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Venerdì, 28 Ottobre 2016 19:21

Mattia Miglietta si racconta dopo l'infortunio: "Ringrazio mister, compagni e società per il sostegno, ho voglia di tornare"

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INTERVISTA - Brutto colpo per il talento classe '02, passato in estate dal Lucento all'Alessandria, rottura del legamento crociato anteriore ed un lungo stop, si sta decidendo se procedere con l'operazione. Intanto lui parla di sé e della sua nuova avventura. "Qua è tutto diverso, c'è più competizione. Barbin miglior allenatore che io abbia mai avuto. Il mio sogno? La Premier League"

 

Trasferitosi da poco dal calcio dilettantistico del Lucento a quello professionistico dell'Alessandria, il classe 2002 Mattia Miglietta deve subito fermarsi per un grave infortunio. Il trequartista dei Grigi, nel corso della partita casalinga contro l'Albinoleffe, nel tentativo di cambiare direzione dopo un dribbling, compie un movimento innaturale della gamba e il ginocchio cede, dalle analisi è rottura del legamento crociato anteriore e almeno quattro mesi di stop. Società, famiglia e ragazzo stanno decidendo se procedere con l'operazione, noi di 11 Giovani gli auguriamo una pronta guarigione e che torni più forte di prima.

Mattia, quando hai capito che si trattava di un infortunio grave?
“L'ho capito subito, di solito quando cado in campo non sono uno che sta tanto per terra, questa volta non riuscivo ad alzarmi e ho capito che era qualcosa di serio”

Quando pensi di poter tornare in campo?
“Giovedì parlerò con il direttore sportivo per quanto riguarda l'operazione. Operandomi dovrei rientrare per gennaio-febbraio, senza operazione invece dovrebbe essere verso aprile”

C'è qualcuno che più di altri ti è stato vicino in questo periodo?
“Vorrei ringraziare i miei compagni, mister Barbin e il ds Nereo per  il sostegno. E poi ringrazio anche un mio amico, Andrea Celesti, che gioca nella Pro Settimo Eureka: sono spesso a casa sua in questo periodo, l'infortunio mi sta rendendo nervoso e lui mi tranquillizza, è importante per me”

Quest'anno è tutto nuovo per te, com'è passare dal dilettantismo al professionismo?
“Fino all'infortunio lo stavo vivendo bene, sicuramente le squadre sono più forti e c'è più competizione e più stimolo, mi piace”

Non avete iniziato fortissimo, secondo te dove potete arrivare?
“Il nostro obiettivo è arrivare alle Final Eight, poi una volta lì proveremo a vincerle. Il motivo di questo inizio secondo me è che ci dobbiamo ancora conoscere bene, i nuovi come me si devono ancora integrare del tutto”

Come ti trovi col tuo nuovo mister, Devis Barbin?
“Mi trovo benissimo sia con il mister sia con lo staff. Barbin ha tanta grinta e personalità, credo sia il miglior allenatore che abbia mai avuto”

In squadra come sei stato accolto?
“Fin dal provino sono stato accolto bene, sono bravi ragazzi, non ci sono problemi”

È stato difficile lasciare il Lucento o non ci hai pensato due volte?
“Ovviamente ci ho pensato un po', lasciare i miei vecchi compagni con cui ho passato tre stagioni stupende non è stato facile. In fondo però sapevo di andare a giocare in una professionista, è una grande opportunità per me”

Il compagno con cui ti trovi meglio dentro e fuori dal campo?
“Non ce n'è uno in particolare, mi trovo bene con tutti sia in campo che fuori”

L'allenatore a cui sei più legato?
“Nino De Bonis, eravamo insieme due anni fa al Lucento. Lui mi ha prelevato dal secondo gruppo e mi ha fatto crescere, è anche grazie a lui se oggi sono qui”

Il compagno più forte con cui hai giocato?
“In realtà sono due: uno è Samuel Bava, al Lucento eravamo una coppia da gol super, l'altro è Alessandro Mirabelli, con cui ho giocato alla J Stars qualche anno fa”

L'avversario più forte, invece?
“Il mio amico Andrea Celesti, lo vedo molto simile a me. Tra i difensori invece dico il terzino della Pro Settimo Francesco Carnazza, quando giocavamo contro non riuscivo quasi mai a passare, è davvero forte”

Qual è stata, secondo te, la miglior partita della tua carriera?
“Contro l'Atalanta, due anni fa, era un torneo a Caluso: quella partita l'abbiamo vinta 2-1 e io ho segnato un gol su punizione da 25 metri. Quella è stata la miglior partita”

La peggiore, invece?
“La finale del SuperOscar dell'anno scorso contro il Chisola, abbiamo perso 2-0 ed è stata forse l'unica volta che ho preso un voto insufficiente”

Un calciatore a cui ti ispiri?
“Paulo Dybala, è mancino come me e mi piace un sacco come gioca, è troppo forte”

Un obiettivo per il futuro?
“Nel breve periodo voglio vincere questo campionato con l'Alessandria. Per il futuro mi piacerebbe arrivare in Serie A, per poi realizzare il mio sogno che sarebbe quello di giocare in Premier League, magari vincerla...”

Hai altre passioni, oltre al calcio?
“No, mi concentro solo su quello”

Nella vita invece? Hai già degli obiettivi?
“Per ora guardo cosa posso fare nel calcio, al resto ci penso poi, senza però trascurare la scuola”

Letto 7589 volte Ultima modifica il Sabato, 29 Ottobre 2016 13:12

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