Martedì, 12 Novembre 2024
Giovedì, 13 Maggio 2021 16:44

Stefano Sorrentino: “Tanti impianti, tanti sport, tanta professionalità: vi spiego la società che vorrei costruire”

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INTERVISTA - L’ex portiere, accostato negli ultimi giorni al Carrara, racconta il suo progetto: “Ho parlato con tante persone, qualcosa che bolle in pentola c’è, ma finché non ci sono le firme rimangono solo idee e parole. Vorrei creare un centro polisportivo e innovativo, su più impianti, dove mettere a frutto la mia esperienza”


Stefano Sorrentino, nelle ultime settimane, è come il prezzemolo: avvistato in una società, pronto a rilevarne un’altra, no anzi ha già firmato con la terza. Le ultime “voci” lo danno vicino al Carrara. Ma cosa c’è di vero? Nessuno può rispondere meglio del portiere che ha parato un rigore a Cristiano Ronaldo, in una delle oltre 600 presenze da professionista con le maglie di Torino, Chievo, Palermo, Aek Atene e Recreativo Huelva, prima di una “seconda vita” nel calcio dilettantistico, come attaccante nel Cervo e direttore tecnico nella Torinese, entrambe esperienze durate poche settimane.

Stefano, dicci la verità: stai per rilevare una società dilettantistica torinese?

“Sto vedendo tante situazioni e parlando con tante persone, non nego che mi sto muovendo in questo senso, ma non c’è ancora niente di sicuro e comunque parlerò solo dopo l’eventuale chiusura di un accordo. Le voci le sento anch’io, mi accostano a società che non conosco neanche…”

Con la Cbs hai parlato di sicuro, ci sono anche i comunicati ufficiali.

“Hanno fatto tutto loro, hanno spiegato come sono andate le cose, comunque è un discorso chiuso. Ripeto, io fino alle firme non dirò nulla, è giusto così, poi capisco che ci siano tante voci e che le notizie escano”.

L’ultima voce è che tu sia vicino, anzi vicinissimo al Carrara.

“Ogni settimana ne esce fuori una nuova… Comunque in questo momento no, non sono vicinissimo”.

Allarghiamo il discorso al tuo progetto allora. Cosa cerchi e cosa vorresti fare?

“Vorrei creare un polo innovativo, che mi permetta di mettere a frutto la mia esperienza da professionista nel calcio dilettantistico, un mondo che mi affascina: ci ho giocato e mi sono divertito, il contatto con i giovani è pura emozione. Le idee sono tante, il primo problema è riuscire a trovare un impianto o degli spazi dove costruire una vera cittadella dello sport, per mettere insieme tanti sport intorno al calcio. Certo, il calcio rimane al centro del mio progetto perché è la materia che conosco meglio, ma non vorrei fermarmi lì”.

Quindi ti interessa un impianto sportivo, non solo una società. Nel senso che ci sono anche tanti impianti sfitti, su tutti quello bellissimo che era dell’Ivest. Valuti anche questa possibilità?

“Certo, la valuto, ho anche fatto un sopralluogo nell’impianto sportivo dell’Ivest, ma c’è bisogno di un bando comunale, non è facile né veloce”.

Rilevando una società invece avresti già una struttura operativa, dei tesserati, delle squadre…

“Sono sei mesi che mi guardo intorno, ho parlato con tante persone, con alcune società c’è stata anche una trattativa, ma la cosa importante da dire è che io non faccio lo sponsor di nessuno”.

Detto altrimenti: se entri, comandi?

“Eh beh, ci mancherebbe”.

Nella tua società, punteresti sul Settore giovanile o vorresti una Prima squadra in una categoria importante?

“Il Settore giovanile è la base, non si può farne a meno. La Prima squadra è il fiore all’occhiello: non è importante la categoria di partenza, se hai una programmazione a lungo termine. Il mio obiettivo è arrivare in serie D, mi piacerebbe portare una mentalità da professionista anche nei dilettanti”.

Hai già uno staff operativo?

“Ho già una squadra pronta, con tutti i ruoli definiti, dal magazziniere in su. Ma per ora è tutto ipotetico, senza una società li porto in vacanza al mare…”

Siamo ottimisti: a breve annuncerai novità importanti?

“Una città come Torino ha bisogno di una grande società in ambito dilettantistico. Di facile non c’è nulla, c’è bisogno di tempo, competenza e anche di soldi. Ho tante idee, mi piacerebbe creare qualcosa di unico, con tanti sport e su tanti impianti, ma per ora non ne ho neanche uno… Diciamo che qualcosa che bolle in pentola c’è, ma finché non ci sono le firme rimangono solo idee e parole”.

Ultima modifica il Giovedì, 13 Maggio 2021 17:15

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