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Sabato, 09 Giugno 2018 19:10

Allievi regionali - Pro Settimo Eureka, cuore e qualità non bastano: addio al sogno Scudetto

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FASE NAZIONALE - La squadra di Augusto Dotto perde 2-3 contro la Caronnese, al termine di una partita ben giocata da entrambe le parti e combattuta fino all’ultimo. Reti di Ciociola e Pansini, ottime prestazioni di Deletteriis e Benassi

PRO SETTIMO EUREKA-CARONNESE 2-3
RETI: pt 4' Ciociola (P), 8’ e 26′ Sulejmani (C), 36′ Pansini (P), st 28′ De Carlo (C).
PRO SETTIMO EUREKA: Maggiolo, Palmieri (st 20’ Conti), Deletteriis, Verlucca, Brataj (st 28’ Montanino), Ciociola, Galietta, Benassi, Pansini (sy 28’ Rolle), De Paolis, Balliu (st 19’ Bove). A disp. Marietta, Martello, Estrada, Segretario, Dalessandro,. All. Augusto Dotto.
CARONNESE: Beretta, De Giorgi, Curci, Sulejmani (st 21’ Renzo), Azzini, Raccuglia, Dibitetto, Meruzzi, Meoli (st 12’ Patani), De Carlo (st 40’ Cattaneo), Marocco. A disp. Bianchi, Vecchini, Ziglioli, Bernareggi, Marchiella. All. Vincenzo De Martino.
NOTE: ammonito Beretta (C).

La Pro Settimo Eureka perde in casa con la Caronnese nell’ultima partita del triangolare nazionale e dice addio al sogno Scudetto, ma diciamolo subito: i ragazzi di Augusto Dotto non hanno niente da rimproverarsi ed escono a testa altissima, con la consapevolezza di non avere niente da invidiare ai lombardi, se non la gestione di alcuni episodi che, in una partita bella ed equilibrata come questa, alla fine fanno la differenza.
Al cospetto del 4-4-2 della Caronnese, squadra ordinata e “fisicata”, la Pro si presenta con il solito 3-5-2: dietro Verlucca in mezzo a Palmieri e al corazziere Deletteriis, tra i migliori in campo; a macinare chilometri sulle corsie esterne Brataj e Balliu; in mezzo Ciociola vertice basso, con capitan Galietta e l’incursore Benassi - giocatore di un’altra categoria - ai suoi lati; davanti la fantasia di De Paolis in appoggio a Pansini: se il 10 ha “steccato” la partita, il centravanti ha tenuto da solo il peso dell’attacco, con un prezioso lavoro di sponda per gli inserimenti dei centrocampisti. I lombardi hanno giocato una partita pratica e concreta, fatta di una difesa attenta e di rapide verticalizzazioni, la Pro ha tenuto a lungo il pallino del centrocampo, dove aveva un uomo in più, provando ad arrivare al risultato tramite il gioco palla a terra.
Il primo tempo è un incredibile concentrato di emozioni. La Pro passa in vantaggio già al 4' con Ciociola, che su un angolo battuto da De Paolis taglia sul primo palo e spizza la palla quanto basta per mandarla a insaccarsi sul palo lungo. La reazione della Caronnese non si fa attendere, il sinistro di Meruzzi dal limite è l’antipasto per il pareggio: Dibitetto scappa sulla destra senza trovare opposizione e crossa radente, la palla attraversa tutto lo specchio della porta fino a trovare Sulejmani da solo sul secondo palo: è 1-1.
I ragazzi in maglia arancione ci provano due volte sull’asse Pansini-Benassi, sponda del primo per l’inserimento del secondo: il numero 8 calcia alto dall’altezza del rigore al 17’ (occasione davvero clamorosa) e non trova la porta neanche al 19’ da fuori area. La punizione arriva implacabile, addirittura su un’azione che parte da rimessa laterale: la difesa in maglia arancio latita, Marocco la spizza e ancora Sulejmani trova una rovesciata, davvero splendida, che vale il vantaggio lombardo. La Pro sbanda ma solo per un paio di minuti, poi ancora Benassi si carica la squadra sulle spalle e calcia da fuori, parato: ma il segnale è chiaro, la rimonta è ancora possibile. Ci pensa Pansini a concretizzarla: al 36’ il bomber si inventa una grande giocata, con controllo a seguire per aggirare l'avversario e gran destro dalla distanza, poi anche il portiere Beretta ci mette del suo, buttandosi in ritardo e facendosi beffare dal rimbalzo. Comunque sia, si va al risposo sul 2-2.
La ripresa è meno scoppiettante, i ragazzi in campo danno tutto quello che hanno, ma il gran caldo, la tensione e il campo in erba naturale, dai rimbalzi non sempre perfetti, non aiutano lo spettacolo. Nei primi dieci minuti un botta e risposta: al 5’ break di Benassi e palla a Pansini, che calcia male da posizione defilata. Al 9’ occasionissima ospite, con la splendida verticalizzazione di Meruzzi per Dibitetto, che controlla bene ma da solo davanti al portiere calcia alle stelle . Augusto Dotto prova ad incidere sulla partita a metà ripresa: Bove entra al posto di Balliu, la Pro passa al più offensivo 3-4-3. Finalmente, al 26’, si accende De Paolis, che calcia benissimo una punizione dai 25 metri, ma il suo destro finisce fuori di niente.
Ma quando la Pro Settimo Eureka deve produrre il massimo sforzo per vincere, arriva la terza dormita di una partita, per il resto, impeccabile, e ancora una volta la Caronnese dimostra tutto il suo cinismo. Punizione battuta veloce e senza opposizione, Dibitetto dalla destra crossa basso per De Carlo, che di sinistro trova l’angolino e chiude il discorso qualificazione. C’è ancora tempo per un miracolo in uscita bassa di Maggiolo su Patani e per l’ennesimo tentativo di Benassi, che al 33’ triangola con De Paolis e calcia a lato da ottima posizione: il pareggio non sarebbe bastato per passare il turno, ma sarebbe stato il riconoscimento minimo per la grande partita di cuore e qualità giocata dalla Pro Settimo Eureka. Da applausi a scena aperta non solo per questa gara, ma per una stagione straordinaria.

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