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Venerdì, 16 Dicembre 2016 16:35

Nicolò Sanfilippo: “Qui a Messina mi trovo bene, questo dev'essere soltanto un punto di partenza”

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L'INTERVISTA - Ad ormai qualche mese dal trasferimento in Sicilia, l'esterno classe 2000, che in Piemonte ha calcato i campi di Spazio Talent Soccer, Collegno Paradiso e Gassino, ci parla delle sue sensazioni di fronte a questa nuova avventura

 

Se un anno fa gli avessimo chiesto dove sarebbe stato ora, Nicolò Sanfilippo, adesso in carica al Messina di Alessandro Cruciani, mai si sarebbe immaginato di giocare per gli Allievi Lega Pro ad oltre mille chilometri da casa, ad inseguire un sogno che si fa sempre più grande. Dopo ormai mezza stagione nelle file dei biancoscudati, l'esterno (ora terzino) ex Collegno Paradiso e Gassinosanraffaele, appena tornato a casa per le vacanze natalizie, si racconta ai nostri microfoni.

Nicolò, innanzitutto, com'è arrivato l'interesse del Messina?
“Mi hanno visto in uno stage in Calabria al quale hanno partecipato anche la Spal e, se non sbaglio, il Martina Franca. A questo stage abbiamo giocato delle partite e tramite il mio procuratore sono riuscito a incontrare la società, che mi ha detto che potevo entrare a far parte della squadra”

È un ambiente tutto nuovo per te, come ti stai trovando?
“Mi sto trovando bene, ho un bel rapporto sia con i compagni, che con i dirigenti, che con il mister”

Secondo te qual è la grande differenza tra il calcio dilettantistico e quello professionistico?
“Non sarà molto, ma innanzitutto si fa un allenamento in più, quattro a settimana. Poi un'altra cosa che noto è che nel campionato nessuna squadra è facile da battere, incontri sempre gente forte”

Eri già stato in Sicilia prima di quest'anno?
“Sì, sono nato a Torino ma la mia famiglia è originaria della Sicilia e scendiamo spesso”

Cosa cambia secondo te, calcisticamente parlando, dal Piemonte alla Sicilia?
“Secondo me sono due mondi completamente diversi, è difficile fare un paragone. Una cosa che noto è che ad esempio giù i derby sono molto più sentiti, anche già nelle giovanili, soprattutto dagli spettatori”

Invece, nella vita quotidiana, quali sono le differenze tra le due regioni?
“Secondo me la grande differenza tra Piemonte e Sicilia, che poi riguarda anche quella tra Nord e Sud in generale, è sotto il punto di vista umano. Il rapporto tra le persone al Sud è molto più caldo, si è tutti amici, e questa è la cosa che mi piace di più di giù. Se invece devo trovare qualcosa in cui il Piemonte è più avanti, sono i campi da calcio: a Torino ci sono molti campi sintetici e quelli in erba sono tenuti abbastanza bene, giù spesso ci capita di giocare in campi brutti”

Ogni quanto torni a Torino?
“Molto raramente, adesso ho colto l'occasione per passare il Natale con le persone che non vedevo da quando sono partito, così sono salito”

Tra quelli qua a Torino, qual è l'allenatore a cui sei più legato?
“Mi sono trovato benissimo due stagioni fa al Collegno Paradiso. Ci allenava Andrea Comotto che ritengo un grande allenatore, e se questo mio trasferimento al Messina lo devo anche ai miei ex mister, lui è senza dubbio uno di quelli”

Ti sei posto un obiettivo per questa stagione?
“Spero di chiudere il campionato almeno nei play-off, di avere un posto fisso in squadra e di continuare a fare bene”

Invece per il futuro, hai un obiettivo?
“Per me ovviamente questo non dev'essere un punto di arrivo ma un punto di partenza. Sono arrivato fin qui, adesso non devo fermarmi, poi chissà se magari un domani riuscirò a giocare in squadre ancora più forti, magari di Serie B”

Letto 5143 volte Ultima modifica il Venerdì, 16 Dicembre 2016 16:53

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