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Venerdì, 09 Gennaio 2015 15:55

Bryan Della Rocca: "Voglio ringraziare Umberto Santoro"

Scritto da redazione

INTERVISTA - Parla l'esterno dell'Atletico Torino che fa dei dribbling e della velocità i suoi punti di forza e, ovviamente, si ispira a Cristiano Ronaldo.

Si confessa con noi Bryan Della Rocca, esterno tutta tecnica e velocità dell'Atletico Torino.

Ciao Bryan, raccontaci un po' della tua carriera
"Sono Bryan Della Rocca nato il 02/02/2000 e gioco nell'Atletico Torino. Ho iniziato a giocare a calcio all'età di 5 anni. Inizialmente giocavo nell'Union Valsusa poi sono passato alla J Stars in cui sono rimasto per 4 anni, fino all'anno scorso. Adesso gioco nell'Atletico Torino".

Ruolo?
"Esterno destro o sinistro, sono ambidestro!".

Gol in stagione?
"5. Essendo un esterno tendo a fare molti assist". 

Squadra del cuore?
"Inter".

Giocatore a cui ti ispiri?
"Cristiano Ronaldo".

Punto di forza sul campo da calcio?
"Dribbling e velocità".

Datti un voto:
Tiro: 8
Velocità: 10
Dribbling: 10
Passaggio: 8
Tackle: 7
Acrobazia: 7
Senso del gol: 7
Colpo di testa: 7
Contrasto: 7
Forza: 8

Qual è stata la migliore partita della tua carriera?
"J Stars-Juve: sono partito da destra con un doppio passo, ho scartato il terzino accentrandomi sul sinistro e ho tirato a giro mettendola sotto l'incrocio".

E la peggiore?
"Quella di quest'anno contro il Saluzzo. Oltre i problemi riguardanti il campo, la squadra aveva approcciato la gara in modo sbagliato. In particolare io non riuscivo a saltare l'uomo e mi sentivo bloccato".

A quale allenatore sei più legato?
"Un po' tutti mi hanno insegnato qualcosa di importante e sicuramente è anche grazie ai loro insegnamenti se ho avuto la possibilità di fare provini per squadre prestigiose come Juve e Toro. In particolare voglio ringraziare Umberto Santoro, il quale ha avuto sempre molta fiducia e stima in me, mi ha aiutato a giocare basandomi sui miei punti di forza, a essere sempre grintoso, umile ma soprattutto mi ha insegnato a non mollare mai". 

Il compagno di squadra con cui ti trovi o ti sei trovato meglio?
"Dordy Mambuku. Ci siamo trovati molto bene sia sul campo sia fuori aiutandoci in tutto, anche nei periodi difficili e io sarò sempre pronto a ricambiare".

Quali obiettivi ti sei prefissato nel mondo del calcio?
"Sicuramente vincere il tanto ambito titolo regionale e in prospettiva raggiungere una squadra professionista".

A chi dedicheresti il gol se segnassi nella finale regionale?
"A Virgi, un amico e un grande portiere con la mia stessa passione e il mio stesso sogno, che ora purtroppo non c'è più".

Che passioni hai oltre al calcio?
"Nessun'altra passione, è l'unico sogno che voglio portare avanti nel migliore dei modi".

Se non sfondi nel mondo del calcio, cosa vorresti fare da grande?
"Sicuramente cercherò di impegnarmi per diventare un buon calciatore ma, se non riuscissi a raggiungere questo traguardo, mi piacerebbe fare l'allenatore o il preparatore atletico in modo da non abbandonare mai la mia passione per il calcio". 

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