Sabato, 23 Novembre 2024
Giovedì, 16 Giugno 2016 13:55

Manuel Lami è il nuovo allenatore dell’Alpignano Juniores. “Contento di essere qui, ma dispiaciuto per come è andata a Collegno”

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PANCHINE – Il tecnico vice campione provinciale lascia la società di via Galvani per accasarsi alla corte del presidente Granieri. “Tra le opzioni che avevo, l’Alpignano era quella con un valore aggiunto. Mi spiace per il presidente Mesiano, speravo ci fossero i presupposti per continuare insieme ma così non è stato”

 

Manuel Lami è il nuovo allenatore della Juniores dell’Alpignano. La società del presidente Savino Granieri ufficializza l’arrivo del tecnico che lascia dunque il Collegno Paradiso dopo un biennio di risultati più che buoni con i ’99 del Collegno Paradiso. In finale provinciale per due anni consecutivi, Lami sarebbe dovuto rimanere a Collegno anche per la prossima stagione alla guida degli Allievi 2000. Le difficoltà di un mercato che ha visto andar via i giocatori di maggior qualità e il tumulto dirigenziale Di Maria-Ferrero sono stati i fattori chiave che hanno fatto prendere questa decisione all’ex Juventus Femminile.

“L’Alpignano è una buonissima società – ammette Manuel Lami -  Lo è sulla carta e lo ha anche dimostrato sul campo. Tra le opzioni che avevo (Vanchiglia e Pozzomaina, ndr) era quella con un valore aggiunto. La trattativa è stata molto veloce, martedì ho incontrato buona parte della rosa e ora sono a disposizione della Prima squadra per gettare le basi del nostro lavoro. L’obiettivo con la Juniores sarà doppio: preparare giocatori per la Prima squadra e chiaramente ottenere risultati”.

Lami torna poi su quanto accaduto al Collegno, e non nasconde il suo dispiacere per non essere potuto restare nella società di Mesiano:  “Sono contento di essere qui ad Alpignano, ma anche dispiaciuto per come è andata al Collegno Paradiso. Umanamente i presupposti per restare a Collegno ci sono sempre stati. Purtroppo sono venuti a mancare quelli tecnici: abbiamo perso il 50 % dei giocatori del 2000, era un gruppo che andava quindi rifondato. Quando chiedevo ai direttori a che punto fossimo col mercato, mi veniva detto di restare tranquillo. Io a Collegno sarei anche rimasto perché pur tra tante difficoltà mi sono trovato bene e abbiamo ottenuto anche buoni risultati. Le promesse però sono state disattese e quindi ho deciso di fare un passo indietro. Mi spiace per il presidente Mesiano, speravo ci fossero i presupposti per continuare insieme ma così non è stato”.

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