1^ GIORNATA – Esordio shock per i ragazzi di Federico Coppitelli. Il Toro non entra mai in partita e la Roma ne approfitta: 0-4 firmato Voelkerling e Tahirovic nel primo tempo, Volpato e Rocchetti alla ripresa.
L’anno del riscatto granata comincia sulla falsariga delle ultime due stagioni horror. I ragazzi di Coppitelli vengono spazzati all’esordio al “Pozzo/ La Marmora” di Biella da una Roma di Alberto De Rossi che dimostra di avere le carte in regola per arrivare fino in fondo. Fin dai primi minuti la differenza è netta. L’atteggiamento dei giallorossi mette in apprensione i granata, sofferenti alla luce dell’aggressività messa in campo fin dai primi minuti dai capitolini. Il Toro mostra poi evidenti difficoltà difensive anche in termini comunicativi. Gli scambi veloci da una fascia all’altra del terreno di gioco mandano in cortocircuito la retroguardia granata, di cui soltanto Gregori sembra essere veramente in partita. È suo, infatti, il salvataggio sulla linea al 15’ che dice di "no" ad un Afena-Gyan scatenato, precedentemente capace di seminare il panico sull’out di destra. A livello di costruzione offensiva, il Toro si affida a lanci lunghi verso le punte, isolate grazie anche a una difesa ospite dal grande coefficiente organizzativo. Davanti la squadra di Coppitelli si presenta in stato semi-confusionale e non riesce mai, per tutta la durata del match, a mettere realmente in difficoltà lo spettatore non pagante Mastrantonio. A metà primo tempo, il Toro appare essere finalmente uscito dallo stato di apnea che fino a quel momento l’aveva caratterizzato. E come spesso accade a un minimo segnale di ripresa, giunge la beffa che taglia le gambe. La Roma passa al 22’ con Voelkerling. Azione di qualità pura con Oliveiras che sulla trequarti destra serve con un esterno dolcissimo il compagno posizionato all’altezza dell’area piccola: incrocia con il mancino e batte Milan. La Roma da quel momento diventa incontenibile. Al 29’ Volpato, vero ras della fascia destra, si libera con maestria e mette al centro un cross per Oliveiras. L’iberico stacca di testa a botta sicura e a negargli la gioia del gol è soltanto la traversa. Il gioco riprende da calcio d’angolo per via di una deviazione granata. Sul corner battuto da destra un difensore del Torino spazza di testa, la sfera però arriva sui piedi di Tahirovic il quale scocca una botta col destro e costringe Milan a superarsi e a spedire nuovamente il pallone all’altezza della bandierina. La Roma ha fretta di chiudere il discorso partita. Oliveiras e Volpato insistono sulle loro rispettive fasce producendo traversoni succulenti. Dall’altra parte il Toro non riesce ad arrivare con decisione sulla trequarti avversaria e non sviluppa alcuna azione degna di nota. Al contrario ogni creazione giallorossa appare sempre giusta per impensierire lo “stressato” Milan. La Roma ottiene così al 36’ il meritatissimo gol del raddoppio. Ottimo recupero sulla trequarti granata, Tahirovic riceve palla, tenta un mancino da trenta metri che si va infilare sulla sinistra di un Milan colpevolmente in ritardo. Il Toro, quanto mai ferito nell’orgoglio, alza il pressing e l’intensità della sua partita. Nel secondo tempo i granata tentano di entrare nel vivo del match, ma bene o male il canovaccio non varia. Afena-Gyan a solo un giro di lancette dal ritorno sul terreno di gioco ha la possibilità del tris su servizio di Missori, ma la sua capocciata si spegne sopra la traversa. Ancora Missori protagonista al 51’, con lo stesso epilogo. Questa volta si porta sul fondo della fascia destra, per poi servire al centro Voelkerling che tutto solo spara alto. Nel Toro Stojkovic è il più frizzante, alza il livello qualitativo dei suoi, ma è poco supportato dai compagni. La Roma così flirta con il tris più inevitabile che mai che arriva al minuto 66. Protagonista Volpato, autore di un’azione di grande spessore: il neo-entrato Satriano ruba palla sulla fascia sinistra per poi servire il dieci giallorosso, che stoppa con il mancino e si cimenta in un “sombrero” che gli permette di scavalcare l’immobile difesa granata, per poi calciare al volo e battere per la terza volta Milan. Il Toro, ormai abbattuto, prova almeno a reagire con le sostituzioni. Entra il neozelandese Garbett e in concomitanza entra in partita l’isolatissimo Baeten, il quale conquista un paio di calci da fermo interessanti. La Roma, nonostante il triplo vantaggio, non accenna a calare il livello del pressing. In più si dimostra ingorda e così a tre dalla fine cala il poker. Prima del gol che metterà la parola fine alle offensive, Afena-Gyan manda in tilt con un doppio passo sul versante mancino dell’area di rigore i difensori granata per poi lambire il palo più lontano. Sul successivo rinvio, la Roma guadagna una rimessa laterale a desta, dalla cui battuta si giunge sul lato opposto dove è lesto Rocchetti ad entrare in area e scoccare il mancino dello 0-4 definitivo che si infila all’incrocio dei pali. Triplice fischio con altrettanti minuti di anticipo. Si conclude un match che in fin dei conti non c’è mai stato. C’è tanto da lavorare per Coppitelli in vista della seconda giornata che vedrà i granata impegnato ancora tra le “mura amiche” contro il Milan.
TORINO-ROMA 0-4
RETI: pt 22’ Voelkerling, pt 36’ Tahirovic, st 21’ Volpato, st 42’ Rocchetti
TORINO (4-3-1-2): Milan, Pagani, Giorcelli (st 17’ Chiarlone), Reali, Gregori (st 34’ Antolini), Di Marco, Savini, Lindkvist (st 10’ Ciammaglichella), Stojkovic (st 17’ Garbett), Akhalaia (st 35’ Gyimah), Baeten. A disp. Vismara, Maugeri, Rettore, Dolcini, Calò, Cesari. All. Coppitelli
ROMA (3-4-1-2): Mastrantonio, Evangelisti, Tripi, Feratovic, Missori, Faticanti (st 44’ Cassano), Tahirovic (st 37’ Di Bartolo), Oliveiras (st 20’ Rocchetti), Volpato (st 37’ Dicorato), Voelkerling (st 20’ Satriano), Felix. A disp. Berti, Baldi, Vicario, Morichelli, Zajsek, Ngingi, D’Alessio. All. De Rossi