Tutto pronto all’Ivrea Banchette in vista della nuova stagione. La prima notizia è il divorzio con il direttore tecnico Luca Contiero, che lascia la responsabilità del Settore giovanile nelle mani del direttore sportivo Willy Paonessa, che sarà anche direttore tecnico di tutte le squadre a 11 giocatori, e soprattutto del responsabile delle giovanili Gianni Sabolo. Definito il quadro degli allenatori, all’insegna delle conferme. Sale alla Juniores Gianluca Falcone, che l’anno scorso aveva gli Allievi ’99: prende il posto di Patrick Reolfi, passato ai 2002 del QuinciTava. Alla guida degli Allievi 2000 è confermato Mario Pesce, che sarà aiutato dal fratello Clemente; continuità anche agli Allievi fascia B 2001 con Fabio Quagliero, coadiuvato dall’ex Bollengo Mauro Scala. Per quanto riguarda i Giovanissimi 2002, l’allenatore “titolare” è Giovanni Filippone, che era fermo l’anno scorso, aiutato da Antonio Pascuzzo, il tecnico della scorsa stagione che ha dovuto fare un passo indietro per problemi lavorativi, che gli impediscono la regolare presenza nel week end. Infine Igor Carnazza tiene il gruppo 2003 e lo accompagna nel passaggio dagli Esordienti ai Giovanissimi fascia B. “Abbiamo confermato in blocco i nostri allenatori - spiega Gianni Sabolo - perché hanno fatto bene, ma a tutti abbiamo affiancato un secondo, per lavorare al meglio con gruppi numerosi”.

LUCA CONTIERO AL SANTHIA’
Dicevamo del divorzio con l’ormai ex direttore tecnico Luca Contiero (anche allenatore in Prima squadra, prima da secondo, poi nell’ultimo mese come allenato “titolare”), che ha deciso di intraprendere una nuova avventura a Santhià: “Sono cambiati i programmi - spiega Contiero - e ho preferito fare scelte diverse. Anche a Santhià, oltre ad allenare la Prima squadra, ci sarà da ricostruire il Settore giovanile e ho messo a disposizione la mia esperienza per quell’obiettivo. Partiremo con qualche squadra della Scuola calcio, darò il mio contributo per costruire un metodo di lavoro. Mi dispiace - conclude Contiero - aver lasciato l’Ivrea Banchette, dove abbiamo lavorato bene, ma era arrivato il momento di cambiare”.