FINALMENTE - Dopo 7 anni di abbandono, l’impianto sportivo del quartiere Borgo Vittoria (costato ben 2 milioni di euro) ha un nuovo proprietario: concessione di 20 anni a fronte di un investimento complessivo di un milione e 200 mila euro. Angelo Frau: “Subito i lavori di ristrutturazione, priorità al rilancio dell’attività sportiva e sociale del quartiere, poi un centro medico per le visite mediche e la riabilitazione dei giovani calciatori. L'obiettivo è iscrivere le prime squadre già nella prossima stagione”
Era il 2015 quando il mitico Victoria Ivest chiuse definitivamente i battenti, al termine di una crisi tecnica e societaria che durava da anni. All’epoca Angelo Frau comprò il materiale sportivo della società, per dare una mano a chi aveva solo debiti cui far fronte: i giochi di maglie attuali e quelli storici, palloni, conetti ma anche i cimeli di una storia con pochi eguali nel calcio piemontese, culminata con lo Scudetto Allievi vinto nel 1987 con Gigi Fantinuoli in panchina, Marcello Albino e Benny Carbone in campo.
Un acquisto allora visionario, oggi preveggente: il Cit Turin ha vinto il bando per l’assegnazione dell’impianto sportivo del Victoria Ivest. Mancano ancora gli ultimi passaggi burocratici e le firme sui documenti, ma ormai - confermano anche dalla Circoscrizione 5 - il dado è tratto. “Sì, diciamo di sì, la società del Cit Turin ora ha due impianti sportivi” si sbottona Angelo Frau che, seppur indirettamente, gestisce anche il Rapid Torino dall’altra parte della città, vicino al Parco Ruffini.
L’impianto sportivo tra via Veronese, via Massari e via Marchi, nel cuore del quartiere Borgo Vittoria e a due passi dal vecchio campo in terra battuta di via Paolo Della Cella (ormai da anni discarica di rifiuti e rifugio per i senzatetto) copre un'area di 16.000 metri quadrati di cui 13.000 coperti. Il campo a 11 in erba sintetica è ancora in buono stato, dei due campi a 8 uno è utilizzabile, nell’altro è cresciuto un albero, a dimostrazione di quanto ben fatto fosse l’invaso. Ci sono un edifico con spogliatoi, infermeria, magazzino, uffici, sala polivalente, bar, servizi igienici, cucina, centrale termica, e ancora due tribune, due container e un dehor. Solo dieci anni fa era costato al Comune di Torino la bellezza di due milioni di euro, negli anni di abbandono i vandali hanno fatto scempio di tutto quello che era possibile rubare: “Non c’è più una finestra aggiustata, un cavo elettrico, un rubinetto, un lavabo, un arredo: hanno portato via tutto quello che potevano e distrutto tutto il resto” racconta Frau. “Ma non ne sono preoccupato - continua - perché le cose si aggiustano, se c’è la volontà di farlo e un progetto di lunga prospettiva”.
La prospettiva è lunga, la concessione dovrebbe durare 20 anni, a fronte di un investimento di un milione e 200mila euro “ma non tutti e subito” ride Frau. La priorità saranno i lavori di ristrutturazione, le prime stime parlano di almeno 250 mila euro di danni, “ma prima bisogna entrare e analizzare tutto nel dettaglio, a partire dagli impianti e dalla caldaia, che dovrebbe essere ancora a posto” spiega.
Le chiavi del progetto presentato dal Cit Turin, che è risultato vincente rispetto alle altre proposte pervenute (l’associazione Mario Gerbi, in onore dell’ex presidente del Torino dal 1987 al 1989, e l’Accademia Real Torino) sono tre. Primo, la capacità di amministrare un impianto sportivo, ampiamente dimostrata sul campo. Secondo, la volontà di rilanciare l’attività sportiva a Borgo Vittoria: “È questa la mia priorità. Nel quartiere c’è una fame di calcio pazzesca, ma mancano le strutture, mancano le proposte. Io voglio aprire le porte dell’impianto sportivo ai ragazzi e alle ragazze di Borgo Vittoria. L’aspetto sociale, aggregativo e anche salutare dello sport è fondamentale, qui come per il Cit Turin. Non solo, unendo le forze si può alzare la proposta tecnica e fare calcio anche per chi ha maggiori potenzialità e ambizioni”.
Terzo ma non ultimo, l’asso nella manica: un centro medico per i giovani calciatori. “Ne sto parlando con alcuni professionisti del settore, gli spazi sono talmente ampi che potrebbero ospitare un centro medico dedicato alla riabilitazione dagli infortuni, che possa occuparsi anche di prevenzione e visite mediche. Sarebbe un ulteriore servizio per il quartiere. Speriamo, in questo quadro, di avere tutto l’appoggio possibile dalle istituzioni” spiega il presidente del Cit Turin.
Le tempistiche? La Circoscrizione 5 è impegnata per attivare una procedura d’urgenza, per permettere ai concessionari di partecipare al bando regionale per il rifacimento dei sintetici. “Se tutto fila liscio - conclude Frau - speriamo di entrare tra un mesetto e di fare i centri estivi già dal prossimo luglio. Mi piacerebbe iscrivere qualche squadra già nella stagione calcistica 2022/2023”.
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Le foto, che riguardano sia l'impianto sportivo assegnato al Cit Turin che il campo di via Paolo Della Cella, sono di Matteo Curreri