Mister, il 5 luglio ha saputo che non farà più parte del Borgovercelli, cos'ha da dire a riguardo?
“Sicuramente ci sono rimasto male, dopo i tanti sacrifici che avevo fatto anche insieme ai ragazzi. Ripensandoci ora provo solo amarezza, non hanno saputo valutare e apprezzare il mio lavoro”.
È stata una stagione movimentata oltre che particolare, non è così?
“Certo, ho cominciato con i miei 2000 con i quali si sarebbe chiuso un ciclo, e poi a novembre il mister dei 2003 è stato esonerato e mi hanno chiesto di allenare due squadre, visto che i 2003 sarebbero dovuti essere la mia squadra per la nuova stagione. Facevo allenamento 6 giorni su 7 e nei weekend cercavo di far combaciare le partite di entrambi i gruppi, così da poterci sempre essere”.
Alla fine ha avuto ragione lei e i risultati sono arrivati con entrambe le squadre.
“Già … i 2003 hanno vinto 14 partite su 14 nel girone provinciale subendo solo due gol e senza cambiare giocatori, ma solo valorizzando ognuno di loro, e pensare che li davano per sconfitti. Con i 2000 l'obbiettivo erano i Regionali, però anche con loro abbiamo vinto il campionato da imbattuti”.
Due campionati vinti, quindi due Coppe Piemonte, come ha gestito la situazione?
“L'ho gestita come ho sempre fatto durante l'anno, a me non pesava fare sacrifici, ma speravo almeno che il mio lavoro venisse riconosciuto. In ogni caso con i 2003 purtroppo non siamo riusciti a passare per differenza reti ed è passato il Canadà. Con i 2000 siamo arrivati in finale, battendo il San Mauro recuperando una partita che ormai sembrava chiusa. Nella finale ha trionfato il Chieri, ma i miei ragazzi hanno retto bene il ritmo e la differenza era davvero poca. Ho allenato fino al 18 giugno per preparare partite di questo genere”.
In che rapporti è rimasto con la società?
“Sinceramente pessimi e sono rimasto deluso. Una cosa però va detta: questa stagione rimarrà nella storia del Borgovercelli perché un allenatore che vince due campionati con due squadre è una grandissima cosa”.
Poi mister, è andato a fare camp Juventus in Trentino?
“Si, sono ormai 8 anni che lavoro con la Juventus e faccio i camp e ogni anno torno con il mio bagaglio tecnico più arricchito. Quest'anno abbiamo fatto una settimana con Sacchini il mister degli Allievi della Juventus ed è stato utilissimo perché è riuscito a darci consigli utilissimi”.
Se fino a poco fa il suo futuro era incerto, ora si affaccia al professionismo. Ce lo vuole dire lei quale sarà la sua squadra il prossimo anno?
“Certo volentieri, da ieri sono alla Pro Vercelli, sarò il vice allenatore dell'Under 14. Sicuramente sarà una vetrina importante per il mio futuro e il progetto mi sembra molto interessante. Per ora ho solo conosciuto il direttore Fabbrini e poi avrò modo di conoscere anche i ragazzi”.