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Venerdì, 22 Maggio 2015 09:09

J Stars: basta giovanili, solo Scuola calcio. Con Davide Bellotto e Corrado Buonagrazia?

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SCENARI BIANCONERI - All'Adidas, nuovo sponsor tecnico della Juve, non interessa il progetto J Stars, ma la casa madre potrebbe andare avanti con una Soccer School: ecco tutte le ipotesi in campo.

Si accettano scommesse. In che squadra giocherà Pogba l’anno prossimo? Balotelli tornerà in Italia? Berlusconi venderà il Milan? E Davide Bellotto, che farà l’anno prossimo? “È ancora presto” ripete come un mantra alla domanda diretta, un ritornello comprensibile, visto che nel mondo Juve non bisogna sgarrare. E che, oggettivamente, sul futuro della J Stars pende un punto di domanda grosso come una casa. Anzi, come un grattacielo, visto il nuovo skylne di Torino.

L’unica cosa sicura è che la J Stars come la conosciamo oggi non esisterà più. Quello è un marchio Nike, che non interessa – e comunque non può essere preso pari pari – dal nuovo sponsor tecnico della casa madre, l’Adidas. Difficilmente, quindi, ci sarà un Settore giovanile in maglia bianconera, e ancora più difficilmente il progetto cambierà sponda e casacca vestendosi di granata. Massimo Bava studia l’idea da un paio d’anni, è vero, ma serve un investimento che il Torino non sembra aver nessuna voglia di fare (Cairo non investe neppure in un impianto sportivo, il Toro è l’unica società di serie A che gira in affitto per i campi altrui, manco fosse uno studentello fuori sede…)

Smantellare le giovanili sarebbe un vero peccato, visti i risultati ottenuti sul campo dalla J Stars in questi anni. Ma la domanda da fare è un’altra: quanti giocatori della J Stars sono passati alla Juve? La risposta, impietosa, è sotto gli occhi di tutti. E più in generale, dove prende i suoi giocatori la Juventus? Sicuramente non in Piemonte, a meno che non siano ancora in età di Scuola calcio. Servono, alla Juve, un po’ di giocatori piazzati tra le Juniores nazionali e la sere D? Oggettivamente no. Vista da questa angolazione, la rinuncia della Juve alla sua società satellite sarebbe già più comprensibile. 

Scuola calcio, dicevamo. Ovvero Juventus Soccer School, Accademy, University, Workshop: evidentemente sfoggiare nomi in inglese fa figo, ma dietro la forma in effetti c’è tanta sostanza, e un bel giro di soldi. Perché è questo il vero fulcro della questione, la parte del progetto che alla Juve con la J maiuscola interessa davvero, soprattutto per il “controllo” del territorio non solo piemontese che permette di esercitare. In un modo o nell’altro, la Juventus Soccer School sopravvivrà, e l’ipotesi più realistica è che ad occuparsene siano due dirigenti giovani e capaci, che conoscono bene l’ambiente bianconero per averlo vissuto negli anni da diverse angolazioni: Davide Bellotto e Corrado Buonagrazia.

Dove? In alcuni degli impianti già utilizzati dalla J Stars, il Cus di Grugiasco in primis, cui potrebbe aggiungersi strada delle Cacce, l’impianto dell’Atletico Gabetto che il Chisola lascerà sicuramente nella prossima stagione. Un’alternativa interessante potrebbe essere la Sisport Fiat, polisportiva che già dal nome lascia intravedere qualche legame con la Juve… La Sisport gestisce due impianti: a Torino, in via Olivero, zona Mirafiori, si può fare un po’ di tutto (basket, volley, atletica, palestra e piscina), ma per il pallone ci sono solo due campi da calcetto; a Settimo, in via Regio Parco, invece ci sono due campi regolamentari più uno da calcetto, oltre a tutto il resto. Tanto fumo e, per ora, poco arrosto: per la ciccia, bisogna aspettare ancora qualche giorno.

Ultima modifica il Venerdì, 22 Maggio 2015 09:17

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