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Domenica, 28 Dicembre 2014 18:42

Caduti di Superga - Anche il replay dice 1-1: ai rigori vince il Lucento

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GIOVANISSIMI - Con un colpo di testa Sanità pareggia il momentaneo vantaggio di Peyronel. Poi dal dischetto Battista si fa parare il match point (dopo l'errore di Gigliotti). Tirelli si ripete su Bolla al quattordicesimo rigore e consegna la coppa alla squadra di Pierro 

FINALE TORNEO “CADUTI DI SUPERGA” GIOVANISSIMI 2000

LUCENTO-CHISOLA  7-6 D.C.R. (1-1 D.T.R.)
RETI: st 5’ Peyronel (C), 19’ Sanità (L) 
LUCENTO (4-3-1-2): Tirelli; Fontana, Martino, Sanità, Romagnoli; Sacco (8’ st Fusetto), Patitucci, Gigliotti; Morano (1’ st Verterano); Taurisano, Ventrone (17’ st Tagliaferri). A disp. Bellardone, Cuzzilla, Botto. All. Pierro
CHISOLA (4-4-2): Malaspina; Baravalle (16’ st Monaco), Ricciuti, Piersanti, Bolla; Trisolino, Pullara, Gavazzi, Gaza (17’ st Battista); Peyronel (12’ st Roccia), Aimasso (3’ st Giambarresi). A disp. Pavia. All. Bert
SEQUENZA RIGORI: Romagnoli (L) gol; Ricciuti (C) gol; Patitucci gol; Giambarresi gol; Gigliotti parato; Pullara gol; Verterano gol; Piersanti gol; Taurisano gol; Battista parato; Fusetto gol; Monaco gol; Tagliaferri gol; Bolla parato
NOTE: ammoniti Sacco, Martino, Taurisano (L) e Giambarresi (C)

La finale tra Lucento e Chisola era la vera e propria finale trattandosi della categoria regina del torneo “Caduti di Superga”. E allora solo per questa partita - in caso di parità - niente rigori, si rigioca sullo stile inglese. Puntuale come un orologio svizzero non tarda ad arrivare l’1-1 finale tra la squadra di Pierro e quella di Bert. Giambarresi, con un gran gol, risponde al vantaggio firmato da Cannella. Nel finale Fusetto può consegnare la coppa ai suoi, ma fallisce un calcio di rigore all’ultimo minuto e manda la partita al replay. 

Questa mattina alle 10.30 i due allenatori sono stati chiamati a schierare di nuovo i rispettivi migliori undici. Bert conferma tutta la squadra, eccezion fatta per l’attacco. A fare coppia con Peyronel c’è Aimasso, ieri in panchina, e non Giambarresi, ma l’allenatore vinovese ci dice che non si tratta di una bocciatura: “Ho quattro punte e sono tutte forti. Li faccio girare tutti durante il campionato e nei tornei faccio lo stesso, pure in finale”. Anche Pierro è costretto a cambiare in virtù dell’espulsione rimediata da Cannella nella finale di ieri. Sacco prende il suo posto nell’undici iniziale, ma assume una posizione diversa. L’allenatore propone un 4-3-1-2 al posto del 4-4-2 con cui aveva affrontato Bert nella prima finale, con Sacco a fare la guardia davanti alla difesa, Patitucci e Gigliotti mezz’ale e Morano trequartista alle spalle dei soliti Taurisano e Ventrone. Se nella prima partita, forse, aveva fatto qualcosina di più il Lucento, oggi si è visto più Chisola. I ragazzi in maglia blù scendono in campo con più convinzione, determinati nel conquistare la coppa. Subito occasionissima per il Chisola con Gavazzi che però manca di freddezza e passa una palla che era solo da calciare verso la porta. All’11’ Piersanti mette bene in mezzo una punizione sulla quale arriva di testa Pullara, para facile Tirelli. Poi il Lucento. Patitucci - reclamato a gran voce dal pubblico per le sue qualità da calcio piazzato - calcia una punizione bellissima ma centra in pieno il palo. Anche Taurisano prova ad accendere la luce con azioni solitarie che però si infrangono sulla difesa vinovese guidata da un Piersanti in ottima forma. Sul finire del tempo Peyronel regala una palla geniale a Trisolino che non aggancia per un soffio e non può andare a concludere a rete. Ancora nel primo tempo il Lucento ci delizia con uno schema da calcio d’angolo: palla corta a Patitucci sul primo palo, poi dietro a Taurisano che cerca la porta ma trova i guantoni di Malaspina. Azione tutta di prima, davvero molto bella. 

Nella ripresa si riparte dallo 0-0, le due squadre vogliono vincere questo trofeo e si capisce chiaramente dalle mosse dei loro allenatori. Pierro cambia modulo e passa al 4-3-3 inserendo Verterano al posto di Morano, quindi via il trequartista e il numero 17 si posiziona in linea con gli altri attaccanti. Anche Bert cambia dopo pochi minuti buttando nella mischia Giambarresi per Aimasso. Il neo entrato si fa notare subito propositivo e alla prima palla toccata da il via ad una bellissima azione che si spegne in calcio d’angolo. Il Chisola batte due tiri dalla bandierina consecutivi e - al secondo - passa in vantaggio con Peyronel che stacca indisturbato e fa 1 a 0. Pierro in panchina non riesci a darsi pace e cambia ancora modulo. Ora il suo Lucento gioca con il 4-4-2 ma sono ancora gli ospiti a spingere sull’acceleratore. Entrano Fusetto e Tagliaferri e Romagnoli va a giocare più alto. La difesa passa a tre nel 3-4-3. Le sta provando tutte l’allenatore del Lucento e, probabilmente non per aver cambiato quattro volte il modulo, alla fine la spunta. Al 19’ Patitucci e Sanità copiano tale e quale l’azione del vantaggio del Chisola e confezionano il gol del pareggio. Non c’è più tempo per spezzare l’equilibrio ristabilito nel finale e allora si andrà ai calci di rigore dopo il secondo 1 a 1.

Ci vogliono quattordici rigori per assegnare la coppa al Lucento, ma quanta sofferenza: Gigliotti è il primo a sbagliare, poi solo gol fino al rigore che poteva essere decisivo. Tirelli ipnotizza Battista che sbaglia dal dischetto, si va ad oltranza. Segnano Fusetto - che riscatta l’errore di ieri con un buon carattere - e Monaco, poi Tagliaferri ed infine Bolla si fa parare da Tirelli. Il torneo torna al Lucento dopo ben 28 anni e Pierro è euforico: “Sono felice per i ragazzi perché volevano questa vittoria, ma anche per me perché in sette anni è la prima volta che vinco ai rigori. Colgo l’occasione per ringraziare tutta la società per avermi dato l’occasione di lavorare con questo gruppo, è un gruppo fantastico”. Anche Bert si dice soddisfatto dei suoi ragazzi, nonostante la sconfitta: “C’è solo un po’ di amarezza per come è arrivata la sconfitta, ma ai miei non recrimino niente. Sono stati bravissimi e bisogna accettare, complimenti al Lucento”.  

LEGGI LE PAGELLE DI LUCENTO-CHISOLA

 

 In sequenza il colpo di testa di Sanità per il pareggio e l'esultanza del capitano del Lucento con i suoi compagni.

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