casi, non è in discussione la continuità del Settore giovanile.
A spiegare la situazione è il segretario generale Roberto Ramacogi: “Il presidente Marco Pollastrini, che da sempre è unico sponsor e sostenitore economico della società con la sua azienda, dalla prossima stagione dovrà ridimensionare il suo impegno, come in parte già programmato. Questo non significa chiudere, non significa vendere, e non significa neanche fondersi. Il ridimensionamento toccherà solo la Prima squadra, mentre per il Settore giovanile il problema non sussiste”.
Quindi Ramacogi scende nello specifico: “Molto semplicemente, il problema sta nel reperire i fondi necessari al prosieguo in serie D, perché le spese necessarie per affrontare un campionato nazionale sono importanti, per quanto puoi essere virtuoso nella gestione. Da qui a venerdì ci saranno una serie di incontri con persone da coinvolgere nell’ambito della società, come partner o come sponsor. Ci sono 3 o 4 strade aperte, con persone che ad oggi non sono nel calcio. La volontà del presidente, come della società tutta, è ovviamente quella di andare avanti con un progetto simile a quello stilato quest’anno: l’obiettivo era una salvezza tranquilla, poi siamo andati ben oltre per merito dell’allenatore (Sandro Siciliano, passato allo Sporting Bellinzago insieme al direttore sportivo Mimmo Cicciù, ndr) e dei giocatori. Dopo un grande campionato, cui sta facendo da contraltare la Juniores nazionale, che si sta giocando le fasi finali, sarebbe un peccato non dare continuità. La priorità è salvare la categoria, ma non ci sarebbe nessuna vergogna a fare un passo indietro, il presidente ha un’azienda e dei dipendenti da salvaguardare”.
Anche sull’ipotesi fusione con i cugini del Settimo, Ramacogi è chiaro: “Ad oggi no, ma non è una risposta definitiva. Il presidente ha avuto un contatto con il presidente del Settimo (Emiddio Ursillo, ndr), ma è una strada stretta per i tempi, e comunque da percorrere solo se non riusciremo ad andare avanti da soli”.
Nessun problema, come detto, per il Settore giovanile: “Abbiamo 20 squadre e continueranno ad essere quelle, Marco Miele, Carlo Ingegneri e tutti gli altri, che sono uomini di società, rimarranno tutti al loro posto. Anche gli allenatori continueranno ad essere i nostri, seguendo la politica adottata da tempo”.
A proposito di allenatori, il posto vuoto lascito da Luigi Iovino potrebbe essere coperto da Gianfranco Palmisano, quest’anno agli Esordienti 2002, in un “rimescolamento” di panchine ancora da definire e ufficializzare.