INTERVISTA - “Rimarranno i ricordi dei momenti vissuti insieme e l’amicizia che mi lega a tutti coloro che hanno viaggiato con me” scrive il presidente, che continua: “Rispetto la scelta della proprietà, senza impianto non aveva senso andare avanti. Nessuna polemica, auguro il meglio a tutti”
Dopo due anni di attività, a neanche un mese dalla conclusione di un’edizione da record del memorial Ale & Ricky, il Moderna Mirafiori chiude i battenti. Sotto la guida del presidente Riccardo De Maglianis, del direttore generale Pasquale Blandi e di un gruppo di lavoro affiatato che contava su Natale Moncada, Mauro Buzzacchino, Paolo Tomaino, Natale Moncada, Claudio Ivaldi, Sergio Affinito e - ultimo arrivato - Sebastiano Fiordelisi, il Moderna Mirafiori si era ritagliato uno spazio importante nel panorama calcistico torinese: una Prima categoria fatta di giovani, una settore giovanile al completo con qualche puntata nei regionali, un centinaio di iscritti in una scuola calcio che cresceva anno dopo anno, una capacità organizzativa dimostrata, come detto, in tornei di alto livello.
L’anello debole, se così si può dire, era l’impianto sportivo. Il Moderna, nato sul campo del Bacigalupo, si era trasferito due stagioni fa in Strada delle Cacce, la casa dell’Atletico Mirafiori di Luciano Ferramosca: proprio l’improvvisa rottura tra le parti ha portato alla chiusura della società.
Il presidente Riccardo De Maglianis, per quanto amareggiato, non fa polemiche: “Non è il mio stile alzare la voce, non l’ho mai fatto e non lo farò adesso. Come ho scritto nella lettera indirizzata ai nostri tesserati - spiega - la proprietà dell’impianto sportivo dove stavamo da due anni ha fatto le sue scelte, legittime, e noi non possiamo che accettarle”.
Senza campo, la società chiude. “Non aveva senso - continua De Maglianis - spostare la società da un’altra parte, per quanto ci abbiano cercato in molti, e li ringrazio. Fare una fusione avrebbe fatto perdere quel senso di identità in cui tutti noi ci riconoscevamo, non sarebbe più stato il nostro progetto, la nostra società. Meglio chiudere, per quanto sia una scelta che mi riempie di amarezza, di tristezza. Penso non abbia senso neanche spostare la Prima squadra da un’altra parte. La storia del Moderna Mirafiori finisce qui, se poi in futuro si presenteranno le condizioni per ripartire, possibilmente in una struttura di proprietà, vedremo. Il gruppo di lavoro che abbiamo costruito negli anni ha dimostrato di essere capace di fare grandi cose”.
I tesserati sono tutti liberi. “Sinceramente spero che trovino tutti una sistemazione adeguata alle loro capacità, tutti i giocatori, gli allenatori e i dirigenti. Spero anche che qualche gruppo possa rimanere insieme, perché si erano creati dei legami molto forti. Io adesso mi sento svuotato, sicuramente non andrò in nessuna società, almeno finché non mi sentirò pronto per una nuova avventura. Andrò in giro per i campi, questo sì, a tifare i miei ragazzi”.
LA LETTERA DI RICCARDO DE MAGLIANIS
Carissimi amici della Moderna Mirafiori, è con grande rammarico che vi scrivo oggi per informarvi che l’Asd Moderna Mirafori cessa la propria attività. Avremmo voluto scrivere una storia diversa ma non ci sono le condizioni per farlo. Non mancherebbero le idee e nemmeno il gruppo di persone per realizzarle. Non mancherebbe la cosa più importante, un numero adeguato di ragazzi che vogliono giocare a pallone ma manca un impianto ‘effettivamente nostro’ dove farlo.
L’Atletico Mirafiori ha la concessione e ha il pieno diritto di esercitare come crede l’utilizzo degli spazi e di condividerlo solo alle proprie condizioni. Da parte mia dirò che rispetto le scelte della proprietà. L’obiettivo di questa lettera è quello di ringraziare tutti coloro che hanno lavorato, costruito, vinto e perso insieme a me in questi anni e a tutti loro voglio dire che nulla è stato vano.
Rimarranno i ricordi dei momenti vissuti insieme e l’amicizia che mi lega a tutti coloro che hanno viaggiato con me.
Rivolgo infine un augurio a soci, dirigenti, istruttori e giocatori affinché realizzino sin dalla prossima stagione sportiva tutti gli obiettivi che si porranno, ancorché con un’altra maglia.
Lasciatemi però pensare, con una vena romantica nel cuore, che ognuno di voi, sotto la nuova divisa, porterò sempre la maglia della Moderna.
Un abbraccio.
Il Presidente