Luciano Ferramosca torna in pista, con un progetto che si articola in tre punti principali: il rilancio del Settore giovanile dell’Atletico Gabetto, una nuova Scuola calcio legata al marchio Juventus, e l’impiantistica sportiva, con l’obiettivo di gestire il Robaldo, ovvero i campi di strada Castello di Mirafiori dove giocava il Nizza. Il tutto in stretta collaborazione con il Chisola.
La prima scadenza è vicina: “Il 13 luglio – spiega Ferramosca - ci sarà il verdetto per l’assegnazione del Robaldo. Se lo prendo, farò il centro sportivo “Alessio Ferramosca e Riccardo Neri” e, in prospettiva, parlerò con Luca (Atzori, presidente del Chisola, ndr) per fare una società unica”.
Intanto, per la stagione sportiva 2015/2016, tornerà in campo l’Atletico Gabetto. Nel Settore giovanile verranno iscritti gli Allievi fascia B 2000, assegnati all’ex Orbassano Piero Gramolelli; i Giovanissimi 2001, con Luciano Santo in panchina; i Giovanissimi fascia B 2002, affidati a Roberto Perra. La base delle squadre saranno i secondi gruppi del Chisola, “faremo delle squadre competitive” assicura Ferramosca. E ci sarà una Scuola calcio, probabilmente legata alle Accademy Juventus: “A Torino, come Scuole calcio legate alla Juve, ci saremo noi e la Sisport – spiega Ferramosca – ma i dettagli, compreso il nome della società, dobbiamo ancora definirli”.
Se tutto va in porto, la prospettiva è un legame ancora più stretto con il Chisola, che intanto giocherà in strada delle Cacce anche l’anno prossimo, con le squadre del Settore giovanile. “L’idea è quella di mantenere due matricole – spiega Ferramosca -, nel senso che il Chisola rimarrà il Chisola, mentre l’Atletico Gabetto potrebbe diventare Atletico Chisola. Ma tra due anni, se tutto va come deve".