L'INTERVISTA - Il numero 6 del Lucento sogna la finale che gli è stata tolta l'anno scorso con il Chisola. "Credo nella finale e voglio vincerla, sono venuto al Lucento perché credo che questa squadra abbia grandi potenzialità". 

Tommaso Fioccardi, classe 2004 e tante potenzialità per far bene, ecco la sua storia.

-Ciao Tommaso, quando hai cominciato a giocare a calcio?
“Ho cominciato a giocare quando avevo 5 anni a Ciriè, al Chisola, poi sono andato al Toro e da quattro mesi sono in prestito al Lucento”.

-Da inizio anno pensi ci siano stati dei miglioramenti per quanto riguarda la squadra?
“A inizio anno era già una grande squadra, ora si è più compattata. Ciò di cui vado più fiero è che siamo un grande gruppo e questo ci ha portato a vincere il campionato con giornate di anticipo”

-Secondo te, il tuo allenatore ha influito nel miglioramento di questo gruppo?
“Mister Ferrari è uno dei motivi per cui sono al Lucento. Lo conoscevo già perché mi ha allenato al Chisola, conosco la sua mentalità da vincente. Ha fatto un grande lavoro, sia a livello calcistico che mentale”.

-C’è qualche compagno con cui hai una particolare sintonia?
“Come dicevo prima siamo un gruppo unito, ci incitiamo sempre, ci sosteniamo a vicenda”.

-Cosa vuol dire per te giocare con i più grandi ed esordire in Promozione?
“Giocare con i più grandi è una grande soddisfazione. Come sempre quando gioco metto il massimo di me e soprattutto mi fa capire i miei limiti e fin dove posso arrivare”.

-Allora la semifinale è con il Pinerolo, cosa ne pensi?
“Abbiamo pareggiato 1-1 quindi non è assolutamente una squadra da sottovalutare, ci metterà in difficoltà, ma il ritorno in casa nostra e con i nostri tifosi ci aiuterà”.

-Credi nella finale?
“Ovvio che ci credo, sono venuto in questa squadra apposta perché credo che possa raggiungere questo obiettivo. In più per me vincere la finale sarebbe anche una questione personale in quanto l’anno scorso, quando giocavo al Chisola, abbiamo perso la finale con il Chieri. Io quella finale non l’ho giocata perché ero stato squalificato proprio con il Lucento”.