Nome e cognome
“Moreno Ceschi”.
Data di nascita?
“Sono nato il 9 febbraio del 2000”.
Ruolo?
“Attaccante”.
È da poco terminata la tua avventura al Suno, dopo quante stagioni?
“Ho giocato a Suno per sette stagioni”.
Come valuti la tua stagione passata?
“La valuto sicuramente buona. L’unico rammarico è di aver fatto 17 gol senza riuscire a conquistare la fiducia del mister della rappresentativa; pensavo di meritarmela”.
Almeno ti sei laureato capocannoniere dei Giovanissimi, mica male…
“No, infatti. È stata una bella soddisfazione”.
Che ricordo hai degli anni passati a Suno?
“Belli, ho dei bellissimi ricordi. Ho sempre trovato allenatori molto validi che mi hanno aiutato molto; ho trovato un bel centro sportivo e soprattutto ho avuto la possibilità di fare molta esperienza confrontandomi nelle amichevoli e nei tornei con squadre professionistiche nazionali e internazionali . Un episodio che ricordo volentieri è quando ad un torneo internazionale in Svizzera, dove abbiamo vinto contro il Benfica, in quella partita ho fatto 4 gol e il loro mister mi ha regalato il gagliardetto”.
Un bel riconoscimento. Quale pensi sia il tuo punto di forza?
“La potenza nel calciare con il piede sinistro, ma uso anche il destro con cui ho fatto tanti gol. Poi credo di aver acquisito una buona tecnica negli anni”.
In cosa, invece, puoi ancora migliorare?
“Sono tante le cose da migliorare, ma se devo scegliere vorrei essere più rapido”.
Chi è l'allenatore a cui sei più legato?
“Mister Roberto Mercuri, a lui devo molto. Avrei voluto anche quest’ anno allenarmi e rifare ‘a sportellate’ con lui – come dicevamo sempre – ma quest’ anno allena i Giovanissimi fascia B del Suno e gli faccio i miei migliori auguri”.
E il compagno che ricordi con più affetto?
“Ne dico due: il centrocampista Fabio Julini e l’ala destra Jacopo Impellizzeri”.
Chi sono per te i tre migliori giocatori nel tuo ruolo nel mondo professionistico?
“Pellissier, Toni e German Denis”.
E tra i tuoi coetanei?
“Gianluca Mastromonaco che giocava con me a Suno e ora è all’Inter; Leonardo Merio – ora alla Juve – ha giocato insieme a me a Ramate ed infine Stoppa del Novara. A loro tre auguro un buon proseguimento di carriera”.
Prima di arrivare a Suno dove hai giocato?
“Virtus Villa, Juve Domo e Ramatese”.
Hai mai avuto contatti con società professionistiche?
“Purtroppo no, ma dopo tanti anni a giugno ho fatto un provino per il Novara: mi sono divertito, è stata una bella esperienza ed è stata una grande soddisfazione indossare la maglia del Novara”.
Adesso parliamo del futuro. Che squadra hai scelto dopo Suno?
“Il Città di Baveno”.
Perché hai deciso di cambiare?
“Dopo sette anni avevo bisogno di nuovi stimoli, spero calcisticamente di aver lasciato un buon ricordo alla società. Voglio salutare e ringraziare i miei compagni di squadra, e un sentito grazie a mister Mercuri. Ringrazio anche tutti gli altri mister che mi hanno allenato, i dirigenti, Massimo Moia per tutta la professionalità nell’organizzare le partite amichevoli e i vari tornei; un grazie anche al magazziniere Beppe e un grazie alla famiglia Rolfo, responsabili del Settore giovanile del Suno”.
E come mai hai scelto il Città di Baveno?
“È vicino a casa ed è un bel centro sportivo, poi troverò in squadra diversi miei amici”.
Adesso quali sono i tuoi propositi per la nuova stagione? Segnare ancora di più?
“Primo obiettivo far bene al provinciale con il passaggio ai regionali. Poi voglio metterci in gioco e fare bene, ma preferisco ragionare di partita in partita”.
Quali sono i tuoi obiettivi nel mondo del calcio?
“Nessun obiettivo personale, ora sono a Baveno dove devo impegnarmi per conquistare la fiducia del mister Bovi”.
Fuori dal calcio, quali sono i tuoi interessi?
“Divertirmi con i miei amici”.